Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'orto in cucina - Almanacco 1886

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Dottor Antonio 9 occorrenze
  • 1886
  • Casa Editrice Guigoni
  • Milano
  • cucina
  • UNIFI
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. Un bulbo d'aglio schiacciato applicato ai calli, dopo un pediluvio prolungato, li leva facilmente. L'aglio guarisce la pipita alle galline, allontana

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dell'Asia Minore, il popolo li adorava. I Fenici se ne ungevano il corpo col loro sugo onde non essere punti dalle api. Pare che anche il cuoco di

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sonno. Tale il parere di Galeno che asseriva: Cramben repetitam mortem afferre. Plinio li maltratta e Catone ne canta le lodi. I Romani, un bel dì

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, fanno doler la testa, mettono sete, li fanno diventar rossi come i peperoni, promovono loro la saliva e più di tutto fanno perdere il nomine patris

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liquore, somigliante alla birra, che li ubbriaca. Il grano bollito nell'acqua è cibo dei negri dell'America che lavorano le miniere. Le pannocchie

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l'aglio d'Egitto! (Num. 2). Acrone, medico agrigentino, amico di Empedocle, li faceva cuocere sotto la brage. Nerone li mangiava spesso Perchè diceva che i

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pesci nella piscina, mettivi delle erborine verdi che guariranno. Le lepri ed i conigli ne sono avidissimi, anzi il darlo loro fa bene e li fa guarire

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Delfi ove li mangiavano anche cotti. Democrito li condannava. In Egitto dove erano saporitissimi - suavitate prcæcipui - si mangiavano aspersi di

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. I suoi fiori servono al cuoco che li frigge, al fornajo che li mescola col pane, al pasticciere che ne aromatizza le leccornie, al cantiniere che con

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Don Carlo

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1 occorrenze

momento e si mostrano Don Carlo e Rodrigo, che non li vedono)

Il Corriere della Sera

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AA. VV. 1 occorrenze

«Le suore che hanno presi i voti dopo la legge di soppressione e che non hanno per ciò diritto li passare nel monastero di Santo Chiara, sono già

Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

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Camillo Golgi 8 occorrenze

lontani dal poter soddisfare allo scopo. I risultati che invece io ho potuto ottenere, li devo all'applicazione dei delicati metodi della colorazione

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Nell' esposizione di Boll è evidente la tendenza ad assimilare la nevroglia (gli elementi della quale al 3.°- 4.° giorno di sviluppo li avrebbe visti

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irregolarmente fusata o triangolare o stellata. I prolungamenti orizzontali che da esse emanano, li vediamo irradiarsi in tutte le direzioni; ma come

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cellule nervose, che vennero fatti argomento di speciale descrizione e che per l'autorità di chi li descrisse, devonsi considerare come autentici. Tali

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organizzazione del sistema nervoso centrale, esclusivamente li devo all'applicazione delle nuove reazioni da me trovate.

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rilevare qualche cosa che pur faccia sospettare essi passino a formare il supposto reticolo. Anzi, lungi dall'assumere aspetto che li faccia

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attribuire che un ben scarso valore ai dati ora presentati; e infatti io li considero come due soli punti nella lunga serie di studi che penso si

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, mentre altri li hanno pur considerati come di natura nervosa, omettendo, dico, questa rassegna, sull'argomento osserverò soltanto, che la discussione

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XV legislatura – Tornata del 13 aprile 1886

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Di Rudinì 2 occorrenze
  • 1886
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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signori, e non li potete cancellare dalla memoria degli offesi. Non parliamo degli scandali che avvennero nell'aula dei tribunali, ma ce ne fu uno che

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repressi con una lettera di biasimo al procuratore del re che li aveva ordinati, lettera che esiste e che non si può cancellare dalla vita di quell'uomo

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GIACINTA

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Capuana, Luigi 29 occorrenze

conte e il signor Paolo trovavano tutto perfetto. - Bellissima la vernice degli usci! - E quegli uccellini lassú? Son per volare. - E quelle

in camera ... Veda, veda ... Mi raccomando. E il salotto era pieno di signore, da mattina a sera, che restavano a chiacchierare con la signora

sinistra, in quel silenzio pieno d'un terrore indefinito. - Perché era venuto ? ... Ah! ... Ella voleva parlargli! Dunque sentiva il bisogno di scolparsi

