Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Otto giorni in una soffitta

204497
Giraud, H. 46 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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SALANI NOSTALGIA Biblioteca dei miei ragazzi 1 Otto giorni in una soffitta, titolo originale Huit jours dans un grenier, di Mad. H. Giraud, è stato

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un po' stancata in questi giorni e ha delle visioni. - Benissimo! La cureremo! - dice ridendo la giovane signora. Mentre Leonia trasporta i bagagli

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! - esclama Maurizio, mandando i piedi in aria e perdendo così il calzino. - Oh, signor Maurizio! - Ma il rimprovero di Maria rimane a mezzo. Essa guarda

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- Una lettera della mamma! - grida Francesco agitando la busta col suo nome che Maria gli ha consegnata. Ad alta voce, in un religioso silenzio

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voglia d'andare a correre un po' in giardino. Mi par di soffocare qui, sempre chiusa.... e vorrei.... vorrei un po' d'aria libera, vorrei correre un

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a Francesco. - Sei una bestia. Tu esci forse in giardino col cappello? - A Maurizio sarebbe piaciuto un travestimento completo. È una vera fortuna che

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andati dandosi la mano? La povera Maria, pazza di terrore, manda un grido. - Maurizio! - Ne verranno due? Ma non ne viene nemmeno uno. Maria scende in

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. Quando, dopo un po', Maria, stanca, si dichiara vinta e solleva il fazzoletto, vede i tre ragazzi vicino a lei. Soltanto quando li ha ricondotti in casa

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assicura che per lei è lo stesso. - Porteremo su l'acqua in una brocca quando Maria non ci vedrà, - dice Alano. Ma Francesco è tormentato da un' idea

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! - Orsù, piccini miei, dovete aver molte cose da raccontarmi. Venite a sedervi in camera mia. Ditemi, con tutti i particolari, le vostre monellerie, e dopo

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avevo tutto finito, tutto ciò era per la signorina Nicoletta! - Tutto ciò era per Nicoletta, - ripetono i fanciulli in coro. - Vedo - dice Maria con

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più che una sottile linea verticale appena visibile in tutto quei verde. Esso fa le fusa e strofina la testa sul collo della sua cara padrona. «Non

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«È la bambina dei riccioli, » pensa essa. Nicoletta alza la testa e i suoi grandi occhi turchini, stupiti e un po' inquieti, si fissano in quelli

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d'Aufran - e facciamo merenda. Leonia, dateci un'altra tazza e del latte caldo per Nicoletta. - Una bambina ci starà proprio bene, in questa casa

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poter correre in giardino senza nascondersi!! Che gioia poter condividere con Nicoletta la loro vita! Francesco ha un rimpianto al pensiero che Nicoletta

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scienza in cucina e l'arte di mangiar bene 4. Collodi Nipote, Sussi e Biribissi 5. Elisa Cappelli, Storia di un gatto COLLEZIONE SALANI (PER I RAGAZZI) 1

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' idea di salire a giocare in soffitta, Nicoletta avrebbe dovuto passar la notte sul tetto! - Altro che la notte!... - rinforza Maurizio. - Tutta la

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stanza da pranzo. - Signor Maurizio, aspettate almeno la merenda; è quasi l'ora. Non divorate il mio dolce. Sapete che fareste andare in collera la

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- Davvero! - fa Maurizio. - È buono, il budino di riso alla crema! - Oh, signor Maurizio, non siate così ghiotto! Non sta bene in un ragazzo.... Se

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spaventarsi, scorge un superbo gatto nero d'Angora. Nicoletta congiunge le mani in atto di ammirazione. Essa ha tutte le felicità in quel giorno: i suoi tre

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qualche volta in giardino, con le mani dietro la schiena, non è il vostro babbo? - È lo zio Fil, - rispondono in coro i tre ragazzi. - Il babbo morì

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indicando loro una bellissima ala rimasta in mezzo a un mare di spinaci.... Lo zio Fil non ha avuto che un po' di petto. Ma come fare per avere quell'ala

