Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: le

Numero di risultati: 35 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

ARABELLA

663063
De Marchi, Emilio 35 occorrenze

ARABELLA

è capitato?" gridarono a una voce le due donne. "A quest'ora? che volete, che c'è di brutto?" Il vecchio portinaio venne avanti, si lasciò cadere

ARABELLA

d'un paralume di cartone, rispondevano con un leggiero bisbiglio, con sospiri affannosi in cui stentavano a reggersi le avemarie. E avevan di grazia

ARABELLA

Mauro faceva mettere una posata di più in tavola. La zia, dopo averla carezzata come un micino, si congratulò di trovarla bene in salute, le parlò del

ARABELLA

ritrovato perduto in mezzo a una strada. La zia Colomba, che stava in sentinella, scese un pezzo di scala, abbracciò la signora e le sussurrò prima di

ARABELLA

sorridente seguitava a far inchini e a fregarsi dolcemente i palmi, come se affilasse due coltelli. "Risparmiate pure le presentazioni," interruppe l'altro

ARABELLA

attraverso alla città; talché, quando scese le scale, eran quasi le quattro. Passò di nuovo in mezzo alla gente col passo rotto di chi non sa dove va

ARABELLA

"Dio solo sa quel che è bene e quel che è male" scriveva Arabella qualche giorno dopo a Maria Arundelli "e tutte le volte che entriamo a giudicare

ARABELLA

da quelle parti, perché la notizia della sua morte non avesse a tirar gente dalle più lontane case del Borgo. Verso le dieci in Carrobbio si stentava a

ARABELLA

. Scendeva le scale senza veder i gradini, ravvolto come in una nuvola in questi pensieri, quando arrivato sull'ultimo pianerottolo, s'incontrò faccia a

ARABELLA

. Solamente Maria Arundelli era andata a stabilirsi a Milano, moglie a un professore di ginnasio, ma durante le vacanze non stava mai in città. La

ARABELLA

viali ombrosi e le siepi mandavano il buon odore della robinia. Arabella, che da quindici giorni trovavasi alle Cascine in casa de' suoi a rifare le

ARABELLA

esitando. "Lei sì, ma non so se a quest'ora può ricevere. Provi." Il ragazzo cominciò a montare le scale a due gradini per volta. Arabella non era una

ARABELLA

caso, nella compagnia di giovani allegri, con un ingegno limitato, chiuso a tutte le sensazioni astratte e filosofiche, portava in casa insieme al

ARABELLA

vicina e vi rimaneva tutte le ore che poteva rubare agli affari. Su Lorenzo non c'era da fare un gran conto; si vedevan di rado; si sarebbe detto che

ARABELLA

"in casa le voglion bene e la trattano con tutti i riguardi." "È vero, sì o no, che questo babbeo di suo marito ha sempre fatta una vita allegra coi

ARABELLA

del mattino, come una sonnambula che cammina sognando. C'era a meravigliarsi ch'essa sapesse ritrovare le strade; ma la sostenne, la portò, la guidò la

ARABELLA

zoccoli, gli sgabelli, le scarpuccie dei bimbi seminate dappertutto, che nessuno pensava di raccattare o almeno di portar via. Era il sistema della casa

ARABELLA

salutarla. Arabella rimontò adagio le scale, provando ad ogni gradino la fatica e la pena di chi sente crescere a poco a poco un peso, che altri vada

ARABELLA

trionfi personali, che a lungo andare, per la legge naturale delle cose, finiscono col logorare le ruote e il carro. Fu quest'ambizione, mista

ARABELLA

tutte le prediche che si fanno in questa circostanza, dimostrandogli che non basta essere al mondo, ma che bisogna starci con giudizio, che tutti devono

ARABELLA

, estenuata, senza sangue, cogli occhi ancora pieni di spavento, come se si vedesse sempre le mani della strega addosso, come se una folla di gente intorno

ARABELLA

impressione. Il grido d'un rivenditore, uno strepito improvviso, lo sbattere improvviso d'una porta, il cadere d'una sedia bastava a farle battere le

ARABELLA

opporre avvocato ad avvocato, prima, per risparmio di seccature e di amarezze, e in secondo luogo, perché tutte le più belle ragioni del mondo contano

ARABELLA

e per non invogliare a rimanervi di più. Man mano che le forze fisiche tornavano e che essa ripigliava le sue abitudini nella bella casa fresca e

ARABELLA

Un fruscio di vesti annunciò la comparsa della bella Olimpia, che avvolta in una candida sciarpa di seta, che le faceva come un cappuccio, si fermò

ARABELLA

"Che c'è? una disgrazia?" chiese al giovine. "Sì, una disgrazia, una terribile disgrazia" esclamò Ferruccio, aprendo le braccia e socchiudendo gli

ARABELLA

La Colomba tornò a casa un po' più tardi del solito, avendo voluto prima parlare con suo cognato Berretta, circa le voci che correvano su questa

ARABELLA

collocare sul letto la povera cristiana, che le aveva legate non senza fatica le mani colla corona del rosario, non poteva ora togliersi dagli occhi il

ARABELLA

". Al funerale accorsero quasi tutti i parenti e le persone che avevano avuto col defunto qualche rapporto di buona o cattiva amicizia. Don Felice e

ARABELLA

comune contro il signor Tognino. Il primo a comparire, verso le due, fu Aquilino Ratta, che per sistema preferiva aspettare al farsi aspettare. Quando

ARABELLA

, strozzata dall'emozione, non poté metter fuori una parola. Stretti i denti, da cui non usciva che un fischio sordo, montò a corsa le quattro lunghe

ARABELLA

mesto ciclamino sull'orlo di una roccia. A questo turbamento doloroso non osava più dare un nome. Ha la lingua umana le parole per questi misteri

ARABELLA

semibuia, in un sommesso complotto. C'erano i Borrola, c'era il notaio Baltresca, c'erano delle signore, molta gente nell'ombra, su per le scale, in

ARABELLA

. Capitato per caso Ferruccio, il portinaio lo lasciò di guardia alla porta, si spazzolò le spalle, infilò una giacca, applicò tre o quattro buffetti

ARABELLA

stirandosi le mani, voltosi a Lorenzo: "Dunque," soggiunse "dicevo poco fa a tuo padre che tu sei pentito e dolentissimo di ciò che è accaduto ieri sera

Cerca

Modifica ricerca