Giacinta voleva partorire nella casa nuova; ma la vera ragione della sua fretta era stata l'idea che si sarebbe trovata libera da ogni soggezione

posto, il tavolino dell'altra stanza già nascondeva o da a poco, avrebbe nascosto qualcosa per lei. Quel giuoco al segreto li divertiva. Le sere che

Maiocchi. - Bada un po' a quel pulcinella! - Sai che mi stupisce? Io credevo invece che volessi fartene un genero. - Di quello ? Oh! Piuttosto

la testa verso quelle persiane e quelle imposte chiuse che davano alla fila delle case l'aspetto d'un immenso convento; superba di trovarsi , al

camera, Giacinta, un po' rassicurata, tornava ad avventare gli sguardi addosso ad Andrea, che li evitava restando a capo chino, come chiuso nel dolore

un'altra catena più forte dell'amore! Quella piccola creatura, sangue del loro sangue, carne della loro carne, li confondeva ora tutti e due, Andrea e

stava sulle spine, arrabbiato contro quell'imbecille di suo suocero inchiodato sul canapè, senza accorgersi (ci voleva molto?) d'essere importuno. Il

quei signori in qualunque maniera, con la sciabola, con la spada, con la pistola! ... Ma quelle carogne non si battevano ... Ed eccolo , solo solo

, soggiunse: - Segga, dieci minuti. Vedendola sdraiata , con la bruna testa buttata indietro e la faccia rivolta verso di lui, stette a osservarla

sempre con dolce pazienza, quantunque lo spettacolo di quella creatura umana ridotta a una vita quasi animale, la facesse soffrire. E restava , con

afferratala duramente per un braccino, la chiudeva in una stanzetta. - ; impara a strillare e a rotolarti per terra! Nemmeno Camilla, la serva di casa

sottovoce la sua: - Quelli , due negozianti di tessuti, avevano intrigato una settimana per ottenere un invito ... La moglie del segretario comunale era

. Quei tre biglietti da cento, che Andrea lasciava , sul tappeto, gli facevano gola e se li divorava con gli occhi. Ma come perdette anche lui, buttò

bimba con una cert'aria d'importanza. Ma ogni volta che voleva prenderla in braccio, o semplicemente baciarla, Giacinta si trovava pronta a

giorni addietro ora, sotto l'impressione di quella inattesa realtà, se li vedeva sbiadire rapidamente davanti con un senso di pena e d'indefinito

dirle da a poco la signora Maiocchi. - Osserva ... Dopo la malattia si è fatta piú bella ... Ma brava! Come balla bene! Giacinta sguizzava leggera

sensazione d'inesprimibile conforto, di ristoro, di calma. Ed ora, rimaneva , chimerizzando dietro quella visione bionda che pareva fuggita rapidamente

rammentarle che era , attendendo sempre una risposta. Ad ogni nuovo assalto di lui, la povera Giacinta sentivasi con orrore diventar sempre piú

dall'ammalato. E neppure aperse bocca. I due vecchi colleghi si guardavano negli occhi, sorpresi dal silenzio di quel ciarlatano all'americana, com'essi

apposta per sgridarla; non era mai contenta dello studio, della nettezza ... di niente! - Dio mio! Perché la mamma non mi vuol bene? E pensava di

un caso di patologia morale non ordinario. Che ne pensa il dottore? - Il dottore è sospetto. - Perché, signora Villa? - domandò il Follini che

nera che fa l'uovo tutti i giorni a quell'ora. Come se avesse l'orologio ... E mi comandino pei polli. L'uovo, sa come si fa? Un buchino sopra, un

, pochina! con la bocca e con gli occhi. - Quella ? Era di razza Marulli; piú calcolatrice della sua mamma. - Già ... se è vero l'affare del servitore

attorno - riprese la Marulli, severa. - Tu intanto ... - Li lascerò fare. A questa brusca interruzione la signora Teresa alzò la testa, come se le

, dove l'ombra si addensava; e da a poco l'allucinazione riprendeva il suo corso. ... Che! Che! Quel vecchio assorbiva il giovane rigoglio di lei

possibile? E si stringeva a lui con un gesto di paurosa, quasi ci fosse qualcuno che volesse rubarglielo. Andrea sorrideva, stentatamente, sentendo