«Signore, Credo debito mio, verso i miei elettori di Messina e verso la Camera che approvò l'elezione, di significarvi, perchè lo facciate noto
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Io non posso stare in un posto dove non mi sia dato seguire gl'impulsi del mio cuore e della mia mente per il bene del paese; la Camera faccia quello
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l'amministrazione della cosa pubblica se non ho la sicurezza di avere il consenso del Parlamento, e se non posso compiere il mio debito secondo le mie
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Io dunque ripeto, o signori, io credo di avere adempiuto al mio debito; l'ho fatto dopo seria meditazione, dopo attento esame, e ho avuto il
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costringono ad uscire dal mio silenzio.
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Ecco le differenze, a mio avviso, sostanziali tra i veri principii costituzionali e le dottrine testè esposte dall'onorevole presidente del Consiglio.
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Varè. Dopo quanto è stato detto dal mio amico e collega Mancini, io mi unisco ai sentimenti da lui espressi, e rinunzio alla facoltà di parlare.
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L'ufficio ha dunque perseverato nelle sue conchiusioni, e prega la Camera, per organo mio, a voler convalidare quest'elezione.
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Dietro queste spiegazioni io potrei illuminare il mio giudizio sul voto che ci propone l'ufficio, il quale varia la proclamazione del deputato
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limiti ad un giudizio sicuro, al voto degli elettori; annulli la elezione, e gli elettori giudichino. Questo è il mio voto.
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Sopra questo punto io mi propongo di rivolgere singolarmente la mia attenzione ed il mio studio e procurerò, coll'aiuto della magistratura, di
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Ecco il mio ordine del giorno:
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Lazzaro. In verità mi meraviglio della scoperta fatta dall'onorevole guardasigilli, che il mio ordine del giorno somigliasse alla disposizione di un
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; ed il mio ordine del giorno era ispirato appunto dal principio suddetto.
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, ministro di grazia e giustizia. Bene esordiva l'onorevole mio amico deputato Guerrieri, dicendo che il tema sul quale egli chiamava l'attenzione
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L'aiuto che dovrebbesi dare, a mio avviso, sarebbe quello di dare loro il cavallo di servizio negli squadroni e nelle batterie. Ma credo che con un
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Per parte mia, ripeto, non sono ispirato che dal sentimento del mio dovere.
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ministro di grazia e giustizia. Al punto cui è stata condotta la discussione di questo importante progetto di legge, il mio discorso non può essere
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Alcune frasi, che furono oggetto dei sarcasmi dell'onorevole Casarini, furono male interpretate dall'onorevole Mancini, ed è mio debito di chiarirle
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relatore. L'onorevole Ferracciu mi richiama a fare menzione speciale dell'opinione sua, e trovo mio dovere di appagare il suo desiderio.
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almeno da un sommario cenno degli argomenti e delle ragioni che la guidarono, ciò sia mio fatto e colpa.
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Quando più tardi queste discussioni ebbero luogo, fu allora che dal mio canto, per quello spirito di conciliazione che mi guida…
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, poichè questo è avvenuto, credo mio dovere di rettificare una sola delle circostanze allegate dall'onorevole Mancini.
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testimonianza), feci scrivere nel processo verbale, credo avere anzi scritto di mio pugno, una esplicita dichiarazione, che io non poteva senza ripugnanza
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mio concetto, solo perchè non trovai una parola parlamentare atta a spiegare meglio alla Camera il mio pensiero, ma in fatto quello che io debbo
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Pancrazi. È mio dovere come deputato del collegio di Cortona di pregare nuovamente l'onorevole ministro dei lavori pubblici di richiamare
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Dunque ritirando la mia mozione, che mi riservo di ripresentare a tempo più opportuno, restringo il mio
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Ricci. Poche parole, mio malgrado, debbo dire intorno alla condizione veramente anormale in cui trovasi il porto di Genova, non perchè il soggetto
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Intanto credo che possano essere sufficienti queste mia dichiarazioni, per dimostrare il mio interessamento; e prego di tenerne conto tanto
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medesima attualmente è in discussione presso la Commissione dei porti e fari nel mio Ministero.
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mio avviso, rettificare le cifre.
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Torrigiani. Credo mio dovere di aggiungere qualche osservazione a quelle dell'onorevole ministro relativamente a quanto ha detto un po' vivamente
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Chiedo scusa alla Camera se ha parlato per la terza volta, ma mi vi ha costretto, mio malgrado, l'egregio mio amico personale l'onorevole Torrigiani.
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lavori pubblici. Io sto fedele al proposito mio, e chiedo che ci si deliberi sopra.
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ogni modo se ha voluto farsi mio interprete.
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Il mio pensiero però è molto più modesto. Io dico puramente e semplicemente: bisogni ce ne sono e grandi; ciò è evidente. I provvedimenti che io
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In quanto alla crisi, la quale ieri all'onorevole mio amico Nicotera incuteva qualche allarme, io credo questo fosse soverchio; nè per la tema di una
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Fino a questo punto io gli do pienamente ragione. Ma, in quanto a me, quando veggo un male presente, credo essere obbligo mio di combatterlo.
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Il mio amico l'onorevole Depretis ieri rispose ampiamente per iscagionare questa parte della Camera da cotesta vieta accusa; ma, signori, la
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presidente. Io non posso assumermi maggiori responsabilità di quelle che m'incombono. Quindi sarà mio dovere d'interpellare la Camera.
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presidente. Mi lasci riassumere. Ella farà a suo tempo le osservazioni che crede. Ora io devo fare il mio dovere…
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Bonfadini. L'arsenale di Taranto è, a mio credere, necessario, per la situazione in cui si trovano quelle popolazioni, avendo avuto l'affidamento
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, credo mio stretto dovere di dire qualche parola.
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consenta il dirlo, non è stato, a mio avviso, che un incidente, che un'ultima occasione, la quale ha determinato la presente crisi.
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Io mi maraviglio, o signori, che l'onorevole Sella abbia potuto sospettare che questi pensieri non fossero nell'animo mio.
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Ma ciò nullameno non posso a meno di dichiarare, come diceva dianzi, che, a mio avviso, la questione finanziaria è sempre fra le più gravi, e che ci
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crisi ministeriali, E per conto mio personale credo utile affermare che ho sempre creduto doversi porre in disparte ogni questione di persona, pur di
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Un altro equivoco o almeno un semi-equivoco sta, a mio avviso, nelle manifestazioni e nelle spiegazioni date dai proponenti di alcuni ordini del
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Sella ministro per le finanze. A complemento delle dichiarazioni fatte dall'onorevole mio collega il ministro della guerra, debbo aggiungere la
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Metto fine al mio dire col dichiararvi che il giorno del redde rationem non è lontano, e che persistendo nella vostra spensieratezza, per non dire
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Accademia della crusca
