che, vinti, s'arrendono nuovamente. Non continuo più su questo tono, perchè non mi prendiate per una zia brontolona; ma mi limito a darvi almeno qualche
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poche s'alzarono di botto completamente, borbottando un saluto. Mi sentii, dentro, un impeto di rivolta. Ma, tuttavia, m'accinsi a far lezione con
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. E intanto comincia con un:"Avrebbe lei, per caso, una matassina di seta color. . . ecco, non proprio grigia, ma. . . No, questa mi pare scura
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bianco e me lo lasciò nelle mani scappando via precipitosa. Era un magnifico portagioielli d'argento massiccio! Io restai lì intontita, col dono che mi
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me lo merito davvero! Ma se tu sapessi. . . I cómpiti, le faccende di casa, qualche commissione, mille piccole occupazioni mi distraggono spesso
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- Cortesia utilitaria e cortesia vera. TUTTE le mattine, uscendo per le mie spese, mi veniva fatto d'incontrare una giovinetta in punto e virgola, a
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di sbieco per lasciarli cadere giù sùbito, arrossendo come colte in fragrante. Nè mi piacciono più le saputelle che vogliono sputar sentenze anche
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, su cui la camicetta non fa una grinza, la gonna non dà un fruscìo, la bocca si muove come quella d'una bambola caricata? No, non mi piace più di
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? Scusate, ve l'ho domandato per eccesso di prudenza. Mi par già di vedere i coperti disposti in una bella fila: ognuno ha il suo piatto, a cui fan da
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mi saranno grate, forse, ch'io abbia pensato a loro con animo veramente materno.
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sarei trovata accanto a tavola, e, la sera, non mi sarei addormentata con nelle orecchie l'eco delle sue parole, che mi giungevano a riprese dalla camera
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delle scarpe ben lucide. E i buchini, mi raccomando, fa' che non diventino buconi per la pigrizia di dare a tempo i due punti necessari. Ora costa tutto
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. Questa tappezzeria mi par che stoni un po'coi mobili; io la cambierei con un'altra d'un bel verdone cupo. Al tuo posto mi provvederei d'una stufa
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passare per una povera vittima bersagliata dalla fortuna. Io vi spiattello la verità in quattro parole:"La tua è noia". Oh, che lanterne mi fai! Eppure è
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MI pare così importante l'argomento che, di riffe o di raffe, ce lo voglio far entrare anche in questo libro di galateo; tanto più che la questione
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maestosa pace del luogo e con la gola strettita dalla commozione, mi sentivo rimescolar tutta a ogni stridulo trillo del suo riso, come a una stonatura
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, il primo scompartimento che mi trovai davanti:era di signore sole, e zeppo. Stavo male, e dovevo avere cattiva cera:feci sedere la mia piccina, che
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schietta, mi garberebbe sorprendervi col cagnolino addormentato in grembo o col gatto sonnecchiante su'vostri quaderni. Ma, senza esagerazioni
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NON mi risolvo a lasciarvi:e faccio come una mamma che vede allontanarsi la sua figliola, e la richiami per ripeterle ancora i suoi consigli, per
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fiuto odor di gioventù, so ch'è una ragazza buona come il pane, e mi meraviglio di vederla prendere quell'atteggiamento altezzoso quando passa fra
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; ma mi sentii addirittura gelare quando, terminata l'ora, la signora, sogghignando e tirando fuori un portamonete, m'annunziò: - Dunque aggiustiamo i
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"Tutti mi riderebbero dietro" - Tutto fumo e niente arrosto! - In che consiste il vero ridicolo. "NO, no, mamma! Tutti mi riderebbero dietro! "E la
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, per dare a questa alcune lezioni. La madre era malata, e mi fete pregare di passare io stessa un momento a casa sua. Una bimba decenne m'introdusse in
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Io credo che le madri delle giovinette a cui mi rivolgo sieno troppo cariche d'occupazioni necessarie per concedersi il lusso delle visite di svago
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mensa e del libro che se ne poteva fare e il buon vecchio mi consigliò e mi incoraggiò a mettermici. Dissi : Chi sa? Ma per allora non mi decisi.
