genitori Rita e Nello, sedevano accosto, sfogliando un grosso libro, che la mamma aveva regalato loro perchè anche durante la ricreazione imparassero
. Rita e Nello, che crescevano sempre più diligenti e più bravi, studiavano con maggior zelo dacchè la rinnovata prosperità allietava i loro genitori
amava di farsi raccontar dai fanciulli le loro letture, prima di tutto per veder se avevano esattamente capito le cose lette, e poi per giudicar
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, i due salotti destinati ai ragazzi Sernici e a' loro topi; dopo avere esplorato tutto il resto del vasto appartamento, dove ogni tanto lo
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credere, ormai, alla salvezza Se nessun gatto lo divorava, lo avrebbero ucciso le ore notturne co' loro terrori, e la fame e la sete e il rimorso....
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le loro ricerche riuscivano senza frutto. Moschino si scosse dal suo torpore sonnolento, quasi mortale; fece uno sforzo supremo e cominciò a muoversi
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mangiar la minestra che la Letizia avea preparata nel loro piatto. Il giorno seguente, i topi s' affollarono un' altra volta intorno a Dodò, e lo
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storia, - rispose Dodò - sarà sempre vero che le creature piccole, come noi, non devono mai cercare di farsi male tra loro; ma star uniti e d' accordo
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guardarono arrossendo; e più rosso di loro, a dirittura di bragia, si fece il loro piccolo amico. Rita cominciò: - Come si fa.... - E Nello continuò
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momento!... Ragù e Caciotta non pensarono certo ai loro compagni di sventura, che ripigliavano la via delle fatiche e degli strapazzi; tanto dovettero
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venuto! - dicevano nella loro lingua Ragù. e la Caciotta. - Ben trovati! - rispose il forestiero. - Sei parente dei topi di scuderia? chiese Moschino
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loro Lilia col signor Mimmì Rosicalegno. Si ballerà. » NB.- Gl'invitati saranno tutti in costume.» Questi bigliettini furono spediti a dodici o
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A Rita e a Nello la mamma aveva data una graziosa canestra con un coperchio ricamato in lana a rosoni rossi per farne un nido ai loro nuovi piccoli
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cotte col burro. Ma il torlo d' uovo e i dolci erano la loro festa. Non gli date molti dolci, - raccomandava la contessa Sernici ai suoi figliuoli
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persuaderli a lasciare in pace quelle bestioline che, in quel momento, non avevan bisogno d' altro che della loro mamma. In fatti, la Caciotta, che gli
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poppare; e s' addormentavano assieme l' uno su l' altro come un mucchiettino di carne. Ogni poco, quando eran liberi, i loro padroncini li andavano a
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placidamente accoccolato dentro la libreria o mangiare a tavola con un appetito formidabile. Della loro origine in casa del girovago e dei viaggi zingareschi
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non ha senso per loro, già dentro si sente il rumore di quella vita che dovrà farne una figura si bella; ma non basta. Che dobbiamo fare? Anche l
Cattolica Italiana,a terminare alla Discussione,ad Elia Rotondo, a Galati-Scuderi con i loro articoli, lettere aperte, dialoghi italo-siculi e giù di
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parte, per merito loro (bisogna riconoscerlo), l'impresa di una crociata incruenta contro i borbonici infestanti le associazioni cattoliche napoletane. E
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Noi invece contestiamo loro la legittimità cattolica di tale ideale, e i rapporti che stabiliscono fra il legittimismo e l'organizzazione cattolica
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Le parole non sono queste, ma il senso dei loro articoli polemici è chiaro ed è precisamente questo. Essi così piantano una questione politica, una
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di non volere che queste persone vogliano difender l'altare difendendo troni caduti, e che portino come loro ideale di vita pubblica il legittimismo.
