Or bene, abbiamo noi corrisposto alla nazionale aspettazione, soddisfatto ai giusti desiderii di coloro che ci onorarono della loro fiducia? Io molto
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Michelini. Signori, dal 22 marzo che noi siamo qui riuniti, sono passati più di due mesi, durante i quali abbiamo tenuto 45 radunanze. Ma se, come è
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starlo a noi, dico il riordinamento finanziario.
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il signor ministro si è a noi renduto invisibile.
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L'onorevole presidente ha messo a partito questa parte dicendo: chi vuol approvare questa massima sorga. Noi abbiamo approvato col silenzio, ed il
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dei propri giudizi, essa è padrona di farlo; ma non deve imporle alla Camera, nè il potrebbe, perchè ognuno di noi, giudicando se Tizio o Caio hanno
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Panattoni. Noi non abbiamo proposto che si faccia una votazione sulle cinque massime.
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Panattoni. Io debbo prima di tutto indicare alla Camera che il punto che ora cade in questione passò quasi senza discussione tra noi, appunto perchè
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dimissione. Ripeto che è cosa dolorosa, poichè, applicando rigorosamente un principio, noi non poniamo mente abbastanza al danno che facciamo ad un altro molto
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un ministro è ciò che noi qui dobbiamo richiedere; non dobbiamo indagare se un decreto sia o no firmato dal Re. Davanti alla Camera, la Corona
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, che, cioè, il Trentino avesse qui fra noi un suo naturale rappresentante.
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escluso dal nostro Consesso il professore Ducati che sederebbe tanto bene fra noi per le sue qualità personali, e perchè egli rappresenterebbe per di
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signori, vogliamo avere la compiacenza di ritornare sopra noi stessi, e di richiamare alla nostra memoria con quale ansietà, con quale trepidazione
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condizioni nelle quali noi versavamo non è corso già un troppo lungo periodo di tempo perchè se ne debba in noi rallentare la memoria; ricordatevi che
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gli accordano le leggi austriache, e non quale viene considerato dalle leggi italiane. Io ho fatto inoltre tale proposta, perchè la credo quasi per noi
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Finzi.… noi non troviamo che abbia innanzi a sè precedente alcuno, perchè noi non abbiamo giudicati mai casi consimili nel seno della nostra
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viene d'insistere. Quando noi ci presentiamo la situazione concreta…
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Noi ci troviamo innanzi ad un fatto eccezionale ed unico, ad un fatto che non può riprodursi, cioè di uno che si trova professore in forza di una
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, cioè che noi non abbiamo una norma certa per poter dichiarare il nostro voto con piena cognizione di causa sopra questa quistione, e che nel dubbio la
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diminuzione delle medesime. Cosicchè noi possiamo sperare che, coll'aggiunta di pochi sacrifizi per alcuni anni, si riesca all'ammortamento di questa
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; ebbene questi oggetti d'oro che ciascuno di noi ha, e quelli che hanno le nostre signore per ornamento, sono tutti improntati d'un marchio. Gli è vero
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Noi certamente, mi si dirà, non siamo nelle condizioni della Francia. Egli è vero, ma le mie aspettazioni sono ben più modeste di quest'aumento così
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La libertà della Chiesa cattolica, come la libertà di qualunque altra Chiesa, noi la concepiamo altrimenti.
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Ebbene, o signori, i cento milioni fa d'uopo ricercarli bensì con mezzi straordinari, ma non chiederli al credito dello Stato. Noi abbiamo ancora una
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, partendo dalla cifra dei 100 milioni di vuoto da riempiere, noi potremo incontrare il pareggio anche per la diminuzione necessaria, cioè per
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No, signori, lo Stato, o, per meglio dire, noi crediamo che lo Stato debba proclamare un principio, la cui attuazione è giunta oramai a maturità
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Ora quando il paese è in dure condizioni, quando il popolo aspetta da noi che si esca dalla critica posizione in cui siamo, noi non mancheremo di
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Cotesta quistione delle finanze è la vera, è la vitale per l'Italia. Il paese attende da noi che ce ne occupiamo con tutto lo zelo e la maturità
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sono convinto che, laddove lo vogliamo, laddove il paese ci secondi, noi non mancheremo al nostro compito.
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Noi dobbiamo una buona volta venire a questa discussione ampia, completa della nostra politica interna, senza della quale non sapremo uscire dalle
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Così non fosse, o signori, che saremmo felici tutti, ed il ministro non men contento di noi!
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L'onorevole Crispi ha detto: godergli l'animo pel collegamento del concetto politico col concetto finanziario, perchè noi avremo in questo modo
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dunque posta innanzi da noi, ma dall'onorevole relatore.
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Ora, potremo noi con un decreto reale decidere una questione di proprietà, e per lo manco di possesso?
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Pertanto, comprende bene l'onorevole Sanguinetti quale vespaio noi andremmo a suscitare se, non per legge, alla quale tutti finalmente dovrebbero
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il capo, ma per mero decreto, contro cui sorgerebbero tante discussioni di legalità e di costituzionalità, noi volessimo ingiungere ai parroci di
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guardasigilli, non dovesse aver altro seguito, perchè in caso contrario, noi entreremo in una discussione la quale è contraria all'ordine stabilito.
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. È un risparmio che dipende da noi, e noi lo faremo volentieri. Chi vuole la collezione delle leggi, la compri.
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ai signori deputati, noi diciamo e sosteniamo che le spese allogate debbono essere sufficienti. È vero che è stata riunita la Venezia, ma è vero
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spettacolo che diamo noi in questo momento.
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giorno debbono servire per determinare il modo col quale noi dobbiamo deliberare…
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deve deliberare, è cosa veramente deplorabile! Ciò io credo che venga appunto da questo linguaggio veramente strano che noi abbiamo introdotto, cioè da
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che nessuno di noi poteva supporre, considerando quanto si rassomigliassero il progetto Ferrara e la convenzione Erlanger col progetto Scialoja e la
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tutti gli altri fatti sociali, e ne ha il diritto. Noi ci mettiamo dalla parte del torto, signori, quando noi andiamo in chiesa ad invocare i preti
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Il rimedio sta anche nel nostro arbitrio, e noi lo possiamo apprestare: sta, credo io, nell'applicare la libertà intiera, sta nel coltivare, per
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nostro paese, e sul poco rispetto che ancora si sente fra noi per la libertà.
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Noi diciamo di più,
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noi consideriamo il papato come un pericolo…
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Molte voci a sinistra. Sì! sì! Tutti noi!
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, convenuti fra di noi che il grave argomento a cui ha dato occasione l'interpellanza potrà essere, dovrà essere trattato in occasione della legge
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Accademia della crusca
