Filippo Marliani abitava in una camera di venticinque lire al mese in via Solferino. Era una stanza che pareva creata apposta per designare il
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nel contatore - si udiva uscir la voce fessa di un altro, che ciarlava col conte vielle roche - Ne ha comperati mille in Francia e centoventi lire
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bottiglie o di far cento lire di banco - sfolgoravano come due stelle, quand'era dannata, parevano due grandi buchi da scaldaletto. Una certa consolazione
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sfruttato da secoli. Tornò indietro, levò dal portamonete un biglietto da dieci lire, lo pose in mano al portinaio, che si guardò bene dal ritirarla
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? È una delle più belle fanciulle di Milano. - Con trecentomila lire di dote. - Non dico di no. - E se io ci riuscissi a fare questo colpo, quale
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il podere e questa casa all'Enrico non restano più di trenta o quaranta mila lire. - C'è stato un re di Francia - disse il marchese - che dopo la
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gruppo, il generale Garibaldi gli ordinò, un gruppo di soggetto repubblicano che un Inglese gli avrebbe pagato cento mila lire. Credete voi che egli
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riprometteva di aumentare il reddito del pupillo di una mezza dozzina di mille lire all'anno. Il conte padre, anche dopo la morte della contessa sua
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superlativo, è vero che potrebbero valere centinaia di migliaia di lire. ..? - Sicuro. - E che l'imperatrice di Russia, pochi anni fa, ha comperato
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duecento lire di stipendio per i poveri, senza alloggio e senza legna, - io ed il segretario abbiamo fatto pubblicare una sola volta l'annunzio di
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dieci lire in prestito, o che egli vi ascolti tutto d'un fiato la lettura di una vostra commedia di cinque atti in prosa. Quindi i cantori della
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Accademia della crusca
