Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE

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Capuana, Luigi 10 occorrenze

Si racconta che c'era una volta un Re, il quale avea dietro il palazzo reale un magnifico giardino. Non vi mancava albero di sorta; ma il più raro e

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sminuzzava a quella, la midolla se la mangiava lei: poi andava attorno per l'elemosina. Ma venne una mal'annata. Un giorno la vecchina tornò a casa senza

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mandarono nel bosco. Doveva dire che lei era la figlia del Re. Ma, il giorno appresso, quella ragazza tornò indietro. - Che cosa è stato? - Maestà, trovai

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filiggine; i capelli arruffati, i piedi scalzi e intrisi di mota, in dosso due cenci che gli cascavano a pezzi; ma le sue risate risonavano da un capo

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C'era una volta un Re molto giovane, che voleva prender moglie, ma voleva sposare la più bella ragazza del mondo. - E se non è di sangue reale? - gli

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quel povero diavolo se lo prese in collo, e cominciò a girare per la città. - Chi mi compra Ranocchino! Chi mi compra Ranocchino! Ma nessuno lo

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: - Maestà, è mai possibile che un Topolino voglia sposare la Reginotta? Io credo che quella donna si sia beffata di voi. Ma gli altri non furono dello

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. Quelli si scusarono allo stesso modo: - É ancora bambina. Ma i due regnanti se l'ebbero a male. Si misero d'accordo e chiamarono un Mago: - Devi

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. Sull'ora di mezzogiorno la balia s'addormentava; ma quando si svegliò, non trovò più la Reginotta. Cerca, chiama per tutto il giardino; nulla! La bimba era

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i dottori di Corte. - Maestà, Fate questo. - Maestà, Fate quello. E pillole di qua, e beveroni di là; ma il sospirato figliuolo non arrivava a

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IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA

683015
Bertelli, Luigi - Vamba 40 occorrenze
  • 1912
  • MARZOCCO Sessantunesima edizione
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dir la lezione, ho steso ben bene questa pallottolina di pece nel posto dove sta a sedere questo ragazzo che è Mario Betti, ma noi si chiama il Mi

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fatto del gioco dì prestigio, che la signora Olga ha ascoltato con molta curiosità. Poi ha detto: - Ma vedete un po' che testa ho io! Ho tenuto per

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altro fazzoletto mio! - E l'ampolliera d'argento? Ma io mi domando come avrà fatto a portar via l'ampolliera! Dove se la sarà nascosta? - Uhm! È proprio

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suo zio per colpa mia. Ma, anche se questo fosso vero, dico io, è giusta mi si debbano dare ora le sgridate per una colpa passata, della quale ho già

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Stamani ci è arrivata in casa una triste notizia; il signor Venanzio è morto stanotte. Povero signor Venanzio! Era un po' uggioso, ne convengo, ma

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quell'arruffapopoli dell'avvocato Maralli? - È vero - gli ho risposto - ma il Maralli non è quello che dici tu: invece è un uomo d'ingegno, e presto sarà

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, dopo scuola, ho fatto i balocchi con Maria e l'ho trattata molto bene adattandomi a giuocare tutto il giorno con la sua bambola che è molto bella ma

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Sono ancora nella mia camera... ma, purtroppo, sono in letto malato, e ho appena la forza di scrivere poche righe su quel che mi è accaduto

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. Sotto c'era scritto a penna: vecchio gommeux; ma non so che cosa volesse dire. Di più gli erano stati allungati i baffi e allargata la bocca fino

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Pierpaolo Pierpaoli che ebbe l'infelicissima idea di fondare questo odioso collegio. Da principio tutto era buio: ma poco dopo la scena si rischiarò a

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vennero tutti da me per le spiegazioni. - Non è niente, - dissi io - è una cosa proprio da nulla. conto neanche di parlarne... - Ma come! Un orologio d'oro

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davanti all'uscio di scuola senza neppure toccar terra... - Come! - ho detto - in pallone? - Ho detto così, ma avevo capito benissimo che l'idea era

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gran bisbigliare all'uscio di camera mia, ma io ho fatto finta di dormire e non hanno avuto il coraggio di svegliarmi: ma stamani, quando si alzeranno

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specchi, mentre ogni sorta di fiori sparsi per tutto fan bella mostra dei lor vivaci colori ed espandono per le sale i loro grati e delicati profumi. Ma

