Fa un caldo terribile, la stanza diventa una pozza sanguinosa, la bolla che si era formata all 'occhio destro occupa adesso tutta l'aria, inonda la
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Accendo la luce, devo andare in bagno ho bisogno di freddo, di acqua di rinascita: e mi ritrovo nel mio letto ancora fatto,intatto, la sovraccoperta
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Ippodromo a Cesena fino a tardi: Gran Premio, diecimila persone, verso la fine un 'oppressione da svenire e prima - appena entrato - il mio disturbo
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Torno a casa alle due e mezzo, mi metto a letto, leggiucchio, di sicuro ho tolto la sovraccoperta - verde e scostato il lenzuolo: il letto è fatto e
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, mmi sveglio come reduce da un bagno, trafitto di sudore, gesticolo sconvolto, colpisco senza volere la mia gatta, urlo.
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Non prendo sonno, accenni di pressione alta nonostante la seconda pastiglia (notturna, di sicurezza), ma nessuna adrenalina da corse, è stata una
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(Immagina questa coppia. Lei che scosta con il piede la pantofola, il drappo della vestaglia sulle spalle, lui che si avvicina. La pioggia riga i
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"È la prossima.
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“Conosce la fermata per l'ospedale? "
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La memoria recente vortica con i suoi detriti.
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L'aria della metropolitana mi ruota nel petto e nella testa come la tromba marina che oggi si è abbattuta sul litorale.
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Il tempo mentre scriviamo vola, noi moriamo a noi stessi mentre intorno ci cresce la vita e la realtà si addensa, s'intreccia, diventa una radice che
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Adesso che il freddo é diventato gelo e avvinghia la città nel più crudo silenzio, adesso che la colpa di quanto sta accadendo ricade interamente su
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E quando resto impigliato nei loro nastri d'asfalto, allora cerco l 'acqua, la guardo e rabbrividisco. Fa freddo.
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E parlando, alzandomi come un ossesso, ti accarezzo la fronte, le guance, pero - nonostante i quasi quaranta gradi - mi s'impiglia nelle dita un
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La stiva e scura come una spina. Due dei sette sono morti. Dimmi quali. Hanno tutti gli occhi chiusi, le teste coperte di squame. Dalla bocca di uno
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Sono sulla porta di casa. Oltrepassano il cancello. Eccoli camminare nelle folate di novembre fino alla femiata dell'autobus. Da là, senza neppure
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Un fruscio, uno stormire di foglie, sì la memoria che scroscia copre i ricordi, confonde i visi e i gesti, finalmente.
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Lascio che si accumuli la polvere, non la scuoto dai tavoli, dal bordo delle sedie. Mi oppongo a questa inutile fatica. Amo guardarla in mattine come
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Al nord sole e schiarite, temperatura in lieve aumento, piogge anche di forte intensità all'intemo. Il tempo di spegnere la radio e fare mente locale
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più affilato (come la spina) teneva insieme la pelle. Spina e pelle. Osso. Quello che la morte smembrava poteva essere unito di nuovo. Da piccola cucivo
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sfide degli altri, tutti i pomeriggi per lunghe ore, a Modena, nella vecchia piazza d 'armi, fra la Cittadella e la via Emilia. Ogni tanto lo accompagnavo
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A distanza e indietro c'è il sanatorio dove viene ricoverata a vent'anni. Indossa sempre la stessa giacca di lana a quadri ruggine e neri. La neve
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Lei dorme con un berretto di pelo e il petto chiuso mentre la strada scricchiola di gelo. La notte ha mille astucci. Uno per ogni fiala.
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, lucido e nero di pioggia senza passato o futuro. Il desiderio non è più l'affamato che guarda dalla finestra la casa illuminata.
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La chiesa della Trinità è un piccolo edificio a navata unica appena fuori dal paese e poco distante dal camposanto. Quando vado a visitarla in un
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Cos'è un nome? Nulla. Un suono che chiama un corpo, un campanello che ti aggioga. Ricevere un nome è la prima prova che siamo in balia degli altn
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Coi treni ho un rapporto controverso. Anzi, dopo aver evitato per una premonizione dell 'ultimo momento la strage del 2 agosto 1980, a Bologna, il
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Guardami. Non puoi. È tutto coperto. Se mi scostassi i capelli vedresti una macchia di alopecia vibrare sotto la lampada, rósa da quello che fa nido
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Si scuote di uccelli. Ti dico: per tutta la notte mi ha inseguito il vento in forma di lupo. Non erano le immagini che facevano spavento, ma la loro
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La morte, ribatti, in quanto fine di tutto è anche la fine deld olore, del tempo logorato di ogni giorno, l 'abisso spalancato nel respiro. La morte
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Ma verranno altri giorni di pioggia, altre falesie da sfidare e migliaia di unghiette di dio ci feriranno, noi del '55, il cuore impoverito, la mente
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Non la morte, ma i morti mi raggiungono oggi e mi abitano, come padroni delle notti. Sono in Scozia e cammino lungo il fiurne Black Water Acqua Nera
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, in inglese la tomba.
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integrale sperdimento. Dopo, se sei capace, passala tu la notte in questo stato.
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