Che se sovente l'uomo vi legge male e non vi trova le più giuste e opportune norme della vita, la colpa non è certo tutta del giornale, semplice
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cattivarsi come meglio gli riesce e senza preoccupazioni morali l'interesse di chi legge.
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Il pensiero dell'uomo sociale di oggi è quello del giornale che egli legge: egli — o che sia un alto funzionario dello stato nella capitale o che
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, l'economia, l'arte e via dicendo. Una legge costante regge lo sviluppo di queste norme e manifestazioni della vita: l'antitesi continua tra la forza che
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Nemmeno i grandi geni vanno esenti da questa legge: le rughe della vecchiezza che solcavano la fronte di Napoleone I, di Gladstone, di Bismarck
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dell'esposizione, la ricerca della popolarità e mille altri indizi vi attestano che essi sono scritti per gente la quale legge i giornali.
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quei fatti nel seno prima che essi nascessero, all'anima e al pensiero inconsciente dell'autore, alla larga platea sociale che ascolta e che legge
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Belle parole, le quali testimoniano almeno questo che, se non la volontà di chi scrive, il desiderio di chi legge il giornale comincia a rispondere
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Nella vita sociale il giornale, moderato o progressista, dovrà accettare la legge del modificarsi costante del fatto politico come d'ogni altro, e
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