tutti legati coi vincoli santi ed indissolubili del suo nome e del suo sangue. Un grande scrittore, Massimo d'Azeglio, dice di voler trattare col lei
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quanto più essa si trova in condizione civile ed elevata, tanto più cresce in lei l'obbligo di estendere le sue cognizioni pratiche e teoriche, d'ordine
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, che ad essa pure come donna non è permesso ignorare quanto forma la principale occupazione dell' altre donne, e che a lei pure sarebbe imperdonabile
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, va sindacando e bestemmiando l'opera di Dio... Buon per lei che è giunto il tempo di levare dal collegio e prendersi a casa la sua figliuola! Buon
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possibile ritorno allo stato primiero già si fanno sentire. Perdona, damigella, se il ricordo di D. Clara... mi ha obbligata a parlarti di lei, a renderle
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guida, gli accenti, alla mia cara Immacolata, prenderò parola a Lei. E chi più della Madre nostra Maria è stata una signora poveretta, e non solo
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dalla moltitudine di poveri che ha avuto ed ha ogni giorno da lei il soccorso del corpo e dello spirito. Una semplice combinazione mi ha portato in
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convincermi che mia madre gode di essere in certo modo sforzata a perdonare a mio fratello l'offesa che le ha recato, io corro da lei, la copro di carezze
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prendere parte al ludibrio che si fa di lei, col riprodurre in sua presenza le più abbominevoli enormità di taluna del suo sesso, di taluna, che
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deteriorata la propria sanità, non pensa che se quella è un bene, havvi un bene maggiore di lei; si lascia cadere nell'avvilimento o nella disperazione
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lei. La signora fornita di largo censo ha appena saputo il duro caso; ma, a somiglianza della dama del Parini, non volle contristarsi per le altrui
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del suo caro figlio un persecutore o piuttosto un derisore della sua religione; ma la Santa ben sapeva che a lei toccava convertire l'uno e l'altro; e
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giaculatoria, e non dubito di assicurarvi che la cara Madonna vi ajuterà pietosamente e prodigiosamente. E chi ricorrendo a Lei non è stato
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giovinetta, che appena uscita di educazione si trova trasportata in un mondo per lei affatto nuovo, ed insieme le indica la via da seguire e gli scogli da
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gioventù è amabile per se stessa; gli è la triste e disadorna vecchiaia - assevera lei - che ha bisogno di arte per rendersi gradita. A tutta prima
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. In sagrestia, nel ricever la penna per firmare dopo di lei sul registro, le dice: Merci, madame. Dopo il matrimonio, spesso si fa la questua in
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amici vanno a trovarla. Non consiglio neppur agli intimi però di recarsi da lei prima di otto giorni; il parlare può nuocere alla giovine madre, il
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tempo l'intelligenza e la bontà, perchè le cure dovute ai figli non sono soltanto materiali. In lei l'effezione, per quanto viva, non dev'esser
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fra gli ospiti, lasciar in disparte le persone meno altolocate e profondersi in troppi complimenti con gli altri. Tocca a lei, badare che la tal
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oltre il babbo v'hanno altri cavalieri, darà lei il braccio al babbo, lasciando il cavaliere, che non fosse di famiglia, alla madre. Se tutti i cavalieri
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respingere. La signorina la dà a voce ai congiunti, alle amiche intime che abitano la stessa città di lei, scrive un biglietto agli assenti.Per gli altri
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Voci dall'estrema sinistra. «Con buoni modi,» lo dice lei, ma non è vero! Io c'ero!
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Depretis, ministro dell'interno. Lo dico io; io non c'ero, ma c'erano altri oltre lei… Stia tranquillo; non prendiamo per vangelo quello che si dice
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qui domani. Denunzio a Lei quest'abuso, non aspettando riparazione; protesto.» ,
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ad ascoltare le osservazioni dei rappresentami della legge, tanto più che lei è un deputato come me. Io dunque le dichiarerò finalmente, ed in queste
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alla produzione nazionale, se questa classe dei fittabili avesse a scomparire. E a Lei, onorevole presidente del Consiglio, io rivolgerò le ultime parole
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Ora, onorevole Branca, ella mi permetterà di dissentire profondamente da lei e di fare le mie più vive congratulazioni al presidente del Consiglio
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contrassegna lei, io mi auguro che, nei dibattimenti che noi faremo intorno a questo tema, ella, pronunziando un eloquente discorso a favore della
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presidente. Abusivamente; poiché io, come oggi prego lei, ho sempre pregato ugualmente gli altri onorevoli colleghi di essere brevi.
