Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: letto

Numero di risultati: 29 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

L'orto in cucina - Almanacco 1886

300598
Dottor Antonio 3 occorrenze
  • 1886
  • Casa Editrice Guigoni
  • Milano
  • cucina
  • UNIFI
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, allegra la busecca milanese, serve di letto alle salsiccie, è la sorella direi quasi la gemella del Sedano: dove va l'uno va quasi sempre anche

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. La semente si fa nascere su letto caldo e si trapianta in Aprile in luna vecchia. Avvene molte varietà: Il bianco grosso, da insalata, il piccolo, per

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conosciuta da noi. Vuol terreno lavorato, piuttosto asciutto, non tanto pingue e molto soleggiato. Si semina in Febbraio su letto caldo e si trapiantano

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Il Corriere della Sera

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AA. VV. 2 occorrenze

Dopo aver letto parecchi autori {demolitori, come Roberto Houdin che svelò i segreti dei fratelli Davenport, come il Vundt ed altri, un bel giorno ci

anni siano passati anche per lei, come sono passati per tante altre attrici, e, pur troppo, anche per me. Non l'ho udita da qualche tempo. Ma ho letto

XV legislatura – Tornata del 13 aprile 1886

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Di Rudinì 2 occorrenze
  • 1886
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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importanza politica, specialmente nella metropoli del regno. Ora in questo documento, che la Commissione non può aver letto senza ribrezzo, vi è una frase

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Onorevole Sbarbaro, rammenti l'articolo 31 del regolamento, che io le ho letto.

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GIACINTA

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Capuana, Luigi 22 occorrenze

di garza, buttato negligentemente sulla seggiola a piè del letto, era mezzo scivolato per terra; accanto, le fibbiettine di acciaio delle scarpine di

. Presa da viva curiosità, Giacinta se lo lasciò venire dietro nella camera da letto, senza licenziarsi o dirgli nulla. Mentre egli passeggiava da un

piedi, in camera della padroncina. Buttata sul letto, mezza spogliata, la faccia affogata fra i guanciali, i capelli disfatti e le mani che brancicavano

conte, ancora a letto, sollevatosi sul gomito, a bocca aperta, agitando la punta della lingua fuori dei denti, la guardò un pezzetto con aria attenta e

. Pensava appunto a quella ragazza, quando Giacinta gli rivolse la parola; e si contenne a stento. Gli era parso ch'ella gli avesse già letto nel cuore

d'annunziarla, si spinse avanti, attraversando rapidamente il salottino, chiudendo dietro di sé l'uscio della camera da letto dove Andrea si trovava. Egli

Gli sconcerti della gravidanza la costringevano a letto fino a tardi. Rannicchiata fra le coperte, nei momenti di tregua, Giacinta lasciavasi andare

passati degli anni! Avvizziva, anima e corpo, inchiodata a pie' del letto dove quel vecchio, colpito da incurabile malattia che non gli concedeva un'ora

. Marietta, che recava della biancheria da tavola, si era fermata sull'uscio. - È andato a letto? - domandò Giacinta. - Il signor conte si sta spogliando

oltre. Appena Elvira, agitandosi sul letto, fu ripresa dalla tosse, Andrea si mise ad origliare dietro l'uscio chiuso a chiave, che separava le due

interminabili ore d'aspettazione, finché quei di casa non andavano tutti a letto, finché le vie della città non si riducevano affatto deserte. Verso

una commozione profonda, sopraggiunta dietro quel primo impeto d'irritazione e di rivolta, la spingeva a cader ginocchioni davanti la sponda del letto

, che aveva lasciato il letto da una settimana, stavasene sdraiata, con le ginocchia avvolte in una coperta di lana, e uno scialletto sulle spalle

cucchiaio, prima d'andare letto ... Oh, la cattiva bambina! E si mise a fare una carezza all'Adelina che, entrata di corsa, scalmanata, s'era afferrata

quadri alle pareti, con i mobili d'ebano, intarsiati di madreperla, e il letto di legno intagliato che pareva un catafalco sotto le cortine di raso

Giacinta era rimasta, tutta la nottata, seduta a piè del letto, con il capo rovesciato sulla sponda, le braccia abbandonate, agonizzante sotto i

silenzio. - Me ne accorgo. Questa mattina avresti fatto meglio a rimanertene a letto. - No, mamma, sto bene ... Ma tu hai ragione di dire cosí; è

Andrea rimaneva spesso fino alle undici della mattina a crogiolarsi nel letto, finché il sole non gli penetrava in camera per l'imposta lasciata

del letto nuziale che, come un altare parato a festa, biancheggiava tra il pallido color di rosa della tappezzeria e le tende azzurre del sopraccielo.

Per due giorni, Giacinta tenne il broncio alla delicata creaturina che vagiva a piè del suo letto. Quella bambina le aveva bruscamente distrutti

discretamente, apriva le imposte, levava via il lume dal tavolino da notte, metteva in ordine le vesti e le portava il caffè, fermandosi presso il letto, con

stupidi! Andrea, guardatala due volte di sottecchi, credeva d'averle letto sul viso le umilianti torture del rimorso ...