. Neve sull'arco alpino. — Sarà ora di andare in Egitto, eh? Il barone Lamberto possiede una villa anche in Egitto, a due passi dalle piramidi. Ne ha
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Ne passeranno degli anni e dei secoli prima che le acque azzurre del Cusio rivedano un funerale come quello del barone Lamberto, piú bello di un film
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puntano i loro quarantotto piú quarantotto occhi sul barone Lamberto, ne scrutano la figura, ne studiano la fisionomia, la confrontano con i loro ricordi
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? — Mi sembra di averne il diritto. Anche i gatti ne hanno due. — A chi apparteneva, allora, l'orecchio che i banditi ci hanno inviato? — A me. — In
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tempo all'indietro. Invano. Chi aveva i reumatismi, se li dovette tenere. A chi era calvo, non spuntò alcun capello in capo, né biondo né bruno. Chi
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ricciolino». Trovandosi con la lente in mano, Anselmo ne approfitta per esplorare attentamente tutta la superficie del cranio padronale, in silenzio
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nel groviglio dei glomeruli di Malpighi che se ne stanno raggomitolati nei reni, fanno l'altalena con l'ossigeno e l'anidride carbonica dentro e
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sera. — È in gran forma, — dice Ottavio. — Nessuno direbbe che ha novantatre anni. — Ne compirà novantaquattro domani alle quindici e venticinque
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. Egli ne fece due parti e ne offri una al delfino. Per combinazione quel delfino non era un delfino, ma il re d'Inghilterra trasformato in delfino da
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la maschera sulla faccia. — Nera? — Nera, blu, chi lo sa. Io tenevo d'occhio le armi. — Fucili o mitra? — Fucili, mitra e anche rivoltelle. E ne ho
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lago. Distendeva sull'acqua il suo mantello, ci montava sopra e via, senza vela né motore. — Noi non siamo tanto santi, — hanno detto i due falsi frati
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alcuna battaglia. — La sua risposta, — ha detto il capo, — dimostra che lei è un uomo coraggioso. Me ne compiaccio. Odio avere a che fare con quelli
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, cosa c'entri tu, cosa te ne importa del barone Lamberto, pensa ai tuoi figli, che potrebbero restare orfani. — Ma se sono già tutti grandi, sposati e
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autorizzati a pagare, né in lire né in noccioline. Il capobanda fa presente la cosa a Lamberto e lo prega di fornire un suo manoscritto. — Immediatamente
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? Dove sono le rughe? — Con il trucco, — insiste la voce, — si possono fare miracoli. Ho conosciuto un soprano dell'Opera che aveva settant'anni e ne
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si confonde, e dice due o tre volte: — Alberto, Alberto... Nessuno se ne accorge, per fortuna, tranne il nipote Ottavio, che le restituisce il sorriso
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altrettanto invisibili. Ce n'è uno sotto il cuscino nel letto del barone, uno dentro il pianoforte nel salone delle feste. Ce ne sono due nel bagno
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ne dimostro quarantasette. — Verrebbe con me a Singapore? Che vigliacco! Ha appena finito di metterle il sonnifero nella minestra e le fa tutti questi
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riflette. Ne passano dei minuti di silenzio, prima che riapra bocca. — Cretino, — dice. — Ah, ci stanno scritti anche gli insulti? Di bene in meglio
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scotch. — Cosa? Trenta chili di?... — Di scotch, di scotch! — Ma io non ne ho né trenta chili né trenta etti. Ecco tutto quello che ho. La cartolaia
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