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Lo zio Fil segue quel tramestio con la coda dell'occhio, ma non ne rimane oltremodo colpito. Maurizio si mette in tasca ancora delle focacce e dei

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Quando Nicoletta si sveglia, dopo una notte tranquilla e calma, vede vicino al suo lettino Francesco e Maurizio che la guardano. Francesco tiene in

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ama molto «i suoi ragazzi ». - E ora dovete andare a lavorare, - aggiunge. - Sì, Maria, - dice Francesco in tono dignitoso - ma però devi lasciarci

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chiamato stamattina Leonia, ma tornerà certamente. - Proprio in quel momento un leggero graffiare alla porta della soffitta annunzia il visitatore

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.... - Dicendo che si sarebbe rimessa a pitturare quando avremo imparato anche noi? - Sì! Ebbene, daremo ad intendere che dobbiamo lavorare in quella

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cesta di Maria se trovo qualche cosa. - E Maurizio se ne va correndo. L'ora del desinare trova i tre ragazzi impegnati in una partita di calcio molto

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resto, - risponde filosofìcamente Nicoletta - basta attaccarli a un chiodo in modo da poterli vedere. Che poi siano sulle mie spalle o altrove, saranno

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? - Andateci, - ripete Maurizio, che non vuol dir altro. E siccome i ragazzi sono molto curiosi, non meno delle bambine, Francesco e Alano si precipitano in

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in condizioni di badarci tanto. Via, Leonia, vado a finire di preparar la tavola. Riempitemi bene il vassoio. - State attenta, Maria, - dice Leonia

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dalla soffitta. Non aver paura, Nicoletta. - E, come un. buon capobanda, Francesco ha organizzato, in un batter d'occhio, il suo piano di difesa. Egli

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in trappola, poichè la loro curiosità è messa a dura prova. Una movimentata partita di calcio in giardino fa dimenticare ai ragazzi Maria e la sua

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' immaginazione. - Prima, il giorno avanti per esempio, racconteremo a Maria che, per fare come in uno dei nostri libri, vogliamo condurre con noi il primo ragazzo

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? - Perchè? - domanda Maurizio, in tono amabile. - Come, perchè? - Maria è stupita. - Diamine, per non esser punito. - Pfff!... - fa Maurizio, impertinente. E

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' hanno presa, - risponde Maurizio, che non arrossisce delle sue numerose menzogne - l' ha raccolta una bambina. - Maria questa volta è veramente in

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in buona fede, ma Francesco, furioso, dichiara: - Non c' è da scherzare: è una cosa seria. - E Alano tace mortificato. Ma si vendica più tardi, quando

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il medico, - aggiunge Francesco in tono grave. - Forse vi è un'epidemia. - Tacete, che chiamate le malattie, - dice Maria con orrore. - Venite

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in sua presenza!... - dice Alano. - Purchè Nicoletta voglia prenderla, - risponde Francesco. - E il decotto d'erbe? - aggiunge alla sua volta

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, sarebbe stato seccante, - dice. Essa ride molto all' idea di Maria che balla in giardino col malato, e di Francesco nascosto che aspetta di portar via la

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colazione a Nicoletta ed esporle il caso. Nicoletta e i suoi babbi rivaleggiano in generosità. Nicoletta afferma che resterà sola e buona fino alla sera

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la mamma! - mormora Francesco. - A nessuno, a nessuno! - ripete la vocina implorante di Nicoletta. - Nascondetemi. - Dove? - In soffitta, - dice

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il piede in terra, manda un grido. - Credo d'essermi storto il piede, Maria; non posso camminare. - È una disdetta, - dice Maria desolata. - Soffrite

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Dopo essersi assicurato che Leonia è in cucina intenta a fare il dolce, ciò che significa che non si moverà per un pezzo, Francesco va a prendere

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sua volta, quando Maria non è più lì, Francesco racconta la sua giornata con Nicoletta, l' incontro con lo zio Fil. Lo fa in termini così fantastici

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- È un gatto! - È una civetta! - No, è una bambina! - I tre ragazzetti son là col naso in aria, a contemplare l'oggetto delle loro esitazioni. Due

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