L’interno dell’Osteria della Giarrettiera. Una tavola. Un gran seggiolone. Una panca. Sulla tavola i resti d’un desinare, parecchie bottiglie e un
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(Lescaut osserva sorridendo quella scena di sdolcinature: i suonatori accordano i loro istrumenti, mentre Geronte col maestro di ballo sta
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(il Parrucchiere porta a Manon la scatola di lacca giapponese contenente i nèi. Manon indecisa vi cerca dentro rovistandone i taffetà non decidendosi
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(I Musici escono inchinandosi).
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(Mentre da una porta escono i Musici, dall’altra si vedono sfilare nell’anticamera alcuni amici di Geronte, vecchi signori, abati eleganti. Geronte
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(Geronte balla senza caricatura, marca appena i passi, è superbamente allegro)
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(Manon guarda qua e là nel gruppo dei suoi ammiratori, è provocantissima: i vecchi signori e gli abati guardano Manon cupidamente)
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(dalla nave scende il Comandante: lo segue un drappello di soldati di marina, il quale si schiera a destra. Sulla nave si schierano i marinai)
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(Lescaut s’inchina e Geronte s’allontana verso il fondo: annotta e dall’interno dell’osteria sono portate varie lampade e candele accese, che i
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(a Manon sfugge nello spavento la mantiglia e i gioielli si spargono al suolo. Il Sergente con due soldati a un cenno di Geronte afferrano Manon: Des
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(il Parrucchiere pone i due nèi, poi graziosamente e con bravura toglie l’accappatoio a Manon, che appare vestita, incipriata, pettinata; piega l
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(al grido di Lescaut succede una confusione indicibile. Manon imbarazzata si aggira di qua e di là, sempre tenendo i gioielli nascosti nella
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: i soldati e le donne si arrestano avanti il portone; il Sergente s’avanza verso la folla, ordinandole di retrocedere)
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dovuto per necessità scenica essere circoscritte entro limiti severi. Ma la linea principale ed i personaggi che ne costituiscono il vero intreccio
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(Mentre il maestro di ballo riceve gli ordini da Geronte, entrano altri personaggi, i quali si inchinano a Manon, le baciano la mano, le offrono
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tentato a Parigi per ottenere la sua libertà?!… Ho implorato i potenti!… Ho picchiato e supplicato a tutte le porte!… Persino alla violenza ho ricorso
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Ravoir, cassiere generale) – i consigli e gli intrighi di Lescaut, il fratello sergente – e, finalmente, ancora il ritorno all’amore – e, la nuova fuga
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I precedenti, Canio e poi Peppe.
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(Nedda esce vestita da Colombina col piatto per incassare i posti. – Peppe cerca di mettere a posto le donne. – Tonio rientra nel teatro portando via
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e vociare che vanno appressandosi. – Attirati dal suono e dal frastuono i contadini di ambo i sessi in abito da festa accorrono a frotte dal viale
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scudiscio allontana i ragazzi. Sulla carretta sul davanti è sdrajata Nedda in un costume tra la zingara e l’acrobata. Dietro ad essa è piazzata la
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(Le donne che indietreggiano spaventate, rovesciano i banchi ed impediscono agli uomini di avanzare, ciò che obbliga Silvio a lottare per arrivare
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(I zampognari arrivano dalla sinistra in abito da festa, con nastri dai colori vivaci e fiori ai cappelli acuminati. Li seguono una frotta di
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Accademia della crusca
