La stessa norma si applica qualora sia insolvente il condebitore nel cui esclusivo interesse l'obbligazione era stata assunta.
Se uno di questi è insolvente, la perdita si ripartisce per contributo tra gli altri condebitori, compreso quello che ha fatto il pagamento.
contro l'acquirente, e il donatario è in tutto o in parte insolvente, il valore della donazione che non si può recuperare dal donatario si detrae dalla
Alle stesse pene è soggetto il mediatore che presta la sua attività nell'interesse di persona notoriamente insolvente o della quale conosce lo stato
Quando il fideiussore è divenuto insolvente, deve esserne dato un altro, tranne che la fideiussione sia stata prestata dalla persona voluta dal
Se uno dei coeredi è insolvente, la parte per cui è obbligato deve essere egualmente ripartita tra l'erede che ha sofferto l'evizione e tutti gli
Tuttavia, se il delegato era insolvente al tempo in cui assunse il debito in confronto del creditore, il debitore originario non è liberato.
Il creditore che, in seguito a delegazione, ha liberato il debitore originario, non ha azione contro di lui se il delegato diviene insolvente, salvo
Se alcuno dei fideiussori era insolvente al tempo in cui un altro ha fatto valere il beneficio della divisione, questi è obbligato per tale
rispettivi contratti. Se un assicuratore è insolvente, la sua quota viene ripartita fra gli altri assicuratori.
Nel caso di rinunzia del creditore alla solidarietà verso alcuno dei debitori, se uno degli altri è insolvente, la sua parte di debito è ripartita
. In caso d'insolvenza nei rapporti tra i consorziati il debito dell'insolvente si ripartisce tra tutti in proporzione delle quote.
insolvente o ha diminuito, per fatto proprio, le garanzie che aveva date o non ha dato le garanzie che aveva promesse.
inetto nell'adempimento di essi, o sia divenuto immeritevole dell'ufficio per atti anche estranei alla tutela, ovvero sia divenuto insolvente.
altri fideiussori per la loro rispettiva porzione. Se uno di questi è insolvente, si osserva la disposizione del secondo comma dell'art. 1299.
perdite. Nella stessa proporzione si ripartisce tra i soci il debito del socio insolvente.
pagamento; 2) quando il debitore è divenuto insolvente; 3) quando il debitore si è obbligato di liberarlo dalla fideiussione entro un tempo determinato; 4
contratti dell'insolvente.
di credito, comprensivo delle spese sostenute dal creditore stesso, che costituisce titolo esecutivo nei confronti dell'insolvente per gli effetti
. L'indennità spettante ai commissari è determinata dalla CONSOB ed è posta a carico delle società di gestione dei mercati nei quali l'insolvente ha operato, in
all'ingiustificato finanziamento del debitore insolvente. La responsabilità per abusiva concessione di credito può essere ascritta alla categoria delle operazioni non
corrente dell'insolvente, fornendo un rilevante apporto nomofilattico riguardante un problema a lungo dibattuto. La Cassazione si pone in linea sia con
fallimento, che può beneficiare dell'esdebitazione, e il non imprenditore, l'insolvente civile che a tale beneficio non è ammesso.
dell'art. 101, comma 5, del T.U.I.R., a prescindere dalla dimostrazione che il debitore fosse dichiarato insolvente.
Il commento propone alcune considerazioni sulla gestione di titoli, affidata ad una banca da una società poi divenuta insolvente con riferimento ai
gruppo insolvente "Parmalat" e che si pone in concorrenza con quella emanata dal d.lg. n. 270/1999. L'A. svolge una breve analisi della nuova normativa
quella sancita in passato per il gruppo insolvente "Parmalat" e che si pone in concorrenza con quella emanata dal d.lg. n. 270/1999. L'A. completa
, se risulta insolvente per i debiti dell'incorporata, può essere dichiarata fallita la società incorporante e solo questa.
prevista dal legislatore in tema di fallimento con quella volontaria articolata, al momento dell'istituzione del trust, dalla società settlor insolvente.
il trust liquidatorio è stato istituito quando l'impresa non era ancora insolvente esso è originariamente lecito, ma deve essere sottoposto a
insolvente, il fallimento ne rappresenta una causa sopravvenuta di scioglimento; se, invece, è costituito da una società già insolvente, l'atto istitutivo
possibilità, per i condebitori adempienti, di agire congiuntamente in regresso nei confronti dell'insolvente, senza specificare il credito vantato da ciascuno
Il trasferimento all'estero della sede legale dell'impresa insolvente
"Trust interno" istituito da società insolvente in alternativa alla liquidazione fallimentare
rischierebbero di tradursi in lesioni degli interessi dei creditori del soggetto insolvente.
dichiarato insolvente su beni situati nel territorio di quest'ultimo Stato, a meno che la possibilità di emettere detti provvedimenti sia prevista
commerciale insolvente permanga inalterata anche dopo la riforma, rimessa, ora in via esclusiva, all'iniziativa del P.M. Formula infine brevi cenni in ordine
fallibilità incontrerebbe una limitazione nella prova, concernente i valori contabili elaborati dallo stesso imprenditore insolvente. L'A. riporta
territoriale. L'A. esamina la questione, che coinvolge anche il problema sempre più attuale del trasferimento all'estero del debitore insolvente, e
dell'azienda e del patrimonio dell'impresa, fin quando non sia definitivamente accertato se il debitore è insolvente, o soltanto in crisi, e quale sarà la forma
al debitore insolvente non assoggettabile alle vigenti procedure concorsuali.
controparte insolvente, abbia proposto e trascritto la domanda ex art. 2932 c.c. anteriormente alla dichiarazione di fallimento.
collettivo dichiarato insolvente e sui nuovi scenari che si aprono in riferimento al fondamento probatorio del sequestro preventivo c.d. di valore.
L'ingloriosa fine del trust liquidatorio istituito dall'imprenditore insolvente: "tamquam non esset"!
insolvente - la pronuncia non scioglie i dubbi sulla "fine" del trust in caso di sopravvenuto fallimento del disponente.
Trust liquidatorio "anti-concorsuale" istituito da società insolvente ed altre questioni in tema di trust interno
l'imprenditore che, in forza di notizie apprese nel procedimento penale, risulti insolvente ed il soggetto che in tale procedimento rivesta la qualità
nazionali: ciò nel senso di privilegiare le iniziative concorsuali intese alla conservazione dell'impresa, purché ancora non insolvente, piuttosto che
responsabili, ad una società di fatto insolvente. Nella nota, dopo aver inquadrato il problema e ripercorso i passaggi salienti della motivazione, si
Le norme sul gruppo insolvente in Italia furono dettate per la prima volta nel 1979 con la legge Prodi. Esse però non sono mai state estese alle