Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: me

Numero di risultati: 93 in 2 pagine

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Sull'Oceano

171597
De Amicis, Edmondo 26 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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Il giorno dopo si doveva passare il tropico del Cancro. Me ne diede l'annunzio la mattina presto il solito cameriere, abbassando gli occhi: poichè

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'l me senta mi! - A l'è n'onta! - E già, nel serra serra qualche bambino piangeva, ed eran lì lì per menar le unghie....

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nemico. Oh perdio! Me l'han fatta ieri; non me la faranno più oggi. - In fatti la signora faceva mille moine al marito, gl'infilava il braccio sotto

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comandante, alla fine, si lasciò scappare di bocca la sua frase d'ammonizione : - Quella scignôa a me comença a angosciâ Quella signora mi comincia a

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Ma la gioia senza causa di quella folla, su quel confine d'un nuovo mondo, in quella solitudine, di notte, mi fece più pietà che non me n'avesse mai

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, sono diviso dall'universo abitato, son sicuro di non vedere altri miei simili che quelli che ho intorno, i quali sono per me tutto il genere umano

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particolari; ma la sua faccia fredda e dura mi tenne in là, come sempre. Mentre i primi giorni scambiava con me qualche parola, ora faceva appena un cenno di

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primi giorni non me ne sarei potuto fare un'idea. Bisognava aspettare che si fossero un poco assettati e ritrovati, che fossero nate le relazioni, le

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dell'equatore. Di fronte a me, chiacchieravano senza un riguardo al mondo l'avvocato e il tenore, e intesi che parlavan della Grecia. Udii esclamare

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afferrava con tutt'e due le mani al braccio della signorina, non dicendo più che: - Oh me fieul! Oh me pover - e scotendo il capo in atto di desolazione

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, la me diga? Mi diceva anche che avevo torto di lamentarmi delle tasse perchè più che le tasse son forti, tanto più il contadino lavora, e così tanto

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, come per disporsi in semicerchio, e in disparte comparve il viso di cera del frate. Nello stesso momento sentii un fruscìo dietro di me, e voltandomi

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le spalle a tutta quell'uggiosa compagnia. E me n'andai a prua.

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capo sul tavolato. Sua madre, credendolo morto, gli si gettò sopra disperatamente, e strettolo fra le braccia, cominciò a urlare come una pazza: - Me

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un'altra madre di là dall'oceano. Ed era inutile che cercassi di ragionarmi, analizzando il mio stato d'animo, per dimostrare a me stesso che non c'era

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Io mi ricordo bene che, osservando più che gli altri me stesso, stavo aspettando con una certa curiosità psicologica quando e come mi sarebbe entrato

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I lampi spesseggiavano, il tuono brontolava più forte, i buoi muggivano. Guardai intorno a me: c'eran già dei visi pallidi. Ma in alcuni la curiosità

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m'agghiacciò il sangue: - Se non uscissi più di qua dentro? - E mi sentii in una solitudine immensa, come se mi fossi chiuso da me nella tomba.

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ridevano a tutti i propositi con le labbra ancora senza sangue. II marsigliese diceva: Je me suis enormément amusé. E il mugnaio fingeva di legger

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avvenimento che era accaduto. Ma nessuno intorno gli badava. E quella fissità di tutti in un pensiero solo fruttò a me pure di poter girare un pezzo

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E la terra non spuntava! Ma già io non avevo più alcuna impazienza. Ed ero stizzito con me stesso perchè, dopo averla tanto sospirata

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esclamazioni proruppero intorno a me. - Estàmos a casa! - Ghe semmo finaïmente! - Quatre heures, vinticinque minutes! - esclamò il marsigliese, guardando

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. Tutti voltarono gli occhi in là, con un senso di ribrezzo, come alla vista d'un assassinio. E io me n'andai subito verso prua, senz'aver più il

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da me con una espansione affettuosa e sincera, che mi fece rimanere. E fra molti altri interveniva Ia stessa cosa. Il marsigliese fu cordiale: mi

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Di là andai sul castello di prua, che era pieno di gente. Salendo, intesi dire accanto a me: - Già, vegnen chì al teater. Quel vegnen era per me

