Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: lei

Numero di risultati: 50 in 1 pagine

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L'orto in cucina - Almanacco 1886

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Dottor Antonio 2 occorrenze
  • 1886
  • Casa Editrice Guigoni
  • Milano
  • cucina
  • UNIFI
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, cicorèe. - Ted. Endivia. - Ing. Endive. L'Endivia è sorella germana della cicoria; con lei divide la patria e la maniera di essere coltivata.

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arrostire gli uccelletti colla salvia. La salvia è un cibo graditissimo alle api che dai di lei fiori cavano un miele saporito. Le sue foglie servono a

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Don Carlo

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2 occorrenze

(Rodrigo prende la mano della Principessa d’Eboli e s’allontana con lei parlando sottovoce)

’inchina senza alzar lo sguardo su di lei. Elisabetta, contenendo a fatica la sua emozione, ordina a Don Carlo di avvicinarsi. Rodrigo ed Eboli

Il Corriere della Sera

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AA. VV. 3 occorrenze

. La Tessero mi sembra possa riuscire una interprete eccellente del mio personaggio. Anzi, nello scrivere pensavo a lei. Questione di abitudine. La

diffilato nel banco a discorrere con la Emma e con la madre di lei.

- Lo so. Essa è tornata all'antico - e questo per l'appunto mi rende dubbioso. Temo, inoltre, che intorno a lei non siano raccolti quegli attori di

XV legislatura – Tornata del 13 aprile 1886

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Di Rudinì 1 occorrenze
  • 1886
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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è stata fatta a questa prescrizione; nè sarò io che l'infrangerò oggi a favore di Lei. Resta dunque avvertito che Ella deve finire oggi il suo

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GIACINTA

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Capuana, Luigi 42 occorrenze

sbigottito il ritratto di lei. - È morta! Non poteva crederlo. Gli pareva impossibile! E intanto sentiva penetrarsi da un occulto senso di sollievo.

farle una aperta dichiarazione di amore, una sera per commoverla le aveva detto: - Ah! ... Lei mi farà ammattire! E Giacinta, tagliando corto: - Ci

, esausta di forze. - Se potessi non amarlo piú! Se una mattina mi svegliassi col cuore rassegnato o indifferente! - Ma dunque lei crede di amarlo ancora

diceva una briosa stramberia, il di lei riso argentino partiva il primo pel salotto, come un razzo che desse il segnale. Il suo bel corpo di giovane donna

biancheria: - Bada, Teresa! Quella ragazza si lascerebbe morire prima di dirti di no. Ma questo matrimonio ... , non vedi? ... - È lei che l'ha voluto! La

lei quando voleva giocare a palla, o a saltar la corda, o lanciare il cerchio. Ma la bambina, non abituata alla presenza della mamma, stava con

presto, indugiava volentieri in casa fin dopo mezzogiorno, fumando, leggiucchiando, aspettando di sentire nell'andito il passo lesto e leggero di lei

mento, si lasciò fare la carezzina. - Giusto parlavamo di lei poco fa. La signorina le vuol bene, sa? Dice che è il suo solo e vero amico. - Dice cosí

. - Signorina, stia a sentire. Spauracchio, giorni fa, mi domandò di lei. Voleva sapere, in confidenza ... - Chi è Spauracchio? - Il figlio del Porati. Non le

tenerezza della sua mamma? Dava un pranzo e un ballo per la ricomparsa di lei in società! ... Proprio? Sorrideva amaramente, agitando il piedino della

d'accostarsele: ma visto che, portate le mani al viso, scoppiava in singhiozzi, si slanciò verso di lei e l'afferrò pei polsi, balbettando: - Che cosa è

arrabbiare. L'ho sgridato; lo sgridi anche lei. - Lo sgriderò - rispose Giacinta macchinalmente. - Si sente male? - riprese il Follini, dopo alcuni

non è facile. - La signora Maiocchi - annunciò la cameriera. - Oh, giusto lei! La Maiocchi entrava frettolosamente, facendo frusciare pel salottino

che la voce di lei tornasse ora a suonargli cosí insistente dentro! ... Ah, se fosse bastato il tener chiusi gli occhi per non piú vedersi

un parente di lei che stava a Parigi o viaggiava pel mondo: non lo conosceva neppur di vista. - Basta. L'abilità di quella donna moltiplicava i

