Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mia

Numero di risultati: 42 in 1 pagine

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Una famiglia di topi

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Contessa Lara 13 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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' amor tuo e dei ragazzi, e questo non mi è mai mancato, davvero! - Nè ti mancherà mai, mia cara! - le assicurava il marito, tutto commosso dalla bontà

, proprio non so, come abbia ad essere il mondo! Di pericoli, dice la mamma mia, ce n'è a bizzeffe; e lei lo sa, povera mamma, che ne ha cansati tanti

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rispondere: - Io sono Moschino dei conti Sernici, originario delle Indie. Mi trovo qui, a dirti la pura verità, perchè son fuggito di casa mia, volendo

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. - Appena mi lasciano solo - disse fra sè - mi metto io a caccia di quella vagabonda di mia sorella; e le faccio tale una ramanzina, da levarle per

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inferiore se continuassi a tenere in pena i miei, per istartene qui a chiacchierare con mia sorella.... - Amico - rispose Rosicalegno, incoraggiato

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mia. Si fanno opere buone, quando si è saggi e istruiti. - Appena la gabbia fu portata, e la manina della Rita s' introdusse pian piano dallo

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! - mormorava la Lilia con tenerezza infinita. Son venuto per te, mia cara Liliuccia! - rispondeva lui. - Prendi un pezzettino di zucchero, adesso

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topesca si mise allora a farle un monte di complimenti, dicendo: - Caciotta mia, sei più bianca della luna, adesso! Il tuo pelo è più morbido della

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hai poi ritrovati questi tovaglioli? - Signora mia, non me ne parli: io, proprio, mi ci sbattezzerei! - La signora conosceva la Letizia per incapace

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riguardare, pieni di tenerezza per que' corpiciattoli che di coperti di raso si facevan come coperti di felpa. - Non ho mai voluto alla mia bambola

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mia età. - E soggiungeva: - Quanto sarei contento se il babbo permettesse anche a me di fare il marinaro! La sorellina, invasa dallo stesso entusiasmo e

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tornava a dormire. - È proprio un grullo il tuo Bellino, bimba mia, - ripeteva sorridendo la contessa Sernici alla figlia. - Ma è tanto buono, mamma

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grazia e con tanto spirito! - E disse alla contessa, che assentiva a quelle parole: - Questo topo, mia cara, è il più fìno diplomatico ch' io abbia

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Il congresso dell'Associazione universitaria cattolica trentina - Relazione del presidente

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Signore, signori, colleghi! La mia relazione non sarà un nudo enumerare dei fatti e degli avvenimenti ai quali prese parte in quest’anno sociale la

La questione meridionale

401974
Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 234-239.
  • Politica
  • UNIOR
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E mi piace tenere questa sera la mia improvvisata conversazione sopra un tema che mi sta a cuore, qua a Bologna, dove il processo Palizzolo, la cui

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Non occorre, o meglio, sento il dovere di premettere una dichiarazione: non sono uno chauvinista,che vengo qua a descrivere le bellezze della mia

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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 26 occorrenze

avete paura, è vero?" "No, signore, ve lo giuro. Mi rincresce per voi ... e per mia sorella," disse il giovane con un sospiro. "Ah! Voi avete una

l'assicuro." "Io la mia parte, voi quella di mia sorella. Vi conviene, marchese?" "Tacete e fermiamoci qui, per ora." Ben prese la destra del marchese e

ricompensarti generosamente; se tu cercherai di tradirmi, non ti risparmierò." "La mia testa risponderà della mia fedeltà, signore. L'ho giurato sul

Ben. "Si vendicheranno su di lui." "Andiamo da mia sorella, marchese. Vedremo poi cosa potremo tentare per strapparlo ai kissuri del sultano. "L'oro non

." "Ho la mia carabina e la rivoltella." Esther rientrò nella sua stanza, si annodò rapidamente i capelli, indossò il giubbetto ricamato, si gettò

duar, sarai per me un fratello; mia madre sarà anche la tua, e mia moglie ti sarà sorella". "O mio benefattore", rispose il giovane guerriero, "ove

imparato ad apprezzarvi e ad ammirarvi e credo che nessun'altra donna potrebbe diventare, meglio di voi, la compagna della mia vita." Aveva appena

prudenza, signore," disse l'arabo. "Io non avevo pensato a questo pericolo." "Venite a casa mia: vi darò nuove vesti e vi tingerò la faccia e le mani in modo

tradisce la vostra origine francese." "Forse conoscete la mia lingua natia?" chiese il marchese, con stupore. "Sono stato parecchi anni in Algeria

grazioso del secondo. "Mia sorella Esther," disse Ben Nartico, presentandola al marchese, il quale pareva fosse rimasto affascinato dal fulgore di quegli

farò mai!" "Rimarrò qui finché avrete trovato mio fratello e Rocco. Col loro aiuto e colle corde dei cammelli potrò uscire." "E se durante la mia assenza

formidabili fulminò altri due uomini. "Bravo Rocco!" esclamò il giovane dai baffi neri. "Tu vali meglio della mia rivoltella." Dinanzi a quell'inaspettata

sparire entro una spaccatura che prima non aveva osservato. "Ah! Si è rintanata," esclamò. "Ti scoveremo più tardi, mia cara." Certo ormai di tenerla in

?" domandò il vizir, volgendosi verso Rocco. "La mia patria si trova al di là del mare, ma le sue isole guardano l'Africa e le sue artiglierie hanno

ci ha fatto incontrare." "Voi rimanete qui," disse il vecchio. "La mia casa è a vostra disposizione, i miei servi, che sono fedelissimi, sono ai

. La mia carabina ha una portata straordinaria e prima che quei bricconi si avvicinino, ne abbatterò parecchi." Il marchese e Ben aprirono tosto un

El-Melah con voce rauca e facendogli balenare dinanzi al petto la punta del pugnale. "Se mandi un grido t'uccido." "Uccidimi ... ma risparmia la mia

questi uomini io sarei a quest'ora morto e la mia testa avrebbe servito di cibo agli avvoltoi." "Quello non è riconoscente," disse il Tuareg

l'ebreo, "e quando giungeremo nel Marocco lo compenserò come si merita. Senza di lui, forse mia sorella si troverebbe nell'harem del sultano." "E non

." "E per gli ulivi, che cosa fanno?" chiese Rocco. "Ve ne sono molti nella mia isola che non danno frutti." "Si forano introducendovi un mezzo mitcal

poteva più frenarsi. "Ecco la mia risposta!" Con un rapido gesto aveva alzato il fucile, mirando il capo. Già il colpo stava per partire quando El

montare i mehari?" "Sì, avendoli usati nella campagna della Cabilia." "Incaricatevi di mia sorella, io penserò a Rocco." "Sarò un protettore fidato

, marchese; e poi non potete privare gli altri per me." "Chi m'impedirà di dare a voi la mia parte? Posso disporne a mio piacere senza che nessuno abbia a

signor di Sartena. Che mentre voi vi occupavate della casa, io mi sono occupato del colonnello. Non avete notato la mia assenza?" "No, El-Melati." "Domani

suoi rapitori. "Ah! Mia povera sorella!" singhiozzò Ben. "Rallegriamoci di averla trovata," disse il marchese. "Temevo che quel maledetto negro ci

Esther. "Se non avessero avuto paura della mia carabina e del fucile di El-Haggar, non sarebbero forse più con noi." "Ed anche El-Haggar mi pare