all'ordine di san Benedetto consacrò la mia stirpe. Nacqui in Napoli nel palazzo di mia famiglia, poche settimane prima che l'Italia e la Grecia
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quattro volte la settimana, lungi dall'ispirarmi affetto per la vita monastica, non facevano che aggiungere fastidio alla mia naturale ripugnanza per
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paziente ascoltava la mia lettura. Quella buona donna, attempata di circa sessanta anni, concepì viva affezione per me. Chiamavasi Marianna; ma io la
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in mia casa, ove il ballo e la musica non mancavano. Si puo forse ascoltar la messa senza l'organo? Si può riunirsi a veglia senza l'intervento del
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stagione d'inverno, e soprattutto i raggiri di cui io era divenuta vittima, tuttociò aveva scossa la mia salute troppo gagliardamente, perchè non
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Le suore del nuovo monastero aspettavano la comitiva alla porta. Terminate le cerimonie al vicario, e partita mia madre, mi fecero salire alla stanza
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vera e reale fosse la mia fuga. Il primo accesso della sua collera scatenossi sul mio confessore, che fu acerbamente rimproverato di non aver saputo
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spargere, a detrimento della mia riputazione, e a loro propria discolpa? All'idea di quest'ultimo e più barbaro colpo del destino, non seppi più rinvenire
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Gli ultimi di gennaio, mia zia era partita per Roma, ed io incominciai e concepire novelle speranze fin dalle prime sue lettere. Le cose andavano
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quartiere, che era vicino alla nostra abitazione. - Una seconda scossa, più forte della prima, ci atterrì. Fuggimmo in abito da camera. Mia madre teneva
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di lei che nel padre mi aveva colpito il destino. Entrare nell'istante in un caffè, strappare una carta dal portafoglio, e mandar a mia madre un
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. Giuseppina, bella ed infelice donzella, aveva le forma e il cuore degli angeli..... Essa non è più! Mal ferma sino a questo punto s'era dimostrata la mia
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mia pubblica lezione. E inutile il dire che anche quest'opera ritrae tutti i pregi onde risplendono gli scritti di quest'autore. Non si può legger
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Non era questa la mia intenzione, quindi io ritiro quella parola.
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convenire nella mia opinione.
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Quanto a me, in tutta questa lunga discussione, come nella formazione della legge, mi conforta il testimonio della mia coscienza di non essermi
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stata fatta nel bilancio 1863, il quale fu dal mio onorevole predecessore presentato. Io potrei dunque rivolgermi a mia volta all'onorevole Saracco, che
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idee abbiano potuto accogliersi nel mio animo fuor quelle della più rigida giustizia. Io respingo qualunque insinuazione di questo genere, e la mia
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la mia calma e la mia dignità.
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Io l'ho provocato, e l'ho provocato nella mia qualità di deputato ad addurre le ragioni per cui non crede giusto l'emendamento Ricci.
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obbligatorie alle quali si provvede mediante rimborso dai contribuenti, egli non si trovò in grado di accogliere la mia domanda, avvegnachè negli uffizi
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Del resto, entrando nel merito della questione ed esaminando la natura dell'imposta, io accetto completamente per la mia tesi la teoria espressa ieri
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Ma, come ho detto, riservo questa mia proposta per il solo caso in cui quella dell'onorevole Pasini non fosse approvata.
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Pasini. Io prego l'onorevole ministro della marina a riflettere che non vi è nessuna contraddizione tra la legge della contabilità generale e la mia
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sia esaminata negli uffizi, non intendo fare alcuna proposta che avesse per ultimo risultato di annullare l'azione degli uffizi, e limito la mia
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bene la Camera, perchè la mia proposta non va al di là delle maggiori spese che sono essenzialmente legate col bilancio votato), ma sì ancora per tutte
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Anche questo potrebbe per avventura essere fatto pur qui con molta utilità. Ma per ora io non ho spinto tant'oltre la mia domanda, perchè il più
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, se io affermo che questa idea è sostanzialmente identica colla mia. Ed in vero i membri di quèsta Commissione permanente sarebbero molto
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Saracco, La mia proposta però non escluderebbe l'idea manifestata dall'onorevole Colombani che, cioè, nella stessa Commissione potesse intervenire il
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economia del pubblico denaro quale appoggio della mia tesi. Però vi dico: volete davvero togliere una delle prime cause della povertà dell'erario
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Ecco il senso della mia proposta.
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D'altronde Governi d'altri paesi accettarono proposte pari alla mia, ne crederono di essere perciò giudicati impotenti.
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Pessina. No, ritiro la mia proposta.
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nell'intento di ottenere altre somme per provvedere alla riforma, io ritiro la mia proposta.
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A MIA MADRE I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve, sotto il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la notte della santa
della mia madre, e della mia sorella.
cammin. Amica vo' dirti la nenia segreta, vo' dirti il colloquio che agli astri volò; fur molte, fur vaghe le idee del poeta, ma questa, o mia bella, sol
E teco errando, pallida Sofia, come una chiesa, era piena di squilli l'anima mia ; come una selva era piena di trilli l'anima sacra alla malinconia
sante gioie, o speranze divine! Che ce ne resta, o mia donna, a quest'ora? Ma non è tutto, non è tutto spine l'oggi, se, uniti, sussurriamo ancora: o
s'avvia, un prete è in allegria. Stelle, mai non vedeste a notte oscura spirti in fiamma esalar la mia pianura ? Gelsomini, se il suol che vi ha concetto
. Vorrei darle la mia sete di baci non noti al mondo; come un aratro sul suo sen giocondo vorrei passare, e nell'ansia vederla agonizzare. E poi narrarle
poi disse a se stesso: - Anima mia bevi l'ambrosia dai polmoni ansanti; centuplica le tue fibre d'amore, ti stempra, anima mia, ti stempra in canti! è
l'estremo sacramento, non farei testamento, per morir colla mia sulla tua faccia, e all'inferno volar dalle tue braccia! Noli 186...
fremente nella mia testa; l'amor, l'orgoglio oblìa del tuo poeta, le sue lotte, i suoi sogni, e le sue pene, là nelle braccia della prima creta che
poeta, e son gelosa! Son gelosa de' tuoi vaghi dolori delle tue belle vendemmie di fiori, sono gelosa della fantasia che ti dilunga dalla soglia mia
, e le date monotone del chiostro vi serba il giallo inchiostro. Ond'è che a notte, leggendo il poeta nella mia stanza queta, balzo repente, e
la mia perla fina, questa infelice giovinezza mia, profanò la sua luce adamantina per bieca via! Lo sa Iddio se ho vegliato al mio gioiello, se mai
Tacea da quattro aprili il nidicciuolo dove, fanciullo, il volo delle garrule rondini mia madre insegnommi ad amare. Nel sessantuno ritornò dal mare
scongiuro, per la madre mia! Chi è là che stappa ?... Dio lo salvi dal Limbo e dalla Trappa! Giù come fiume per allegra valle, giù come treccie per
Oh se l'ava non fosse sepellita, l'ava, l'antico amor della mia vita, s'ella vivesse ancor... pensate il gaudio di appenderle al seno della mia vita