(Lina cade in ginocchio al piè di Stiffelio)
(Tutti ripetono; Stiffelio si allontana, e Lina rimane in ginocchio.)
(Stiffelio è tratto altrove da Jorg. Lina si ritira in una stanza)
Detti e Stankar che comparisce dal fondo, chiuso in un mantello; egli ha due spade.
Dorotea, Federico e Popolo sono nel tempio. Lina coperta d’un velo va presso la cattedra a destra, Stankar a sinistra. Tutti sono in ginocchio e
destra più in fondo vedesi il castello di Stankar; la luna piove sua luce sulle sparse tombe ombreggiate da spessi cipressi; tra queste una ve n’ha di
diritta. Davanti la finestra, verso la metà della scena, una gran tavola con varii libri, tra i quali uno piuttosto grande legato in tutto lusso con
Sala nel castello di Walter, con porta in fondo.
(Gli Arcieri partono: Luisa cade in ginocchio mezzo svenuta: gli altri le accorrono d’intorno)
Ameno villaggio: da un lato la modesta casa di Miller, dall’altro rustica chiesetta; in lontananza, ed a traverso degli alberi, le cime del castello
Luisa scrive presso una tavola su cui arde una lampada: havvi sulla tavola medesima un cesto con frutta, ed una tazza colma di latte: in un canto
in verso se stessi, se vogliono profittare della lettura, e inverso l' autore, se vogliono giudicarlo ragionevolmente, è quello dell' attenzione per