pannelli verticali sovrapposti o da lastre in calcestruzzo realizzate in opera; i controventamenti devono essere orientati almeno secondo due direzioni
Tutte le lastre esposte alle intemperie subiscono, con gli anni, un progressivo assottigliamento, evidente soltanto in quei manufatti che hanno
Anche Enzo Mari (che peraltro si è dedicato maggiormente a ricerche statiche o a lavori di design) ha costruito un oggetto composto da due lastre nel
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Altri artisti, come Dan Flavin e Bruce Nauman, ricorsero all’inserzione di tubi al neon nelle loro opere o, come Chris Willmarth, di lastre opache e
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Impastate ogni cosa, fatene delle paste della forma che più vi conviene, disponetele su lastre di rame o di ferro, e fatele cuocere in un forno non
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quanti sono i convitati: ciascuno dei pigiama sarà formato o ricoperto da materie tattili differenti, come spugne, sugheri, carte vetrate, feltri, lastre
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I progressi fatti dalla tecnica fotografica nella costruzione delle lastre sensibili, le esperienze fatte sulle prove fotografiche date da queste
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duemillesimo di minuto secondo; che abbisognano di processi delicati e speciali sia nella preparazione delle lastre sensibili che nello sviluppo delle
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La chimica trovava le lastre secche a gelatina-bromuro di argento, dotate di sensibilità alla luce quasi istantanea, e con questa scoperta il
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parole lenti chimicamente acromatiche, di più grande apertura, oppure trovare lastre fotografiche più sensibili delle allora in uso.
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lenti da lui usate; nel 1865 Rutherfurd arrestavasi di fronte al difetto di sensibilità delle lastre sensibili a collodio, preparate, come i fotografi
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Le lastre a collodio umide esigevano, per dare le immagini delle stelle fino alla nona grandezza, grandi strumenti, grandi obbiettivi cioè, con un
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287. Con lenti chimicamente acromatiche, con lastre sensibili secche a gelatina-bromuro di argento gli astronomi fecero sulla strada della fotografia
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ricchissima di stelle, risulta che la prolungata esposizione delle lastre sensibili non dà punto sulle medesime un più grande numero di immagini
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sulle lastre fotografiche, ed il metodo fotografico di ricerca dei planetoidi segnò ed iniziò, si può dire, una nuova èra fecondissima di risultati.
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Ritornando nel 1889, con procedimenti perfezionati, con lastre sensibilissime, sulle stesse Pleiadi, si riuscì con una posa di 4 ore ad ottenere una
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occupata dalla costellazione di Orione, la più bella del nostro cielo, si trovarono incise sulle lastre sensibili le immagini di ben dodici nuove
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; una pila di 15 a 20 lastre di vetro può polarizzare compiutamente la luce che emerge rifratta.
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collodio rendendo umide le lastre da sensibilizzare. Invece il fotografo su albumina ha bisogno di caricare l’atmosfera di vapori acquosi, quando si
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L’ammoniaca è molto utile nelle arti, serve al fotografo in vari modi, per lavare le lastre, per fissare, modificare le prove, saturare i liquidi. È
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rovescio, e col mezzo di un filo dì rame mettere in comunicazione le due lastre.
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Le lastre di rame si possono inargentare in modo perfetto con l’azione galvanica, col mezzo della quale noi possiamo a piacimento aumentare lo
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’immagine latente prodotta dalla luce sulle lastre collodio-albuminate.
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lastre di vetro e di metallo destinate a ricevere l’immagine fotografica.
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Il procedimento conosciuto col nome di fotografia su albumina è quello, per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro rivestite di
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II. Albuminare le lastre di vetro.
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’albumina nevosa si cambia quasi tutta in albumina liquida, vischiosa, incollante, capace di venire stesa in strato uniforme sulle lastre di vetro.
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Albuminare le lastre di vetro.
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Se le lastre che hanno già servito non si possono ripulire sufficientemente con tal processo, è segno che sopra di esse si depose dell'argento
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Per strofinare le lastre, nel ripulirle alcuni usano il cotone in lana invece della tela. Il primo ha l'inconveniente dei peli che si attaccano agli
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Le lastre di vetro ripulite si pongano tosto in una apposita cassetta ad incanalature, che serve a conservare le lastre, difenderle dalla polvere
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Il ripulimento delle lastre di vetro deve venir praticato dal fotografo con la più grande cura, e non mai affrettarsi di troppo, come sempre fanno i
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Molte sono le precauzioni, e le cure che l’operatore deve prendere in questa operazione di albuminare le lastre, che è senza dubbio la più delicata e
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Impiego del sapone nel lavare le lastre. — L’alcool, l’ammoniaca liquida, la potassa, la soda vengono adoperati nel ripulimento del vetro da
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Il sapone è una sostanza, che in certi casi è molto utile nel lavare le lastre. Quando si fa a caldo un'acqua di sapone piuttosto concentrata, ed a
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Questo metodo è di ogni altro il più facile e sicuro. Il suo più grande inconveniente è quello che si viene a bagnare le lastre nel loro rovescio, il
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La possibilità di conservare la sensibilità all’albumina dipende pur anche dal modo di preservarla dalla luce. Se invece di mettere le lastre nella
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II. Collodionare le lastre di vetro.
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Il procedimento comunemente conosciuto col nome di fotografia su collodio è quello per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro
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preparare le lastre, come il collodio ordinario.
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Quando la sensibilità del collodio non si può rendere sufficientemente grande, e che nel tempo stesso la solidità della pellicola sulle lastre di
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Collodionare le lastre di vetro.
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2a Collodio, che venne già versato sulle lastre. — Nelle circostanze in cui si hanno molte lastre a collodionare, versando a più riprese il liquido
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collodionare alcune lastre, il miglior modo è di versare in un altro vaso il superfluo del collodio di ogni lastra. In tal maniera il primo vaso di collodio
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3aModificazione che il bagno sensibilizzatore subisce coll’uso. — Il collodio delle lastre apporta continuamente nel bagno sensibilizzatore dell
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Se le lastre collodionale, che si sensibilizzano col bagno di nitrato d’argento, non vennero ripulite con molta attenzione per l’uno e per l’altro
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, allora bisogna produrle sulle lastre di cristallo, e non sulle lastre di vetro comune.
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filiformi o con lastre invece che con le sfere usate dagli altri sperimentatori; l'aver reso i circuiti maggiormente induttivi e maggiormente
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Uno specchio inclinato inviava la luce del Sole sotto le lastre fotografiche. Lo strumento per identificare le stelle variabili in gergo era chiamato
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Confrontando lastre della Piccola Nube di Magellano esposte in epoche diverse, nel 1904 Henrietta notò che molte deboli stelle avevano cambiato la
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