dalla sua mamma un solo bacio, una sola carezza, una sola occhiata da paragonarsi a quelle da lei prodigate alla creaturina delle sue viscere. Ed ella

riveduto, quel tristaccio, giorni addietro ... È soldato ora ... Un bell'arnese! - Deve dirglielo lei, cara padroncina alla mamma; deve dirglielo lei che la

lieve tremito per tutta la persona. - Perché ti sei alzata? Hai fatto male, malissimo. - Che disgrazia! - ripeteva il conte, ritto in piedi dinanzi a lei

importuna. In casa propria regnava lei: vi avrebbe ricevuto chi le pareva e piaceva; non doveva rendere conto a nessuno. La inaugurazione del suo

camera le danzassero attorno una ridda infernale, gridando confusamente, gettandole in faccia tutte le gioie da lei godute in quel santuario d'amore

guanto che non voleva lasciarsi abbottonare. - Non faranno viaggio di nozze, si dice. - Per economia? - domandò Andrea. - No, è lei che ha voluto

vorrà, potrà sgridarmi. - Io non la sgrido; non ne ho il diritto né l'autorità - rispose il capitano. - Però ho tanta stima di lei e le voglio

voltava di là, un po' confuso, per evitare le di lei pupille che gli penetravano nel cuore come una lama. - Ti voglio tutto per me! ... Ti voglio

lei, in un corpo e in un'anima sola! Ora soltanto si possedevano intieri, per sempre! E restava come in orecchio in quella festa, in quella vera

posto, il tavolino dell'altra stanza già nascondeva o da lí a poco, avrebbe nascosto qualcosa per lei. Quel giuoco al segreto li divertiva. Le sere che

gli occhi intenti su quel corpo immobile, agitata da una idea che non le riusciva di scacciare, dall'idea che il povero cervello di lei non dovesse

Il rosso di quella macchia di sangue gli era rimasto cosí nella mente, che nel salotto della contessa lo vedeva rifiorire sulle labbra di lei e della

buono, affettuoso? Mostravasi freddo, quasi indifferente? Era lo stesso per lei. - Mi pare che tu non stia bene - le disse una sera la signora Villa

lavorino di ago andava a sedersi nella stanza con lei che, sbracciata fino ai gomiti, sbatteva i ferri sul tavolino, canticchiando, ridendo ... - Per

signor conte è in salotto - annunziò Marietta. - Ah! Giacinta quasi non si rammentava piú che quell'uomo avesse già acquistato dei diritti su lei. - È

incatenato. Non osava voltare il capo. Aveva perfino paura di quel crocifisso di avorio da lei cosí affannosamente pregato poco prima; aveva paura di

camera sorrideva, soffusa da quella soavità rosea penetrante dai larghi cristalli della finestra; e il cuore di lei sorrideva, egualmente, per una rosea

. - La Teresa - disse un giorno il cavalier Mochi alla signora Maiocchi - deve essere contenta della malattia di sua figlia, lei che ama tanto le

giallo ... in camera di mia madre, mi pareva di trovarmi in un luogo incantato; non vedevo distintamente neanche il viso di lei. Oh, non me ne parlate

torpore. Finalmente, una mattina Andrea la sorprese in salotto un po' piú tranquilla, quantunque dagli occhi di lei si scorgesse che aveva pianto da

Giacinta era stata parecchi giorni in grave pericolo d'abortire; e Andrea non aveva potuto ricevere, direttamente, nessuna notizia di lei. Come

faccia, singhiozzante, intanto che sua madre non rinveniva dalla sorpresa di quella resistenza affatto incredibile per lei; e la guardava muta, e le pinne

stette un momento ad ascoltarla a capo chino, atterrita alla voce lenta e cupa che pareva gittasse un infame maleficio sull'avvenire di lei, con quelle

col viso al viso, rabbiosamente. - Voleva sentirselo dire in faccia, se lei ne aveva il coraggio! - Sí - rispose Giacinta, rimanendo imperterrita, a

due! Al rapido svegliarsi di tanti dolci ricordi, s'impietosiva per lei e per sé. - Quell'attaccamento, quella sommissione d'animale domato, non

muor si rivede! - rispose Andrea, guardando nuovamente l'orologio. - Lei mi scorderà presto; è naturale. Per me lo scordarla non sarà tanto facile, mi

, qualcosa di orrendo, era avvenuto dentro di lei. Ella stessa non sapeva spiegarsi in che maniera quella idea, da cui si sentiva presa e dominata come da