(Mutazioni delle convenzioni matrimoniali prima del matrimonio).
Ma i fenomeni più suggestivi sono certamente quelli che vanno sotto il nome di aberrazioni, o mutazioni cromosomiche. Alcune le abbiamo già
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§ 1. La scoperta delle mutazioni. — § 2. Le mutazioni geniche. — § 3. Analisi del processo della mutazione spontanea. — § 4. Produzione sperimentale
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LE MUTAZIONI GENICHE
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Si sogliono distinguere tre tipi principali di mutazioni: 1) le mutazioni di un sol gene, o fattore, (mutazioni geniche, o fattoriali) che non sono
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§ 2. - Le mutazioni geniche.
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La definizione che si dà oggi delle mutazioni è alquanto diversa da quella del De Vries, perché si è visto che ve ne sono parecchie di minima entità
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In questi ultimi anni si sono intensificate le ricerche sulle mutazioni, che costituiscono le più importanti variazioni ereditarie, in quanto
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mutazioni: Drosofile tenute al freddo (a 19°) hanno una frequenza di mutazioni molto minore delle Drosofile tenute al caldo (27°).
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Fig. 89. - Schema illustrante i vari tipi di mutazioni. A, mutazioni geniche: mutazione dell’allelo dominante A al recessivo a, dell’allelo recessivo
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L’esatta definizione della frequenza delle mutazioni è perciò la seguente: «la frequenza di mutazioni è la percentuale delle mutazioni che insorgono
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mutazioni fra organismi diversi. Si deve poi ancora ricordare che molte mutazioni sono relativamente facili a riconoscersi, perché producono
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§ 4. - Produzione sperimentale di mutazioni.
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Circa il momento in cui insorgono le mutazioni: se nei gameti già maturi, se nelle oogonie e spermatogonie, o più precocemente, si può dire che è
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volte) la frequenza delle mutazioni nei loro gameti. Le ricerche sono state condotte soprattutto sulla Drosofila, ma si sono estese ormai a varie
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La frequenza relativa delle varie mutazioni, sembra dipendere dalla natura dell’allelo da cui si parte; si è visto infatti che i varî geni
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Inoltre, la frequenza delle mutazioni è direttamente e linearmente
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Quale luce possono gettare queste ricerche sul processo di mutazione spontanea? Una prima ipotesi è che le mutazioni siano indotte, in natura, dalla
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Sul valore delle mutazioni per l’evoluzione discuteremo nel cap. XXIV.
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§ 1. Le mutazioni cromosomiche P. D. — § 2. Le mutazioni del genoma. -— § 3. Le serie poliploidi. — § 4. Le mutazioni polisomiche.
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LE MUTAZIONI CROMOSOMICHE
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Già abbiamo accennato, in varî punti, alla presenza di mutazioni che interessano la struttura dei cromosomi. Nella massima parte dei casi esse sono
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Mutazioni triploidi e perissoploidi. Le mutazioni triploidi sono caratterizzate dal numero 3n di cromosomi. Le mutazioni pentaploidi, eptaploidi (5n
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Le mutazioni-cromosomiche, che abbiamo passato brevemente in rassegna, le mutazioni del genoma e le mutazioni polisomiche costituiscono altrettante
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Le mutazioni trisomiche, non sono completamente stabili, perché la distribuzione dei cromosomi alla meiosi è necessariamente irregolare. Si conoscono
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§ 7. - Valore evolutivo delle mutazioni.
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Altra obbiezione è che i caratteri determinati dalle mutazioni
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Anche differenze nel numero dei cromosomi fra specie affini possono spiegarsi come effetto di mutazioni cromosomiche.
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Come si è detto, la continua formazione di mutazioni, offre la variabilità necessaria al processo selettivo. Tuttavia il problema evoluzionistico non
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La selezione, agendo sulle mutazioni non appena si esprimono fenotipicamente, è da considerarsi come un fattore attivo di adattamento, mentre molti
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di vere e proprie mutazioni. Benché tali risultati non siano stati confermati dalle ricerche più recenti (cfr. Schubert e Pickhan, 1938), tuttavia non
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Cap. XVII - Le mutazioni geniche.
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– – Mutazioni e radiazioni. Atti II Congr. di Radiobiologia, Modena, 1936.
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Ghigi, A. - Mutazioni, specie e linee pure. Pass. d. Sci. Biol., 1920.
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Cap. XVIII - Le mutazioni cromosomiche.
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Mutazioni, 32, 72, 249.
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Poliploidi mutazioni, 274.
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LE MUTAZIONI
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§ 4. - Le mutazioni polisomiche 279
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§ 1. - Le mutazioni cromosomiche 269
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§ 2. - Le mutazioni geniche 253
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§ 1. - La scoperta delle mutazioni 249
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cap. XVII. – Le mutazioni geniche 249
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§ 4. - Produzione sperimentale di mutazioni 261
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cap. XVIII. – Le mutazioni cromosomiche 269
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§ 2. - Le mutazioni del genoma 271
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§ 7. - Valore evolutivo delle mutazioni 370
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L'induzione sperimentale di mutazioni.
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Innanzi tutto dimostra come l’obiezione che le mutazioni
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18. Altra questione. Toaldo nel suo Saggio MeteorologicoSaggio meteorologico della vera influenza degli astri sulle stagioni e mutazioni di tempo
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