In fatti non solamente io non veggo la necessità di queste massime, ma inopportuna mi sembra la loro introduzione.
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Michelini. Purchè non facciamo nostre le massime, non mi oppongo.
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Io, o signori, mi oppongo a che il numero degli impiegati sia ritenuto a 99; esso dovrebbe essere 98: ne dirò le ragioni. Veramente io mi sono
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Io ne convengo, o signori, perchè quando si tratta di nominare un deputato, la legge bisogna interpretarla in senso largo, mi pare evidente.
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Quando la legge dice non maggiore del quinto, intende dire non maggiore del quinto intero, e non già non maggiore del quinto meno una parte; ciò mi
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presidente. Si procederà ai voti, ma innanzi tutto mi preme di far avvertito l'onorevole Valerio, che la Presidenza non ha detto alcuna cosa, ma ha
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Mi pare che sulla questione che riguarda particolarmente l'onorevole Ducati abbia domandato la parola l'onorevole Righi.
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eleggibili, così mi permetterò di dire brevemente i motivi che mi determinarono a pensare colla minoranza, anzichè colla maggioranza del[l]a Commissione.
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fanno le istituzioni austriache. Tolto questo argomento di dipendenza, poco mi resta da aggiungere perchè la materia è già stata troppo bene trattata
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data. Non trovandolo, e [xxx] mi parendo che le opposizioni degli avversari mi abbiano illuminato, e convinto del contrario, io debbo schierarmi fra
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Questo è un primo fatto che mi preme di assodare e dal quale si trae argomento per risolvere la questione posta dall'onorevole Cancellieri.
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De Luca, relatore. Se mi permette, esaurirò la materia che riguarda la categoria speciale dei professori.
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D'Ayala. Mi si permetta di aggiungere qualche parola soltanto.
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La stessa cifra considerevolissima del nostro bilancio mi ha suggerito uno de' mezzi per ottenerlo in parte.
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delle finanze mi costringe ad adoperare.
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Noi certamente, mi si dirà, non siamo nelle condizioni della Francia. Egli è vero, ma le mie aspettazioni sono ben più modeste di quest'aumento così
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Signori, questo dubbio mi turbò un istante lo spirito, ma un momento dopo mi sentii invaso da un nobile orgoglio nazionale, un momento dopo si avvivò
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La Camera mi permetta perciò che io deponga sul banco della Presidenza una proposta a me suggerita dal discorso ministeriale, sulla quale mi è
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Io non vorrei a nessun costo essere complice di questo fatto; quindi mi dichiaro francamente contrario all'ordine del giorno del deputato Mancini, e
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per la forma: ma, se là memoria non mi tradisce, e gli ha premesso che gli occorrevano per quest'anno 185 milioni…
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Finalmente, giacchè ho la parola, se alla Camera non incresce, mi sia lecito esporre ancora un pensiero.
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Capone. La Camera mi permetta di dire due sole parole.
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Pissavini relatore. Non abuserò dell'indulgenza della Camera, e sarò brevissimo. Mi preme per altro di rispondere due parole all'onorevole Nicotera.
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Ciò posto, ripeto all'onorevole Nicotera, che la faccenda dei dispacci falsi o veri non mi riguarda nè punto nè poco.
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Tutte le operazioni elettorali essendo state riconosciute regolari, l'ufficio ha approvato all'unanimità queste elezioni, e mi ha incaricato di
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Epperciò l'ufficio IX mi ha dato il mandato di proporre la convalidazione anche di questa elezione.
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Queste elezioni sono regolarissime, non hanno offerta alcuna contestazione; quindi l'VIII ufficio mi incarica di proporne la convalidazione.
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risulta ad evidenza dai calcoli che mi sono fatto scrupoloso dovere d'instituire.
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L'onorevole Nicotera e la Camera ne saranno, spero, persuasi, se entrambi mi saranno benigni della loro attenzione.
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L'altra mi pare anche meno una questione. In fatti
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Capone. Dirò due sole parole per chiamare l'attenzione dell'onorevole Bargoni sulla forza della sua proposta, che mi pare vada al di là delle sue
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Non facciano rumori, perchè questi non mi sgomentano.
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Mi basta questo, perchè il reclamo che io aveva fatto dietro la circolare da me accennata era che non si volevano ammettere senza che fossero
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Alippi. Io mi associo all'ordine del giorno dell'onorevole Salvagnoli, perchè intendo che non debba farsi questa spesa.
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Se dunque l'ordine del giorno puro e semplice va inteso nel modo come io lo intendo, e, mi si permetta di dire, come deve intendersi, io lo voterò
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Corte. La mia questione pregiudiciale è questa, che mi pare al disotto della dignità del Parlamento, mi pare offensivo del sistema parlamentare lo
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Pessina. Amico dell'economia di parole, mi astengo da ogni altra discussione, perchè l'invito è stato accettato dall'onorevole guardasigilli.
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Rattazzi presidente del Consiglio dei ministri e ministro per l'interno. Mi limiterò ora a rispondere circa i fatti di Trani. E precisamente a questo
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Non esiterei a riconoscere i miei errori dove mi fossero dimostrati; accetterei ogni severo giudizio purchè ragionato, e sarei per emendarmi; ma se
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Per conseguente, siccome insisto presso le autorità per avere esatte informazioni, quando mi viene riferito qualche sopruso del clero, in quella
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Civinini. La cedo all'onorevole Ricasoli, e mi riservo di parlar dopo.
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Io ritengo che il vescovo non abbia fatto il suo dovere, perchè mi sarebbe piaciuto veramente che il vescovo fosse uscito ad impedire…
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Quanto poi alla contraddizione in cui l'onorevole barone Ricasoli mi vorrebbe mettere, quando egli mi dice che i fatti di Barletta si sono passati
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Io mi sono forse dilungato più del dovere; mi scusi la Camera.
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esauriscono, o non si affrontano: ma mi sento trascinato da alcune parole dell'onorevole Ricasoli, che mi sembrano
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Penso nel segreto dell'animo mio, quando medito di Camera; non mi credo obbligato di dire quel che ne [$$$].
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Queste sventure mi ricordano l'adagio francese, cioè che il male giova a qualche cosa; l'imminenza del pericolo ci indicava la necessità dei rimedi.
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occasione sarà trattata la questione della libertà della Chiesa. Allora, se occorrerà, io prenderò la parola; oggi non mi pare che si debba più
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De Blasiis, ministro di agricoltura e commercio. Per quanto riguarda il Ministero di agricoltura e commercio, mi farò un dovere di raccoglierli
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Se la Camera non esprime il desiderio che io debba dar lettura della petizione mi dispenso dal farlo.
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Accademia della crusca
