la doppia n faucale, come nel dialettale laña, luña, nelle parole donna, ginnastica e simili; di raddoppiare la c in molte parole dov'è semplice, come
Pagina 77
chiama Causis. Così la coperta della cera punica non permette che lo splendore della Luna nè i raggi del Sole toccando levino via il colore da quelle
Pagina 50
’orgia sul finire. – Nello sfondo vasta plaga solcata da corsi d’acqua argentei ai raggi della luna.
Liscari, visto che anche la giustizia era divenuta merce da vendere e comprare a questi lumi di luna. Il pretore fu lietissimo di vedere accolta la sua
ineffabile, sarebbe una passeggiata notturna, al chiaro di luna, del prete e della giovine per le vie di Bruges, dove le loro anime si aprirebbero a
candelabri intorno all'obelisco, e tremolo, opaco sul volto della luna, il sommo getto della fontana di sinistra. Fra cinque, fra dieci minuti, forse
ombre di pensamenti vani. Gli parve esser morto, giacere steso sulla faccia perpetuamente oscura della luna, avere a cerchio di sé l'imbuto dei raggi
verso Sant' Anselmo e ch'ella aveva riconosciuto il Santo di Jenne. L'oste soggiunse che non aveva creduto al riconoscimento perché non c'era luna ed era
La luna era già tramontata e nel vento della tarda sera l' Aniene discorreva ora forte ora piano, come colui che parlando concitato ricorda di tratto
mulattiere con l'acqua e con l'ombrello. La luna falcata si veniva dorando nel cielo chiaro sopra i monti di Arcinazzo; la sera era senza vento
l'obelisco e la fronte del tempio immenso, illuminato dalla luna. La piazza era vuota; il rumore dell' Aniene gli diventò il rumore delle fontane. Dalla
sciolti. Dinanzi a Franco si stendeva il mare illuminato dalla luna e sulle onde si cullavano barche e vaporetti ancorati vicino alla gettata. Un
e glielo disse; ma costei rispose: - Sacra Real Maestà, se prima della luna nuova la cerbiatta col collare di rose non è a palazzo, fatemi pure
Pagina 144
l'eco dei tempi passati. Una sera di lume di luna vide sorgere dalla colonna d’acqua della fontana una strana figura, che gli stendeva la mano. Era la
Pagina 207
della casina, e colle corna sfondò il tetto. Quindi prese il volo e attraversò mari e monti, fuggendo quell'ingrato padrone. La luna, che lo vide, si
Pagina 221
tener la terra sotto i piedi e da abbrac- ciare il sole e la luna: dunque il cielo deve essere la cosa più forte, più potente del mondo. - Appena Duolo
Pagina 80