Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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ARABELLA

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De Marchi, Emilio 28 occorrenze

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fin da stamattina ho ritirato la querela contro il Beretta. Il questore lo metterà in libertà oggi o domani. Vede che ho tenuto conto della

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abbracciarono senza parlare, senza piangere. "Vieni, la mia povera tosa : contami questa storia." "Sarei venuta fin da ieri, ma ho avuto paura. Ti disturbo

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abbiamo sofferto tanto per colpa di questo denaro non tardiamo a cavarne quel bene che si può. Lei pure avrà avuto delle spese in questi giorni. Ho

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entrare: "Nunziadina non sa nulla. È un po' malata e l'ho persuasa a rimanere a letto. In ogni caso le diremo che Ferruccio ha dovuto partire." "Mi ha

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questa chiamata, e si preparò a sostenere un processo. "Ti ho fatto chiamare, caro Pietro, per qualche schiarimento. Sedete, don Giosuè." "Son comodo

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la sora Arabella, ma non disturbarla: va in letto a riposare, che resto io." "Ha aperto due volte gli occhi." "Ha cercato da bere?" "Gli ho dato due

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giorno si prolunga di un'ora buona: e in certe giornate serene il sole arriva quasi a tempo a vedere la minestra in tavola. "Ho visto Ferruccio

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, distendendo le mani sotto il viso di suo padre. "Che carta? era forse un testamento?" "Io no, io ho fatto lume, perché ha voluto lui. Ho giurato e

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." "Quale altro motivo?" "Mio padre avrebbe detto a qualcuno d'aver aiutato il signor Tognino a cercare una carta." "So ormai di che cosa si tratta e ho

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pretensioni, son curioso di sapere su che cosa appoggiano le loro speranze. È tutta rabbia, è tutto veleno, perché ho scoperto il loro giochetto e ho

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nessuno. Se vengono i parenti con un pretesto o coll'altro, tu di' che hai l'ordine di non lasciar passare nessuno, nes... suno, neh!..." "Ho capito

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Ratta, che, attribuendomi un merito che non ho, mi hanno regalata una copia della Madonna in trono , del Morelli. "Vuoi sentirne un'altra? Mio zio Borrola

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di spirito. Anch'io ho un gran debito da pagare a Dio, e mi pare che ogni notte la povera anima venga a bussare al mio uscio. "A casa mi tornano

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della povera signora e ho visto che è diventata una bell'asta di donna, con un faccino rosso e delicato. Come ha fatto a sposare questo disutile dal

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di papà Botta, che per agricoltura bisogna dargli la patente. È sempre stato il suo ideale questo, lo sai anche tu: e io ho sempre visto che gli uomini

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veneto per far dispetto alla pettegola. "È forse possibile che una donna di servizio non stia a sentir ciò che dicono i padroni?" "Io non ho visto che

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grand'uomo, che colle mani sotto la giubba sforzavasi di sfibbiare il panciotto) "s'è compiaciuto di affidarmi la relazione. Una bella briga! Adesso ho

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numero dei minchioni a questo mondo. Il mio buon parente Tognino mi conosce da un pezzo e adesso è inutile rivangare il sangue. Ho fatto il quarto a

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: "Sedetevi, è presto ancora". "Ho ricevuto una lettera di convocazione per le due..." "Sono soltanto le due... Sedetevi e ditemi il vostro nome

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, esclamò nel suo cuore: "Perché no? ci sarebbe anche un'altra convenienza. Ho nell'idea che una ragazza così aggiusterebbe la testa a quell'asino..." Fu

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necessario: ho troppo bisogno di riposare. Venga e parleremo di questi interessi." "Verrò, sissignora." "Lei non ci abbandonerà..." disse, stendendogli

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naturale allegria del Bomba, che sbuffonchiando rispose: "In quanto al buon padre di famiglia, il mio dovere l'ho fatto a suo tempo e non è colpa mia

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Ho bisogno di sollevarmi il cuore. Tu mi compatisci, non è vero? Ecco, mi sento già meglio" soggiunse, asciugandosi gli occhi e accostando la sedia al

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: "Leggerà, è un mio ricordo. Le ho portato il denaro per il viaggio. Son tremila lire che potrà far cambiare in oro a Genova. Questo denaro è mio, e

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, siediti. Sai che io ti ho sempre dato dei buoni pareri. Con tuo padre siamo vecchi amici. Abbiamo cominciato a far degli affari insieme sul mercato di

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strappata. Venne ad aprire l'Augusta che, vedendolo così slavato e stravolto, domandò subito che cosa fosse accaduto. "Ho bisogno di parlare alla signora

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l'ortolana, alzando la voce come se fosse in verziere, ripeteva al Boffa e ad Aquilino Ratta: "Per me, se non vedo le cose chiare, l'ho dichiarato a

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." Stringendo nei pugni i folti capelli, come se volesse strapparseli, girando inquieto per la stanza, esclamò: "Che cosa ho fatto io di male a Dio e

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