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condotto dov'era il figliolo: 'I me Carlo. Con quelle indicazioni, vecchio, malato, ignaro di tutto, era partito per l'America! - Ho gran paura -, disse il

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Saggi di critica d'arte

261806
Cantalamessa, Giulio 5 occorrenze
  • 1890
  • Zanichelli
  • Bologna
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Signori, io vi chiedo che non aspettiate da me la discussione della bontà di tal concetto. Bisognerebbe eliminare molte idee che adesso la critica ha

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più raffinato e, se l’espressione può correre, di più zuccheroso. Certo, ei fece cosa assolutamente nuova e piena di allettamento. Per me, non saprei

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meno di riferirvi, o Signori, un aneddoto che a me pare abbastanza curioso. Qualcuno di voi ricorda certamente il cav. Gaetano Giordani, ispettore di

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A me piace immaginare tra quella turba occhiuta un fanciullo di dieci anni che, grazie alla vivezza infrenabile dell’età e alla piccolezza stessa

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poi me ne ritrassi, perchè il lavoro mi s’ingrandiva molto tra le mani e perdeva quasi del tutto la fisonomia con cui era nato. Non mi resta dunque se

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Il vero re dei cucinieri

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Belloni, Georges 1 occorrenze

che mi vorrai dar ricetto, e il tuo pasto sia umile o sontuoso troverà sempre in me un aiuto.

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XVII Legislatura – Tornata del 17 dicembre 1890

549074
Biancheri 16 occorrenze
  • 1890
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
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Come di ragione, si è messo innanzi il solito spauracchio: il pericolo del papato! In verità, secondo me, oramai, il papato è ridotto ad un'ombra; ed

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Il progetto di risposta conferma implicitamente l'apprezzamento, secondo me, inesatto, e, parafrasandoli, approva interamente i propositi di governo

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Capisco che egli si fa davvero grande elettore del Senato, con una infornata di 88 senatori, ma a me non pare certo regolare questo metodo, e non lo

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Turchi. Ho domandato di parlare semplicemente per dichiarare, se me lo permette la Camera, la ragione per la quale debbo rifiutare il mio voto

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E siccome questa parola non ha che un solo significato, a me piacerebbe di vedere nettamente espresso il concetto che il Parlamento è deciso a non

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Questo, adunque, secondo me; è l'apprezzamento inesatto.

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io vi chiedo soltanto, ed alla mia modesta domanda voi che siete italiani, e tutti, come me o più di me, italianamente sentite, spero non vorrete

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Ora sia lecito a me, poichè nella risposta al discorso della Corona si accenna all'opera costante spesa per l'unità da Vittorio Emanuele, sia lecito

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Non mi occupo delle osservazioni fatte sulle opinioni pronunziate da me fuori di questo recinto.

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Imbriani. Il signor presidente del Consiglio, nell'alludere ad alcune cose da me dette, ha studiatamente evitato di pronunziare il mio nome, quasi

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oratore che ha parlato, senza nominarlo: me ne appello al nostro egregio presidente; e aggiungo che non è permesso a nessun ministro di contenersi in

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Imbriani. Non l'ha usata verso di me, ed io la pretendo, come rappresentante della Nazione, per decoro mio e pel decoro di tutti.

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coll'argomento della mia interpellanza. A me basta esporre, in brevi parole, alcuni dubbi ì quali risultano da un'impressione che io riportai nelle recenti

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spettacolo veramente nuovo nel nostro paese, in alcune provincie, le quali hanno più contribuito a suscitar in me ed in molti altri questa impressione, si

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alcuni dei più illustri miei predecessori e da me stesso, in quest'ordine di reati che hanno indole politica, a differenza di quanto deve farsi

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Non vi pare una cosa strana questa? A me pare di sì, a me non pare che questa sia una retta amministrazione della giustizia.

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Demetrio Pianelli

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De Marchi, Emilio 2 occorrenze

troppo ingenuo lei, troppo poco pratico del mondo. Non tocca a me dare dei pareri, perché il proverbio dice: metà pareri e metà denari; ma se mi avesse

venuto a confessarmi in Duomo" rispose Paolino ridendo. "Segno che hai dei peccati grossi." "Hai fatto colazione?" "Non ancora." "Allora vieni con me