Nell’Alto Noce le nostre artiglierie aprirono il fuoco contro trinceramenti nemici costruiti di fronte alle posizioni da noi recentemente conquistate
storia
Pagina 69
Ardite ricognizioni da noi qui spinte verso le linee del nemico hanno accertato che esso sta sostituendo con truppe fresche giunte in questi ultimi
storia
Pagina 70
Scontri a noi favorevoli si ebbero anche al Passo della Sentinella alto Sexten e in valle Visdende Piave.
storia
Pagina 75
Piccoli combattimenti con esito a noi favorevole hanno avuto luogo a Monte Lavanech, in Val di Daone, sul massiccio della Tofana, nel’Alto Cordevole
storia
Pagina 80
Ulteriori notizie intorno al combattimento del giorno 18 presso Osteria Fiorentini mettono in rilievo l’importanza del successo da noi conseguito. Il
storia
Pagina 80
All’infuori di piccole operazioni controffensive da noi compiute con esito felice nel vallone di Travenanzes e nella Tofana in valle Boite, al passo
storia
Pagina 81
Sul Carso la sera del 23 il nemico effettuò un attacco contro il bosco «Ferro di cavallo» da noi recentemente conquistato; dopo intensa azione di
storia
Pagina 82
contro le posizioni da noi conquistate sul Cauriol.
storia
Pagina 251
Nella zona fra Vallarsa e la testata del torrente Posina il nemico, dopo intenso bombardamento delle posizioni, da noi conquistate il giorno 10, ne
storia
Pagina 255
Su Lagazuoi (Vallone di Travenanzes–Boite) l’artiglieria nemica tenne ieri sotto violento fuoco le posizioni da noi recentemente occupate, senza
storia
Pagina 257
Sul Carso nella notte sul 18 respingemmo un violento attacco nemico contro le posizioni da noi conquistate sull’altura di quota 144 a nord—est di
storia
Pagina 259
Sul Carso l’avversario lanciò ieri contro le nuove posizioni da noi raggiunte insistenti attacchi preceduti e sostenuti da bombardamento di estrema
storia
Pagina 259
Sul Carso la notte del 23 il nemico assalì con rilevanti forze l’altura di Quota 208 a sud di Villanova, caposaldo della linea nemica da noi
storia
Pagina 261
Sulla rimanente fronte azioni delle artiglierie: quella nemica si dimostrò particolarmente attiva contro i capisaldi da noi conquistati di Quota 208
storia
Pagina 263
Nell’Alto Cordevole i contrattacchi nemici, di crescente violenza contro la posizione da noi conquistata il giorno 23, verso la cima di Monte Sief
storia
Pagina 263
Nell’Alto Cordevole l’avversario rinnovò l’attacco contro la posizione da noi conquistata verso la Cima di Monte Sief.
storia
Pagina 264
successo iniziale fra la quota 146 a nord–est di Flondar e la galleria ferroviaria a nord–est di Lokavac, ove noi dovemmo temporaneamente ripiegare da
storia
Pagina 398
Il numero complessivo dei prigionieri da noi catturati a tutto oggi nell’attuale offensiva è di 30.671, compresi 858 ufficiali. È in corso la
storia
Pagina 400
Un contrattacco, tentato da riparti d’assalto contro le posizioni da noi recentemente occupate in regione Marmolada, costò all’avversario sensibili
storia
Pagina 404
Scontri di pattuglie a noi favorevoli allo Stelvio, al Tonale e sugli isolotti del Piave di fronte al Montello. Al Col del Rosso un riparto nemico
storia
Pagina 550
". E nel rispondere così, rincalzano i due primi fino al loro posto. I quali primi, alla lor volta, respingono indietro i compagni, dicendo: "E noi l
storia
Quell’ossetto che cciavemo in mezzo a la góla, se chiama er pómo d’Adamo. C’è vvienuto a ognuno de noi ommini, pe’ ricordacce in sempiterno ch’er
storia
Da noi si chiamano anche caterinóne e mmandoline. Ed ecco perchè nel venderle il venditore grida: — Caterinonee grossee e tteneree: so’ der giardino
storia
. Da noi s’ausa de tirà’ l’orecchie de quello che è la festa, per aguraje vita lónga; perchè a Roma credemo che cchi ccià l’orecchie lónghe campa assai.
