del mio assunto, ed è perciò che io farò astrazione, pur facendo le debite riserve di tutte le considerazioni svolte dall'onorevole relatore in quanto
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Debbo confessare che anche io ho fatto il mio conto, permettetemi perciò che ve lo esponga; nè temiate che io vi affoghi in un mare di cifre
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Signori, non credo dover più oltre abusare della vostra cortese attenzione, pongo perciò termine al mio dire; non trovo però superfluo di aggiungere
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Io seguirò l'onorevole mio amico, il deputato Lancia di Brolo, nel modo con cui egli ha posta la questione. Egli diceva: vi è un fatto che s'impone
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proposta, a parer mio, meno accettabile; quindi non mi sorprenderei punto che oggi essa venisse respinta da coloro stessi che in tempi e circostanze diverse
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Ecco l'esame che io mi propongo di fare, e che in certo modo si contrappone a quello che è stato fatto dall'egregio mio collega, l'onorevole Lancia
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Ora, o signori, i fatti che, a mio avviso, in Italia e fuori d'Italia, dappertutto dove c'è il corso forzoso, determinano la maggiore o minore
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occuperà dei provvedimenti finanziari; era però obbligo mio dimostrare il nesso grandissimo che lo stato della finanza ha con la gravezza dell'aggio e
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hanno azione assai minore le nostre speranze dei giudizi severi che alcune volte si danno di noi nel mondo. Il mio cuore d'italiano fu profondamente
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L'onorevole Lancia di Brolo metteva innanzi nel suo discorso due argomenti i quali hanno causato viva impressione nell'animo mio. Egli diceva: se la
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Non è mio proposito di entrare ora in questa questione dell'elasticità della circolazione; credo che la sua sede più opportuna sia nella discussione
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Per me, secondo il mio pensiero, ed ebbi già ad esprimerlo, sono le condizioni del credito dello Stato, la richiesta dell'oro, e la quantità di carta
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Invece, fu presentato fin dal 1872 in questa Camera un mio lavoro nel quale erano messi a riscontro i mutui fatti al Tesoro colle emissioni delle
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generali del loro credito, cioè nei rapporti tra la riserva e l'emissione, tra il capitale e l'emissione, farebbe, a mio avviso, un vero miracolo, pel
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meno analizzato, più mal compreso, sebbene, a mio avviso, eserciti un'azione efficacissima.
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Ora, signori, io v'invito a riflettere su alcune cifre le quali valgono a scolpire il mio concetto colla muta eloquenza loro. Nel maggio 1867 la
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e affidandomi alla benevolenza della Camera, non rimetta a domani il seguito del mio discorso.
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Ma, o signori, io non sono che ad una piccola parte della lunga via che io dovrei percorrere, imperocchè l'avversario mio è troppo forte ed è troppo
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Del resto, l'onorevole ministro non abbia a male che io insista nel mio emendamento. A lui fa lo stesso, perchè la sua autorevole parola, quella
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Desidererei che l'onorevole Paternostro riconoscesse dopo queste spiegazioni che il mio convincimento è profondo e sincero come il suo.
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Della Rocca. Io, per conto mio, vorrei esprimere un desiderio alla Camera, ed è che siano dispensati anche dalla pratica i procuratori iscritti
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consiste solo nella discussione la pratica che prende l'avvocato. Nel precedente mio discorso l'ho detto in che consiste principalmente, e non vorrei
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n° 4 dell'articolo 8 deve essere mantenuto e l'articolo ora in discussione integralmente approvato, il mio avviso è che debba essere approvato come lo
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Noi già abbiamo votato il paragrafo terzo, e quindi stabilito che una pratica ci ha da essere. Questo risponde, a parer mio, alla maggior parte delie
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Oliva relatore. Io voglio fare una semplice osservazione in adempimento al mio ufficio. La discussione cade sul n° 5.
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presidente. Permetta, onorevole De Portis, non era chiusa la votazione. So fare il mio dovere. Erano due le questioni: la prima era stata votata; la
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Ercole della Commissione. Era mio dovere di rendere conto alla Camera di queste modificazioni introdotte dalla Commissione; la Camera farà quello che
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Larussa. Mi era iscritto a parlare su questo articolo con l'intendimento di combatterlo, dappoiché, a mio modo di vedere, l'incompatibilità che in
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Ercole. Era però mio dovere di far notare alla Camera che la Giunta aveva proposto quest'emendamento.
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Ercole. Era mio dovere di fare avvertita la Camera che la Giunta aveva deliberato questo emendamento. Se poi il ministro non lo vuole, purché sia
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ammette avanti di sè tutti gli esercenti le professioni del patrocinio senza distinzione di anzianità o di professione. Napoli, l'onorevole Della Rocca mio
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, ho fatto il mio tirocinio con uno dei più chiari avvocati napoletani precisamente nella Corte di cassazione, e non mi sono accorto che ciò desse
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dell'onorevole Mancini, ne verrebbe, a mio modo di vedere, una disparità di trattamento. Infatti tutti gli avvocati che hanno esercitato cinque anni nelle
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La questione, a mio credere, è questione di convenienza; è una di quelle questioni che si sentono più di quello che si spieghino, ed io credo che, se
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Ma è la seconda parte che costituisce il mio sistema. L'ammissione di una causa civile al benefizio del gratuito patrocinio involge non solamente la
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Ma quello che certamente, in fatto d'inconvenienti, avverrebbe mano con il mio sistema è la più larga ed equa distribuzione dei pesi, in quanto che
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Come la Camera sa il mio collega il ministro dei lavori pubblici aveva presentato un progetto di legge per alcune spese per gli argini del Po
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Spaventa ministro per i lavori pubblici. Io pregherei la Camera di aggiungere tre milioni anzichè due: il mio collega delle finanze ha già detto alla
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ministro per le finanze. Aggiungo un'osservazione che mi suggerisce in questo punto l'onorevole mio collega dei lavori pubblici, e che io mi ero
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Tamaio. Parrà fuori di proposito, ma nel dichiarare che io darò il mio voto volentieri per i due milioni e mezzo o i tre che ci si chiedono, io
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, scusi l'espressione, a questo riguardo? Perchè tanta noncuranza, voglio attenuare l'espressione, pel porto di Messina? Io dichiaro dunque che do il mio
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Spaventa ministro per i lavori pubblici. Io mi permetterò di aggiungere un'altra osservazione a quella fatta dal mio collega il ministro degli esteri
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Accademia della crusca
