Ma ora s’impone il dovere di rompere il silenzio e parlare per dare espressione alla volontà del popolo. L’oratore non vuole lo si consideri qui come
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naturale che l’invitare a Parigi, per la regolazione delle cose che riguardano il nostro paese in confronto degli altri della cessata monarchia, i
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Di queste questioni, l’on. Degasperi cita ad esempio quella davvero scabrosa dell’assetto provinciale del nostro paese. Si vuole dividere la parte
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L’oratore rileva, prima di tutto, che torniamo a radunarci dopo cinque lunghi anni di silenzio. Il primo periodo di questo silenzio è stato penoso e
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L’on. Degasperi si affretta alla conclusione del suo applauditissimo discorso indirizzando un appello agli altri partiti trentini. Si convincano
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Come nel colloquio coll’on. Nitti abbiamo colto l’occasione per plaudire al suo programma di sviluppo industriale per il nostro paese dichiarando che
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I compagni dell’Internazionale - esclama qui l’oratore fra grandi applausi - dovranno ammettere che non si tratta qui di autonomia clericale, ma di
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manifesto e lo sappiamo. Quando p.e. l’Internazionale scrive che i socialisti vogliono la religione libera, ma fuori della scuola, noi le opponiamo
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considerazione oggettiva era stato per lo meno un errore grave di tattica quello d’inviare in regioni come il Trentino e l’Alto Adige persona della fama e del
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preparato l’apposito regolamento elettorale reso necessario perché in Austria esisteva, mediante le curie, il voto plurimo. Nel breve periodo fino alle
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Ma se noi - conclude l’oratore - c’interessiamo in ogni occasione dei problemi del progresso materiale del nostro paese, ci consentano gli avversari
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Degasperi ricorda che i suoi amici politici già nella Consulta trentina, quando da parte liberale venne proposto di chiedere al governo l’invio di un
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elettorale, non appena proclamata l’annessione. 2. Durante il breve periodo transitorio avere il massimo rispetto delle autonomie amministrative e
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socialiste, speculando sulla corta memoria degli uditorii; si fa anche nella stampa socialista. L’on. Degasperi legge qui ad esempio alcuni brani d’un
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3. L’assemblea protesta vivamente contro la ritardata applicazione della legge sul risarcimento dei danni di guerra e quindi dell’opera di
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L'assemblea costitutiva del Partito popolare
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UNA COMMISSIONE PER L’ESECUZIONE DEL TRATTATO DI PACE.
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5. Il partito popolare domanda la cessazione di qualsiasi misura eccezionale di guerra e di polizia, il pieno ristabilimento del diritto comune, l
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che non poteva maturare le nostre convinzioni circa il fatto lietissimo del nostro ricongiungimento alla patria, ma che doveva attenuare l’entusiasmo
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4. L’assemblea esprime la sua solidarietà coi pubblici funzionari redenti implicati in una duplice lotta per mantenere i propri diritti acquisiti e
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Amici miei, permettete ch’io incominci, salutandovi con tutta l’effusione dell’anima. Ci rivediamo dopo cinque anni ad una prima assemblea politica
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Amici, nessuno si lasci trascinare dalla reazione ad un nazionalismo che, cessata l’esaltazione momentanea del sentimento, appare vuoto d’ogni
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pubblici servizi e vede in questa ricostituzione organica della vita sociale trentina l’attuarsi di uno dei caposaldi del proprio programma sociale
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L’assemblea delibera: [adesione] al partito popolare italiano, di cui accetta il programma e lo statuto. Entrando oggi nella vita politica nazionale
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nella liquidazione della Monarchia a.u., il Governo abbia mancato di avvedutezza e di energia, l’assemblea domanda che venga subito istituita col
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un paese, appena ricongiunto alla propria nazione, sentirono il bisogno di negare nella forma più recisa ogni e qualsiasi nazionalismo, proclamando l
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quest’integrale ricostituzione sta la garanzia del nostro sviluppo democratico e l’unico mezzo di arginare il burocratismo che soffoca e dissolve.
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meraviglie che fossimo proprio noi a chiedere l’appello al popolo e il rinnovamento degli istituti democratici locali. Gli uni e gli altri ignorano, pare
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del popolo; perché la proprietà privata venga sottoposta ai limiti morali ed alle condizioni giuridiche che soli ne rendono legittimo l’uso; perché le
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trepidanti in una nuova società politica. Ma l’una e l’altra società compiono quaggiù i loro destini. I nostri invece sono superiori ad entrambi. Per
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cittadini di partecipare al governo del nostro paese. Per noi il ricongiungimento alla nostra nazione e l’avvento della democrazia erano due fatti
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dopo il congresso del Partito popolare italiano in Bologna ed ebbe l’incarico di costituire in tutta la regione le sezioni su questa base; premessa d
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Infine, essendosi toccata nel dibattito la questione scolastica, mentre Flor vuole escluso dalla scuola l’insegnamento del catechismo, Degasperi
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Silvio Flor domanda la parola per i socialisti, parlando per circa una mezz’ora. Replica poi vibratamente l’on. Degasperi, a cui il Flor ribatte
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Noi trentini, dice l’oratore, comprendiamo la situazione dei tedeschi e ci spieghiamo fino ad un certo punto il loro stato d’animo. Appartenendo ad
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L’oratore s’augura che il buon senso italiano finisca col prevalere e che i socialisti stessi siano indotti nell’interesse della classe operaia a
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loro giudizio in riguardo. Si vedrà ora se anche in Italia finirà col prevalere tale indirizzo. L’oratore crede che ciò avverrà non tanto per volontà
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Gran parte della sua esposizione il Flor dedica alla guerra. La guerra l’hanno voluta e continuata i borghesi, specialmente i clericali, contro i
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, se vogliono attuare il loro programma, devono guadagnarvi l’adesione della maggioranza degli eletti o degli elettori. Altra via legale non esiste
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L’on. Degasperi esordisce dichiarando che, data la situazione speciale di Merano, non intende farvi un’esposizione polemica del programma popolare
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si vuol negare, fa riflettere. Ciò vuol dire che la differenziazione non è causata dal non volere le organizzazioni non socialiste rappresentare l
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Parla l’on. Degasperi È invitato allora a prender la parola l’on. Dott. Degasperi, il quale prima d’incominciare il suo dire, legge il seguente
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