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questa compra quasi coatta seguitai, per curiosità e non per proposito, a fare altri piccoli acquisti. Così, a poco a poco, senza avvedermene, mi
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Trovatomi libero, ingannai il primo tempo aguzzando non pochi epigrammi i quali, per ora, stanno sotto chiave. Poi venne un poco di reazione e mi
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Ma venne la guerra. La grave età m'impediva di prendervi una parte fisicamente attiva, come mio figlio. Mi offersi quindi al Ministro come pronto a
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Ah, quell'inverno passato a Genova lo gustai come uno spicchio di Paradiso terrestre e mi sembrò di ringiovanire ! La Biblioteca ed il mio
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I Genovesi che trovai così diversi dalla fama che li offende da Dante in qua, mi coprirono di cortesie e temo che il mio naturale poco espansivo e
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Il fatto è che in quell'Eden gustavo la pace che già mi era contesa, mi sentivo liberato e il ricordo di Bulgaro e Martino cominciava ad annebbiarsi
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Il primo dell'anno 1915 il campanello di casa mia non cessò di squillare. Erano tanti telegrammi che mi annunciavano il trasloco a Bologna ad un
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all'amico Ferdinando Martini, allora Ministro, una serqua di sonetti sollecitatori, nei quali, per tentare la commozione degli affetti, mi dolevo del clima
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passerà per setaccio. (Deve essere una salsa agro-dolce, ma che mi pare non convenga bene con vivande un po' unte e grasse.)
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comune invece del rosato ; ma non mi fiderei troppo.)
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Diceva il saggio che i gusti non si discutono ed io non mi permetto di esprimere il mio parere sopra certi piatti tedeschi che ad alcuni, come a me
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Ho mangiato a Padova una volta questa minestra e mi parve buona ; ma ero venuto in bicicletta e forse l’appetito aiutava. Più semplice di così non
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. sull'Adriatico, e che mi preme additare a troppi che non conoscono la commestibilità delle radici. Levate queste radici da soggetti giovani, ripulitele
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Noi in Italia traduciamo spesso così il soufflés francese, ma, se dovessi dire, nè la parola francese, nè la traduzione italiana mi finiscono, perchè
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... Il decrepito professor Lebaud mi passa alle spalle con lady Mac Lewis al braccio. - Salite al vostro balcone? Verrò anche io tra poco. Pregate molto
Avanzo imperterrito. Secondo tavolo, settimo posto. Ma no! Ma sì! Eppure no! Dove è la mia vicina? Dove le belle spalle ambrate che mi servivano di
" ... Ho anche letto di lei una novella: L'Altare del passato Mi permetto (seguono le impressioni della scrivente) e mi permetta di pregarla di una
La mia conoscenza con i Mac Lewis datava da tre settimane, ma aveva dei precedenti già antichi. Due anni prima, quando dovevo partire per l'India, mi
increspava il volto di rughe e le scopriva i denti troppo belli ... - Signora, lei è giovane; mi creda, non c'è ferita che il tempo non risani ... E ricordo
s'inabissava, non più sospesa sul suo cinto aereo. Si era in cinque, sei: io solo di maschi. Avevo vicino Eleanor tormentatrice, di fronte miss Chloe mi
in una lingua non nostra, con uno chef-station indigeno, un Cristo di bronzo in divisa gallonata, che per consolarmi mi citava il caso di altri
questo più aridi, più infelici, più falsi! Ancora una volta Miss Eleanor Quarrell mi assaliva con la sua schiettezza un po' rude, ma sentivo nella sua
Nella cabina tersa di mattonelle a smalto, luminosa di troppe lampadine elettriche dinnanzi allo specchio a tre lastre, io mi rifacevo per la quarta
Ho ripensato al conte Fiorenzo X ... l'altro giorno, dinnanzi al suo palazzo distrutto, con una mia cara amica, settantacinquenne. E la signora mi
quegli occhi e quel sorriso. Trasalì, volle dissimulare il suo sbigottimento, invano. - Signora! Mi riconosce? Mi riconosce? - Subito l'ho riconosciuto