storia
Tedesco: Gulden, fiorino. Da noi scudo. Trincà’: Dal tedesco: bere. Trinchesvàine.
storia
calor febbrile, allora tutti, quanti ce ne semo a Roma, se metteressimo a’ lletto co’ la frebbe. Un segno, qui da noi, che ne l’istate l’aria nun è
storia
Come in tant’antri paesi der monno, puro qua da noi, in de ’sto ggiorno, s’auseno li pesci d’aprile, pe’ ffasse du’ risate a le spalle de li micchi
storia
appresso a ll’antro, pe’ strada, in modo che fformeno certe filare lónghe lónghe, noi pe’ scherzo, a quelli che sse l’annaveno o sse le vanno a ccomprà
storia
pignoli in testa, ma nu’ la piantamo. Eppoi, dico, ohé, ppochi sarti e bbrutti! Ciavemo un proverbio antico che dice: "Noi Romani l’aria der mé né
storia
religgiosa (diceveno loro) che mmai a gnisuno è riuscito de capilla. Noi romani dicemio che ccantaveno accusì: "E quanto so’ mminchioni ’sti romani Che
storia
’acqua nu’ smette per un pezzo. Ma si er cèlo è ttutto annuvolato, e le nuvole stanno ferme, è ssegno che ppe’ quer giorno tanto nun piove: e dda noi se
storia
Anticamente, da noi, ppiù dde tanti forni nun cé poteveno stà’; ccusì ppuro tutti li fornari nun poteveno fa’ le pagnottelle; li semmolini e li
storia
’ cche dda noi pe’ scongiurà’ la jettatura ciavemo u’ rimedio che ffa mmejo de le corna: un’attastatina ar... vivo! P’avé’ ffurtuna bbisogna portasse
storia
Er giorno de Pasqua Bbefanìa, che vviè’ a li 6 de gennaro, da noi, s’aùsa a ffasse li rigali. Se li fanno l’innammorati, li sposi, ecc. ecc. Ma ppiù
storia
Una mucchia d’anni fa, dda noi, s’accostumava, in tempo de Quaresima, er primo vennardì de marzo, de portà’ a rigalà’ er maritózzo a l’innammorata
storia
lo pija, è, sse pô dì’, gguarita. Apposta noi romani, a li fiji de li prèti jé dimo "Beati vojantri che arméno nun patite de’ vèrmini: sete de seme
storia
Er presèpio a la Ricèli e li sermoni. Nun serve che vve dichi quello che la viggija de Natale s’ausa da noi a mmagnà’ ar Cenóne; e nnemmanco che
storia
bbianche, e è ssegno che quer tale, sì cc’è arivato, nun è proprio romano de Roma de venti ggenerazione, nun è ccome sémo noi, sangue d’Enea!
storia
Passatella sii un giôco portato qua dda noi ner secolo passato da li sordati tramontani, infatti ’sto giôco nun se fa sortanto a Roma, ma è sparso pe
storia
’altro. Colaìmme: Da kolaim: morbo, infermità: gonorrea. Cristianìa: Cristiani in genere. Allorchè noi si andava nel ghètto, ci dicevano: Ecco la
storia
Se chiameno, da noi, cucchieri de córte quelli che stanno a sservizzio de li nobbili, de li padronali, eccetra, e quelli che stanno a mmesata da li
storia
tera dorce dorce ppiù cche j’è ppossibbile. Da noi, pochi anni fa, quann’un ammalato stava pe’ stirà le cianche, la famija guasi sempre se n’annava
storia
Porto corona in testa e non so’ re. 47. Noi lo vedemo sempre: Li re quarche vorta. El papa mai. Dio nu’ l’ha vvisto E nu’ lo vederà giammai. 48. Maschio
storia
pochi anni fa, e solite a vendersi nelle prime ore della notte, col grido di pan di ramerino, erano sconosciute tra noi prima del 1870. Furono portate
storia