Il banchiere di ferro di oggi: mi spezzo, ma non mi piego (alle regole)
che mi prefiggo in queste pagine è innanzitutto di chiarire almeno alcuni dei termini del dibattito sui principi - su cosa è esattamente che matura gran
istituti e schemi non direttamente riconducibili alla fattispecie dell'appalto. In entrambe le situazioni mi pare sussistano lacune negli strumenti e
di criticità delle medie imprese (MI) operanti nei KIBS (Knowledge Intensive Business Services), attraverso l'analisi del comportamento strategico di
Nel continuo raffronto comparatistico fra ordinamenti apparentemente molto simili, se non eguali, mi ero imbattuto in una difficoltà linguistica (uno
Salutare dicendo "di nuovo" "tante cose" "mi saluti la sua signora", e rispondere a quest'ultimo invito con "presenterò i suoi omaggi". Sbadigliare
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le esperienze. “Non ce l’ho con voi ci dice ma io non ho nulla da darvi, e voi non mi darete nulla. Così è la vita”.
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«Time Magazine», ha commesso tonfi di valutazione. Nel 1994 ammise: Se qualcuno mi avesse detto che di lì a vent’anni Robert Mapplethorpe sarebbe stato
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destino delle sue opere e, in particolare, del suo famoso squalo in formaldeide: Se lo vende mi crea dei problemi. E lo venderà. Gli interessano i
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defendam calamo» (Tu mi difenderai con la spada, io ti difenderò con la penna).
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«ya solo de mi engaño me sustento / ya no tengo más vida que mi engaño, / con este engaño mi tormento engaño...». Per Lope de Vega questi tre versi
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Continuando lungo l’Italia vi sono state altre sedi che, per se stesse, erano padiglioni o luoghi deputati della Biennale. Mi riferisco in
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, venticinque. Ora mi pare che queste siano delle grandi mancanze, delle grandi assenze dei nostri giorni. Per esempio io, non per vantarmi, insieme a
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lui stesso pittore. Mi ricordo che quando questo mio amico la portò, diciottenne, a Trieste da Praga, era straordinaria. Sennonché, anche lei
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con l’andare del tempo, mentre io scrivevo d’arte per varie riviste, Guttuso mi ha detto: “Ma come mai non mi citi mai?” E io gli ho risposto: “Mi
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, che mi aveva indirizzato a vedere quel pittore che per lui insieme a Klee, Bonnard, Picasso e pochi altri rappresentava i fari, i presìdi dell’arte
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Procedendo con gli anni, e forte degli insegnamenti di Arcangeli, mi sono a tal punto occupato di arte contemporanea da aver dato nome a una Piero
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scandalizzi il fatto che van Gogh costi più di Raffaello. Io non mi scandalizzo, e non perché reputi Raffaello meno grande di van Gogh, ma perché so che è così
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Bernardo Bertolucci, a Ermanno Olmi, a Giuseppe Tornatore, a Guido Ceronetti, a Elanif Kureishi, a Edoardo Nesi, se mi segnalassero un film o uno
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d’arte contemporanea, identici a infermerie. E questo lo spirito che mi ha consentito con l’integrazione dei Padiglioni regionali, delle Accademie
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accompagnatori né stimoli barilliani. Forse mi incuriosì il titolo della mostra, che in seguito avrei ripreso e plagiato: La ricerca dell’identità. Il
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fotografi autoproclamatisi artisti anche attraverso un uso arbitrario della fotografia. López García mi poneva davanti alla sfida propria della grande arte
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anche trent’anni. Mi riferisco all’Arte Povera, ma anche, ormai, alla Transavanguardia. Dopo il 1970, in questo lungo momento di decadimento senza
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Che senso ha avuto il collegamento tra la Biennale, di cui mi è stata affidata la direzione, e i luoghi espositivi coinvolti? Intanto sono partito da
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Quello che mi colpì quando una notte andai al Leoncavallo fu che quel centro sociale era un luogo di produzione di idee e di visioni, tanto che
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La vicenda del Leoncavallo è stata la scintilla che mi ha fatto pensare che la Biennale dovesse essere composta non solo del Padiglione veneziano
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luoghi - evitando di segnalare i musei di arte contemporanea già noti - che avessero un carattere come “di improvviso”. Mi sembra che il caso di
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Torno a casa alle due e mezzo, mi metto a letto, leggiucchio, di sicuro ho tolto la sovraccoperta - verde e scostato il lenzuolo: il letto è fatto e
Accendo la luce, devo andare in bagno ho bisogno di freddo, di acqua di rinascita: e mi ritrovo nel mio letto ancora fatto,intatto, la sovraccoperta
agli occhi: bolla liquida per abuso di computer; crollo di zuccheri. Il mondo mi circonda, vorticoso e lontano, la piadina alla salsiccia che mangio è
Poi, senza aver percepito nulla - devo pur essermi addormentato, a un certo punto - mi scuoto di colpo dopo un corpo a corpo con mia madre, in un
Mormora una specie di nenia. Mi sputa dietro quando passo.
