dottori: «Stare attenti al sale, che fa aumentare la pressione», «Limitare lo zucchero, che non va d'accordo con il diabete», «Evitare le emozioni, le
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la camera in cui i banditi l'hanno rinchiuso sta proprio sopra lo stanzino di servizio. Ha lavorato tutta la notte a scavare un buco nel pavimento per
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, fin dall'alba, si scambiano rintocchi solenni. E su ogni campanile c'è un sacrestano o un chierichetto che si godono lo spettacolo. Cinquantamila
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strumenti a fiato attaccano la marcia trionfale dell'Aida. Anselmo ripesca l'ombrello che per la sorpresa aveva lasciato cadere in acqua, lo apre, lo
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trombe. — È la marcia dell'Aida, — lo corregge Delfina. — Ho conosciuto una volta a Treviso una signora che si chiamava Aida. Teneva un'osteria e non
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poi, alla fin dei conti, il mare riceve le sue spettanze: difatti le acque della Nigoglia, dopo una breve corsa a nord, si gettano nello Strona, lo
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fa aumentare la pressione», «Limitare lo zucchero, che non va d'accordo con il diabete», «Evitare le emozioni, le scale...
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. — Questo lavoro, — dice Delfina, — non mi convince. — Io lo trovo facilissimo, — ribatte Armando. — Pensi se avessimo dovuto ripetere la parola
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profitti. E nelle soffitte della sua villa sei ignari lavoratori, giorno e notte, lo nominano senza sapere il perché (ma Delfina continua a domandarselo
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centinaia, offrendone generosamente agli amici. Come farà a pagare? — Sono rovinato, — egli constata. — L'unica mia speranza è che lo zio Lamberto si
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Cielo! È lo zio Lamberto, piú vivo di ieri, in tenuta da marinaio. Sulla gola non si scorge nemmeno un graffio.
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mattina? Di nuovo lo zio Lamberto, vispo come un pesce persico, che canta:
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ispeziona lo strumento e finisce per trovare il congegno nascosto da cui esce quella vocina, che ripete senza stancarsi: — Lamberto, Lamberto
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, ci hanno cacciati. Tra i fuggiaschi non c'è lo zio Lamberto, non c'è Anselmo, non ci sono quei sei delle soffitte... — Io vado a dare un'occhiata
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la maschera sulla faccia. — Nera? — Nera, blu, chi lo sa. Io tenevo d'occhio le armi. — Fucili o mitra? — Fucili, mitra e anche rivoltelle. E ne ho
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è un mitra. Fila. Anselmo ha obbedito ed è corso dal barone, che si stava allenando al punching ball e lo ha accolto con entusiasmo: — Guarda
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che appena vedono un'arma se la fanno sotto dalla paura. Ma questo non cambia la sua situazione. Coraggioso o no, lei è prigioniero lo stesso. — E di
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svizzeri, i tedeschi, i borgognoni, gli americani e gli afroasiatici vogliono essere informati per filo e per segno di ogni cosa che lo riguardi. Ci
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e due di quello grosso. Quando Duilio monta in barca per trasportare i rifornimenti all'isola, lo salutano grandi applausi e i fotografi gli gridano
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barone deve essere impazzito per lo spavento, poveretto. — C'è risposta? — domanda il sindaco. — Nessuna risposta, — rispondono i direttori generali. — Si
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autorizzati a pagare, né in lire né in noccioline. Il capobanda fa presente la cosa a Lamberto e lo prega di fornire un suo manoscritto. — Immediatamente
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. — Tutto farebbe presumere che un impostore abbia preso il posto del signor barone. — Lo accusa la fotografia, lo accusa l'orecchio. Ma perché
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un passo senza che un bandito lo segua. — Dove va? — A prendere un po' d'aria. — Buona idea, vengo con lei. Ottavio passeggia maledicendo il
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diversamente dalle minuscole. — La lingua parlata ha di queste manchevolezze. — Lo so, ma è ben fastidioso. La «Elle» iniziale del mio nome suona
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, — lo hanno lasciato morire nel sonno. Non c'è piú niente da fare per voi in questo posto. Andatevene via! — Calma, — dice il capobanda, chiamato da
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quell'altro? Ottavio è ancora a letto e dorme il sonno degli angeli. Quando lo informano che lo zio Lamberto è passato a miglior vita, come si diceva una
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dall'isola e corre verso i portici, la folla lo aspetta già dal cartolaio. Lui invece entra nel negozio di ferramenta, mostra una catenina d'acciaio
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