Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Almanacco igienico popolare del dott. Paolo Mantegazza

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Mantegazza, Paolo 22 occorrenze
  • 1882
  • Libreria Gaetano Brigola
  • Milano
  • cucina
  • UNIFI
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Albicocca. — Frutto noto a tutti introdotto in Europa da 19 secoli e per essere troppo dolce, troppo acido può mettersi nel limbo delle cose

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pessimo odore, che potete correggere, versando nel vaso da notte una piccolissima quantità di essenza di trementina (acqua ragia.) Non se ne deve

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. Nella Svizzera e in altri paesi se ne fanno zuppe e pietanze molto gradevoli.

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Azzarola.— Frutto zuccherino e alquanto astringente, che può esser mangiato senza danno della salute, quando i fanciulli che ne sono più ghiotti di

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astringente. Se ne può fare un'eccellente conserva.

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1856 e si ignora che fra noi fin dal 54 l'egregio D.r Ciro Griffini di Milano ne aveva consigliato l'uso. Anche il D. r Felice Dell'Acqua è fra noi molto

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contiene cannella, vaniglia, È una grossa disgrazia non poter digerire la cioccolatta, perchè è un ottimo alimento, che nutrisce molto sotto

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Coniglio. — Si deve mangiare d'inverno, e non deve essere troppo giovane, troppo vecchio. Dumas enumera più di cento maniere di cucinarlo

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È certo che il fico è uno dei frutti più salubri, purchè non se ne mangiano troppi, come diceva anche il Durante:

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… poterit nihil inde nocere; Dum ne sint nimiæ, immodicoque fruaris in usu

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Fico d'India. — Frutto che si mangia nei paesi più meridionali d'Italia, che sazia la sete ed è salubre, purchè se ne sputino fuori i mille semi.

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Finocchio. — Pianta aromatica che ha virtù molto analoghe a quelle dell'anice. In molti paesi d' Italia se ne mangiano crudi i giovani germogli ed è

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Se stimate il cacio, e se volete conoscerlo bene, leggete ve ne prego la dottissima relazione del nostro De Cesare: sui prodotti del latte, ch'egli

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Giuggiolo (zenzuin dei milanesi). — Frutto discretamente digeribile, discretamente piacevole e che può conservarsi secco come il dattero. Se ne fanno

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poco o nulla ha saputo aggiungere della nativa squisitezza. Si può mangiare, checchè ne dicano alcuni falsi igienisti, col vino come colla crema.

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Lampreda. — Pesce molto simile nella forma, nel gusto e nella digeribilità all'anguilla. Gli antichi Romani ne facevano uso grandissimo, e non meno

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uomini valgono molto meno di un porco, perchè inutili in morte, inutilissimi o dannosi in vita. Il porco non merita di essere chiamato caro angelo,

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Il prezzemolo è un aroma sano, ma non se ne deve abusare, perchè è eccitante. La sua radice è più stimolante delle foglie e va raccomandata a giovani

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, è roseo come le guancie delle belle scandinave, che ne mangiano ogni, giorno, protestando spesso contro il polisalmonismo della loro cucina: Toujours

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Salsa. — Dumas nel suo gran Dizionario di cucina dà la ricetta di 89 salse, ma nessuna di esse prese da sola tutte le ottantanove salse prese

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, profumato come un tordo. Noi non ne abbiamo lasciato che le ossa.

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eccitante e stomatico. È dolce, ma aromatico e la ricchezza alcoolica scarsa, eccessiva.

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La regina delle cuoche

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Prof. Leyrer 28 occorrenze

paesi, quanto nuova in Italia, per diverse malattie, le più comuni, basato sui criteri ed esperienze di distinti medici che ne conobbero l'efficacia, e

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A mangiarsi invece, è eccellente la parte di mezzo: se ne serve anche di questa parte per varie preparazioni, alle quali si può adottare anche il

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È necessario che poco discosto dalla tavola dove si pranza, ve ne sia un'altra più piccola, sulla quale si trovino in pronto i piatti e le posate da

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Pigliate della farina, aggiungetevi un poco di sale, e formate una pasta con crema in modo che sia alquanto soda. Ne porrete la metà sul fondo di una

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quale ne metterete in abbondanza.

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asciugano, si aprono e se ne rovescia il contenuto in piattini sopra foglietti di carta tagliata a giusta grandezza.

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è sempre a tempo ad aggiungere altro sale, quando ne abbisogni, prima di ritirare il brodo dal fuoco.

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Spargete indi della farina bianca sopra una tavola ben pulita, mettete a piccole porzioni l'impasto descritto, e col palmo della mano voltolandole ne

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coltello e procurando di non spezzarla deformarla; poscia la rimetterete nel suo brodo onde farvela finir di cuocere a lento fuoco. Si può

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tanto vino quanto ne potrebbe capire in tutti i gusci delle uova adoprate. Ecco ora la maniera di procedere:

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Ingredienti: Pere, acqua, zucchero, limone, cannella. Prendete un chilogrammo di pere di buona qualità, mature senza esser fracide troppo molli

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nella preparazione dei siroppi, è di metterne tanto quanto può scioglierne l'acqua od altro liquido che si voglia. I succhi acidi delle frutta ne

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poco a poco la metà nella farina sempre rimestando; poi unite questa al rimanente brodo, fatela bollire alcuni minuti, e ne avrete un brodo gradevole e

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Caffè e thè — Se ne può far uso ma senza latte e con scarsa quantità di zucchero.

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stomaco ne lo permettono.

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Relativamente alle bevande, l'unica che in sè racchiude il potere d'ingrassare è la birra, di questa adunque non se ne faccia risparmio.

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nutrito con un piatto di carne. Se ne regoli la quantità secondo l'età del paziente.

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cellulari, e da ciò ne deriva la difficoltà nel digerire, la debolezza dei nervi, ed il pallido colore della pelle.

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Uova. — Si possono mangiare, quando però non vengano cucinate con zucchero, con farina.

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Bevande. — È un fatto che tutti quelli che non bevono vino, birra, non s'ammalano di gotta. Ne viene di conseguenza che l'acqua è la bevanda

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conseguenze, e di ciò se ne ha una prova dei fanciulli stitici, i quali crescono sani, mentre buona parte di quelli affetti da diarrea deperiscono e muoiono.

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arabica, ma essi sono di così difficile digestione che il vantaggio resta del compratore, e il paziente ne risente solo il danno. Così dicasi della

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possibile. Vi si potrà unire una fetta di pane abbrustiata, o biscotto ( troppo dolce, troppo grasso), od un poco di pane bianco che non sia troppo

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nel canale intestinale, ove se ne fa la trasformazione ed assimilazione.

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temere che si rompano bicchieri qualunque altra tazza anche versandovi entro liquidi bollenti.

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Si mischiano alcuni pizzici di calce viva in polvere con altrettanta farina e zucchero; si sparge il composto nel luogo infestato. I topi ne mangiano

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Si prenderà una piccola presa di tabacco, si procurerà di starnutare, anche una sol volta, e il singhiozzo se ne anderà tosto.

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Quando una costipazione tocca di passaggio delle persone che non ne vanno mai soggette, cede coll'uso di brodi di vitello: quando invece si ha

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