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modificate ed un pò ingentilite la Turchia e l'Egitto; la Tripolitania e l'Algeria hanno molto perduto del loro selvaggio zelo religioso, ma il Marocco
scrupolo veruno ad assassinare un uomo che abbia anche diviso con loro il pane ed il sale dell'ospitalità; ma nel deserto sono ben più preziosi di tutti i
del Sudan fino alle frontiere della Tripolitania, dell'Algeria e del Marocco. Cavalieri insuperabili, coi loro mehari percorrono delle distanze
Se il marchese ed Esther avevano passato un terribile quarto d'ora nel loro rifugio, Ben e Rocco ne avevano passato uno peggiore, perché, oltre ad
i loro sguardi su El-Melah. Un grido di sorpresa e anche di gioia sfuggì tosto al capo. "Ah! ... L'algerino! ... " "Sì, sono io, Amr," rispose El
v'erano gruppi di morti coperti di ferite. Molti erano stati già decapitati, avendo l'abitudine quei feroci predoni di sospendere alle selle dei loro
coperto di dune sabbiose, gruppi di palmizi si vedevano dovunque e anche non pochi duar mostravano le loro tende brune con zeribe contenenti cammelli e
tutti gli altri e risparmiato lui solo." "Sarà stato l'unico a cadere vivo nelle mani di quei predoni." La voce di Rocco interruppe la loro
pagherà il suo debito di riconoscenza." Chiamò i due schiavi, diede loro alcuni ordini, poi uscì appoggiandosi al bastone. "Signora," disse il moro
erano dirette verso oriente, supponendo forse che i fuggiaschi avessero continuato il loro viaggio. Anche dal canale di Kabra erano uscite delle
internamente da pareti di giunchi o di canne, avendo le donne un posto riservato. Il loro mobilio è molto semplice: qualche cassone, due pietre per
Il marchese ed i suoi due compagni, dopo una breve quanto inutile resistenza, avevano dovuto capitolare dinanzi all'enorme superiorità dei loro
aizzati dai loro cavalieri, divoravano la via, con lena crescente, col collo teso come struzzi in corsa, le nari dilatate, gli occhi animati. Pareva che
risparmieremo i kissuri del sultano. Quanti uomini hai assoldato, Esther?" "Sono circa trecento." "Il capo degli arabi risponde di loro?" "Sì, fratello." "È
loro foglie. I tre fuggiaschi, dopo essersi accertati che non vi erano sentinelle, si erano subito cacciati in mezzo agli alberi per consigliarsi. Il
Rocco ed Esther, vedendo il marchese e Ben tornare a corsa sfrenata su un solo cavallo, erano accorsi in loro aiuto, temendo che l'animale, oppresso
i Tuareg a distruggere la vostra carovana?" "Si, signore. Ci hanno sorpreso l'altra sera, mentre ci eravamo appena accampati ed il loro assalto fu
sospirano il momento di rivedere il loro Sahara." "Eppure non devono passare una vita troppo allegra qui." "È vero, marchese," rispose l'ebreo
a loro, mescolati ad un numero infinito di piante rampicanti, che cadevano in forma di enormi festoni. I tre amici, dopo aver ascoltato qualche
-Haggar?" "Sì, signore," rispose il moro. "Il tunisino, anima vile e perversa, era d'accordo con loro." "La Tinnè, donna energica e risoluta, rifiutò
Le marce sull'interminabile mare senz'acqua, come gli arabi chiamano, nel loro linguaggio figurato, le immense e desolate pianure del Sahara, si
lo più, in un perfetto isolamento, occupando il loro tempo a studiare il Corano ed a digiunare. I più ignoranti invece si abbandonano a pazze danze
." "E che noi andremo a scuoiare," aggiunse Rocco. Salirono sui loro cavalli e mentre Esther, adagiata sul suo cammello, seguiva i beduini ed il moro
! ... Uccideteli ... Vogliamo le loro teste! ... " Il governatore fece passare dinanzi venti cavalieri comandando loro di mettere le lance in resta e di prepararsi
. Per rendere i mehari agili e vigorosi, appena sono nati non li lasciano in libertà, per tema che le loro gambe s'inarchino e si rovinino. Li
guidati attraverso la palude e che era loro così abilmente sfuggito. Il disgraziato era stato colpito dalla palla di Rocco un po' più sopra del cuore
poche belve." "E Ben! E Rocco! Che siano stati divorati?" si chiese il marchese. "Si vedrebbero altre macchie di sangue o qualche brandello delle loro