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Sono cinque giorni che i miei genitori son partiti; ma Virginia ha mandato oggi un telegramma pregandoli di anticipare il ritorno. Ella va dicendo a

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si terribile supplizio a un povero innocente. Ma tutto ha un limite, e io comincio a ribellarmi a questa indegna persecuzione. Un'ora fa sono entrato

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fatto; ma come si fa, santo Dio, a immaginarsi le conseguenze che hanno il torto di venir sempre dopo, quando nelle cose non c'è più rimedio? Però da

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sono più mille lire, ma settecentotrentuno perché oggi ho speso la somma non indifferente di lire duecentosessantanove! Ma tutte spese giustificate e

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specchio in camera della mamma, ma quella fu proprio una disgrazia. Ero con Carluccio a giocare a palla in quella stanza, con l'uscio chiuso, perché

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piangere per la commozione: ma il piacere di possedere finalmente una bella scatola di tinte, di quelle complete come la desideravo da tanto tempo, era

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sue parole) e pregandolo di venirmi subito a riprendere; ma poi la lettera non è stata più impostata e anzi mio cognato ha smesso il broncio e mi ha

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luce opaca che veniva dall'altra parte, ma riparata da qualche cosa che era frapposta al di là della parete. Spingendo lo scalpello fuori del buco

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arriva la mattina; ma appena s'è messo le lenti ha incominciato a dire: - Uh! mi si appannano le pupille... Uh! mi si confonde la vista... Mi gira la

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Parto per Roma fra due ore. C'è una grande novità; il babbo non viene ad accompagnarmi, ma mi affida invece al signor Clodoveo Tyrynnanzy, suo intimo

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piangere... Ma, d'altra parte, che ho a fare se tutte le cose, anche le più semplici, mi vanno a rovescio! Come avevo stabilito, ieri sera volli dare la

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che vi ho disegnato. - Ma sai - ha detto - che tu hai una grande disposizione per il disegno? E poi si vede che osservi e ti vai migliorando... Vedi un

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sposare il De Renzis che è povero, ma è un giovane distinto, e che in seguito potrà farsi una bella posizione.

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le gambe, e scrive sempre, dalla mattina alla sera, sempre copiando e ricopiando le medesime cose... Io non so come fa a non incretinire; ma forse

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delitto, quando si tratta di dare addosso a un povero ragazzo che non ha voce in capitolo!) ma io ho incominciato a tempestare l'uscio di pugni e di calci

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Finalmente stamani ho avuto il permesso di alzarmi... Ma era possibile che un ragazzo come me potesse star fermo su una poltrona, con una coperta di

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Siamo andati alla stazione a prendere la signora Merope Castelli e Maria, che a vederla è una bambina qualunque, ma che discorre in bolognese in modo

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giuochi. Io, in tutto il tempo che è durata la rappresentazione, non gli ho levato gli occhi di dosso per scoprire il segreto dei suoi giuochi, ma

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questa è certamente una gran disgrazia; ma sono finalmente in casa mia e questa è una grandissima fortuna. Andiamo dunque per ordine. La mattina del 14

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Mio caro giornalino, ho tanto bisogno di sfogarmi con te! Pare impossibile, ma è proprio vero che i ragazzi non vengono al mondo che per fare dei

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tutta la vita. Però, la signora Olga che è una persona molto istruita e che scrive i libri, ha detto che la vittima era da compiangersi, ma che era stata

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signora Olga che è il signor Luigi, un bolognese che discorre in napoletano quando discorre, ma discorre poco perché è burbero e pare che ce l'abbia con

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sapere che gran male ho fatto alla fin fine, per copiare un pensiero dallo scartafaccio di mia sorella! Oh! ma da ora in avanti, o bene o male, giuro

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d'una tragedia, ma non di quelle che fa D'Annunzio che sentii recitare una volta e che anche la mamma diceva che non poteva stare, benché le mie sorelle

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e comiche da confidare e anche tante lacrime da versare!... Ma qui, in questo stabilimento carcerario che chiamano collegio, non siamo mai soli

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delle solite. ma io le ho raccomandato di non stare in pensiero, promettendole che sarò buono, che anderò tutti i giorni a scuola, che ritornerò a casa

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