L'aria della metropolitana mi ruota nel petto e nella testa come la tromba marina che oggi si è abbattuta sul litorale.
Da sempre mi mancano le parole e io ne ho nostalgia. Per questo cucio, cucio, cucio.
Soprattutto oggi, che mia madre mi rimprovera l 'indolenza e l 'essere sempre in giro, per sottrarmi al suo controllo stringo un 'alleanza con strade
Non so perché ma sento il bisogno di parlarti, a te proprio a te che da anni non dici piu nulla, che nemmeno mi guardi.
E parlando, alzandomi come un ossesso, ti accarezzo la fronte, le guance, pero - nonostante i quasi quaranta gradi - mi s'impiglia nelle dita un
Tu mi rispondi una volta, due volte, guardandomi fisso con gli occhi dai quali sono nato: ed è l'ultimo sguardo, come se non avessi mai smesso
Lascio che si accumuli la polvere, non la scuoto dai tavoli, dal bordo delle sedie. Mi oppongo a questa inutile fatica. Amo guardarla in mattine come
che mi entrassero nelle mani. Le corone erano perfette, ma fragili. Bastava una folata di vento e si decomponevano volando a caso nel castagneto.
Mi chiedo, osservando le foto più antiche, se tra quei nomi ci siano anche quelli le cui ossa andarono disperse nel trasporto dal vecchio cimitero a
Questo confondersi, che dovrebbe insegnarci quanto puerilmente siamo attaccati ai nostri nomi, mi ha ricordato di colpo il grande vetro - quasi un
Ho lasciato i nomi dei luoghi, mi piace osservare come gli esseri umani cadano inghiottiti dai paesaggi.
treno lo prendo solo verso Roma e molto, molto di malavoglia. Non era cosi da bambino, quando mi facevo accompagnare alla Stazione grande di Modena a
Guardami. Non puoi. È tutto coperto. Se mi scostassi i capelli vedresti una macchia di alopecia vibrare sotto la lampada, rósa da quello che fa nido
Si scuote di uccelli. Ti dico: per tutta la notte mi ha inseguito il vento in forma di lupo. Non erano le immagini che facevano spavento, ma la loro
Non la morte, ma i morti mi raggiungono oggi e mi abitano, come padroni delle notti. Sono in Scozia e cammino lungo il fiurne Black Water Acqua Nera
non e buio. Allora mi accorgo che dall 'altra parte del Black Water, sulla destra, all 'altezza del buco, non ci sono più rottami, rimesse, tane di
Mi volto, in silenzio, e torniamo indietro, senza più il piglio di chi sfida anche un implacabile acquivento. Di buon grado, muto, vado verso
Dopo che l'ho chiamato, invece, questo fissandomi latra e salta come un pazzo fino quasi a varcare il suo recinto. Allora mi giro per continuare il