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non apparirebbe essere accaduto per lei, onorevole Sanguinetti. Dunque la prego di non insistere nel chiedere di parlare.
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con alcune modificazioni, ma sotto un aspetto militare e di leva, perchè quanto all' istruzione, se a lei riuscisse di dirigere tutti gli asili
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Io non intendo muovere appunto a lei, signor ministro, in ispecie, od all'amministrazione superiore, ma credo che vi sia un difetto generale nella
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terminavano più. - Oh, ah, il figliuolo del mio caro Gigi! È proprio lei? Sa che da trent'anni ... che cosa dico? da quarant'anni ... sicuro, fu nel ... non mi
qualcuno che mi conoscesse, che conoscesse lei. Studiavo l'orario delle ferrovie, alla pagina 26, Venezia-Milano; il treno doveva giungere alle quattro
vigorosamente, sicché mi alzai ritto di contro a lei, confuso e tremante. Mi prese il capo fra le mani, e si pose ad esaminarmi. - I tuoi capelli
- Mia signora! Mia signora! Come può lei sopravvivere a questo diabolico inverno? - Mia signora! Mia signora! Non gela il suo piccolo tepido cuore?
"cosa l'è venuto in mente?" "Che vuole?" risposi. "Non capisco la musica. Ho scritto una sciocchezza a caso". "Va bene" replicò la dama. "In pena, lei non
". "Battista" disse donna Valentina "non essere insopportabile! Vediamo un poco lei, cos'ha scritto" soggiunse volgendosi a me. "Sono curiosissima". Prese le
ebollizione. A lei poi venivano delle idee nubiane. Si disputò se la musica possa raccontare e descrivere, o no. Donna Valentina compativa nel suo
- Mio signore! Mio signore! Come vive lei col suo cuore di ghiaccio? Mio signore! Mio signore! Io ho un morbido nido caldo. Ho la mia stufa legittima
volta, pianoforte e suonatore. La sua signora mi domandò se fossi in collera con lei. Non ero in collera, ma mi seccavano le allusioni a quella persona
!" dissi. "No!" gridò Chieco "Nossignore! Domattina Lei resta a Castel Tavolino e mi rimpasta qualche dozzina di versi. Io vado per intendermi sul ballo
All'aurora "Folle sogno! Folle sogno! Nel caldo Oriente io poso giovane con lei su le rose. Folle sogno! Folle sogno! Baciami, non parlarmi, bocca
quelle parole sapienti. Anche lei, però! Sì, lei era stata troppo orgogliosa, troppo fiera; ma se io le avessi detto sorridendo: "Badi, le sue rose
studi; sposa, l'aveva condotta alla più squisita intelligenza d'ogni arte; finalmente si era innamorato di lei come delle creature a cui il suo genio
!" mi gridò il maestro. "E a posto! La signora siede a prua e al canotto gli do una spinta io." "Presto!" soggiunse, parlando a lei. "Facciamo presto
San Donà, sola, col cuore amaro; e le parve, passando fra i pioppi, che Torranza avesse ragione, che le piante pigliassero con lei la espressione di
quanto stupido sei tu. Perché lei ti vorrà bene, capisci, e tu ne vorrai a lei, e io che se ci penso ti strozzerei come l'ultimo dei piccioni, te la do
castelluccio ritto e fiero come un falco. Al ponte delle Sarche trovai una servotta tedesca che mi seppe solo dire "Purgher, Purgher". Entrai con lei
di quegli apparecchi fatti per lei. Quando la figliola ebbe poco piú di dieci anni, la mamma disse: - Bisogna cercare un'altra piccina per condur