Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: lui

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Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

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Toniolo, Giuseppe 15 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
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lui, che non dispiegò alcun sacrifizio, que' plus valori di monopolio e di rendita, che sono per legge provvidenziale il premio dei sacrifizi per la

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ogni libero presso alla casa privata («Hof», curtis)la parcella di terreno da lui posseduta e coltivata in proprio. Essa si perpetua accanto alle imprese

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, del capitale (stromenti, animali, ecc.) in lui soltanto si concentra; sicché l'interesse economico, così alimentato, per lui si confonde coll'amore al

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continuare colla dignità della famiglia la prosperità del possesso avito, salvo di attribuire a lui gli obblighi di mantenere le sorelle nubili in casa, di

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. — Agevola le migliorie permanenti del suolo, perocché, pur incombendo queste esclusivamente al proprietario, tornano a lui meno dispendiose

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». Come tale: — è un fattore esterno all'uomo che non si immedesima con lui (colla sua costituzione fisico-psichica) ed è invece inerente al cosmo; che

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per lui gravosa, o si trova fin da principio umiliato e scoraggito sotto la servitù del debito, elidendo la virtù secreta di una società in

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tempo proporzionato a ricuperarlo (ammortamento), e ciò con vantaggio di lui, del proprietario, del territorio nazionale. Bensì al di là di certi limiti

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quale spesso, subaffittando a minuti fittaioli, guadagnava due, tre volte più del canone da lui pagato al padrone; — rassoda la piccola impresa

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3. Per il secondo rispetto, cioè per il fine ulteriore e più radicale di agevolare al fittaiolo la proprietà delle terre da lui occupate, la

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potabile e vie), li cede ripartiti in poderi,in proprietà, in affitto, più spesso in enfiteusi a contadini sempre tedeschi, da lui scelti e vigilati

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, assume per ausiliari non solo la moglie e figli, ma estranei apprendisti e collaboratori, da lui rimunerati: ed ecco l'impresario assuntore (impiegatore

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da lui; ed egli si restringe alle operazioni del commercio di speculazione, accumulando in deposito o magazzino i prodotti e lucrando a proprio rischio

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sfruttatori in nome del mercante. — Altrettanto decide lo spirito del commerciante speculatore; invero il piccolo industriale è «mediatizzato», fra lui e

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. Ma non può spogliarsi, senza cessare di essere impresario, della responsabilità di quelle prestazioni fatte in suo nome; e a lui pertanto risalgono

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LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE

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Gozzano, Guido 11 occorrenze

coperto d'un velo fitto e il petto adorno di conchiglie e d'amuleti si presentarono al palazzo. Il Re le ricevette nella sala del trono. Accanto a lui

e lo guardava fisso, per nulla spaurita di lui. Il Principe puntò l'arma e fece fuoco. Ma il fumo del fuoco si dissipò e la lepre riapparve al

l'inchinavano tosto, ossequiosi, appena riconoscevano il reale schernitore. E il Reuccio rideva e i cortigiani ridevano con lui. Passò una vecchina dai capelli

venga lui da me. Il Re fece decapitare il valletto che ritornò con tale risposta, e giurò odio eterno al forestiero misterioso. Fortunato viveva la

sotto il castagno venerando. - Un briciolo anche a me! Un briciolo anche a me! Alzò gli occhi e vide la gazza protesa verso di lui. - Avrai la tua

innanzi a quelle spume turbinose si sentì prendere dallo sconforto. Una libellula passò, librandosi su di lui con bagliori di smeraldo. - Che c'è, bambino

nota a lui solo; Nevina la modellava su piccole forme tolte dagli astri e dagli edelweiss, poi, quando la cornucopia era piena, la vuotava secondo il

illuminava la sua scuderia con la collana sfavillante. Gli altri stallieri, gelosi di lui, cominciarono ad insinuare che nella scuderia di Nonsò

vecchio non si fece pregare e divise il banchetto con lui. Ma quando vide la comparsa meravigliosa delle portate, pregò il ragazzo di donargli la tela

azzurra: era una fanciulla bellissima che fuggiva verso le scuderie. Candido la raggiunse e la Principessa si rivolse a lui con volto supplichevole

all'esilio con lui, ma questo fece per scoprire il segreto della sua potenza; e tanto seppe ingannarlo che gli strappò la confidenza del mantello. Una

Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città  di Sicilia

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Perodi, Emma 10 occorrenze

al volere dell'amico e continuò a volergli bene e a non vedere se non per gli occhi di lui. Dove andava il Reuccio andava Gaetano ; quel che faceva uno

La Duchessa sopravvisse pochi anni al marito e poi andò ad occupare accanto a lui un sarcofago di basalto nella cappella annessa al castello di

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così impoverito il popolo di Sicilia, erano per lui come un continuo rimprovero. Quando il giovinetto Re vedeva i mendicanti a frotte recarsi alla

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piangi tanto ? - State zitta ! Peggior disgrazia non poteva capitarmi. Il Re mi ha mandata a chiamare, e come faccio a presentarmi a lui così brutta e

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si sentì morire. Egli non voleva dire che i quattrini a donna Paola glieli aveva dati lui, e a Maricchia non voleva rinunziare. - Perché prestate

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era già avanti coll'età, prese moglie per avere un erede. Per l' appunto sposò un'orfana, che non aveva nessuno come lui e non la presentò nè ai

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facevano girare anche lui, e che Ruggiero non era più gobbo ed era tanto cresciuto. Quanto alla sora Maruzza e alla sora Leonora non sentirono nè il

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voleva, era costretta da quello sguardo ad accostarsi a lui e ad abbassare gli occhi. Un po' per la minaccia del padre e il timore d'essere rinchiusa

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vestito di broccato color verde mare. - E io, - disse la minore - voglio che andiate dal Re e gli diciate che piango per lui e non ho pace. - II mercante

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pranzo di Corte sarebbe andato da lui per cavalcare il porco. Di fatto la sera andò dallo zio, si fece condurre il porco nel cortile, lo inforcò, gli

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I CORSARI DELLE BERMUDE

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Salgari, Emilio 14 occorrenze

certamente a cercati qui. - E Diana? - Se ne incaricherà domani Testa di Pietra. Lascia fare a lui. Albergatore fateci lume. - Comandante, sareste per

ondulati. Stava bevendo: dinanzi a lui una bottiglia ed un bicchiere scintillavano sotto la luce delle candele. Vedendo entrare il mastro della corvetta, il

bombardamento, col sorriso sulle labbra. Accanto a lui il bretone fumava tranquillamente la sua pipa secolare, più che mai convinto che, se anche una granata gli

guardia della scala. - Gli hai pagato da fumare a quel bravo ragazzo? - Prendi questo dollaro e passalo a lui di sottomano. - Tu seminare troppo denaro

- rispose il boia, porgendogli una cordicella. Poi curvandosi rapidamente su di lui aggiunse: - Fate uno di quei nodi che al più piccolo sforzo cedono

alzata di scatto, fissando su di lui i suoi occhi azzurri. Era una bellissima fanciulla di appena diciott'anni, alta, slanciata, con un vitino da vespa

strettamente al petto, le disse: - Scegli fra me e lui. - Tu, tu, mio William. - Allora fuggiamo. - E il marchese? Lo lascerai morire così? - Quando

è una specie di cappella, e lì è stato condotto. - Si trova solo? - Credo si trovi con lui il cappellano del reggimento. - E guardie ve ne sono? Il

! È stato lui, nell'ultimo abbordaggio, che per primo è saltato sul ponte dell'inglese; e che sciabolate menava! Pareva un mulino a vento ... Dobbiamo

illuminate - rispose il bretone. Può dunque riceverci. - E che cosa vorresti farne di lui, ora che non possiamo più ritornare alla taverna? - Ti sei scordato

malamente le sue misure, che andò addosso al timoniere e si aggrappò a lui per non cadere. L'aveva fatto apposta? Vi era da crederlo. Il primo timoniere si

. La guerra ha le sue crudeli necessità. - Povero diavolo! D'altronde è meglio che ci preceda lui all'altro mondo. Se lo incontreremo, il più tardi

, ed una grazia chiesta da lui al re Luigi XVI non sarebbe rifiutata. Il carnefice si asciugò le lacrime col rovescio delle maniche, poi guardò una

credeva che il bastardo non potesse competere con lui. Invece il corsaro vinse e fu deciso il nostro matrimonio. Ignoravo allora che mio fratello

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