Lucio, tornato dalla scuola, non era andato sùbito a salutare la mamma. - Che hai, bambino mio? - gli chiese questa. Fot. R. FiorilIli. Lucio
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- Pollice, come stai ? - - Grazie, sto benissimo. E tu, indice? - - Medio , hai bisogno del nostro aiuto?- - Oh sì, - rispondeva Medio. - E allora veniamo
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alla via videro un piccino che piangeva. - Che hai, poverino? - chiesero i due fanciulli. - Il vento mi ha portato via il cappello! - rispose
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altri, e non parlare mentre mangi e hai la bocca piena. Allora diventerai tu pure una bambola ben educata! - Povera Luisa! Chi l'avesse sentita avrebbe
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nell'espressione rozza, manchevole, priva d'evidenza e di forza. Quello che hai inteso dire: che molti non riescono a farsi strada nel mondo per mancanza di
una fatica, e si muti in un piacere. Dirai: - È presto detto. Hai ragione: è presto detto. Ebbene, farò qualche cosa di più. Ti propongo di fare, una
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. Hai ragione, invece, se mi dici che si può far di meno della parola PACCHÉO, che vien dopo, per dir baggeo, uomo stupido. È da notarsi che di queste
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padre e dalla madre. Che figura farebbe un padre che dicesse al suo figliuolo: - Caro mio, tu hai dieci anni; in materia di lingua io non son più in
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oscura, a poco a poco, con un lavorio spontaneo, del quale tu non hai coscienza. E non ne sarà affatto perduta neppur quella parte che non verrà fuori al
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, è questo della lingua. Non t'hai per male paragoni la tua memoria a un foglio di carta, asciugante? Vedi, quando questo è fresco e pulito, come vi
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Ritorno a te, giovinetto. Hai visto che cosa s' ha da rispondere a chi dice: - Che importano le parole? - A quella risposta debbo fare un'aggiunta
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più che da ogni altra ti hai da guardare. Egli sarà il primo d' una serie di personaggi singolari, che io conobbi, e che ti farò conoscere man mano
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tutte le volte che ci hai tempo, e non tarderai a ricavarne un profitto maggiore di quello che t'immagini, perchè ti riuscirà di dir meglio che per il
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francese che tu hai presa dalla tua sarta, e discorrendo con Alberto dei suoi prossimi esami raccolsi dalla sua bocca non so quante parole e frasi del
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piace. - Hai ragione di burlarti degli idiotismi altrui; ma in fatti ne dici tu pure. Sono da lei, caro bolognese. Pensava ch'io la potessi
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che paiono volgari per la sola ragione che tutti li sanno. Hai visto mai dei bellimbusti che fanno il bocchino e par che sorridano continuamente alla
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suono e a ogni parola il suo giusto accento, come sono indicati nelle grammatiche, nei vocabolari e in trattatelli speciali. Tu non hai che da prendere
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sua parte. Comincia dalla roba che porti addosso, per poi passare alle cose che hai sempre tra mano, ai mobili delta tua camera, alla mensa, allo
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non hai colla di spicchi, che adoperi sol di questa per ingessare tavole o vero ancone: che al mondo non puoi avere la migliore».
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figure: e fa che queste figure siano bene compartite con ogni misura perchè queste ti fanno conoscere e provvedere delle figure che hai a colorire
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denunziarmi ... Non hai prove, non mi hai visto, non sai come il fatto sia accaduto ... Nessuno lo sa ... Nessuno lo saprà mai ... se io non lo dirò
sincero, un complice ... Oh, rassicurati! Ti voglio troppo bene da mentire fanciullescamente ... "» «Hai avuto questa forza d'animo?» esclamai. «Vuoi
testa, e Bonardi che, coi pugni stretti levati in alto, sbraitava rivolto al Rossi: «Ripeti quella parola! Ripetila, se hai coraggio!» Quale fosse
, e che già turbano straordinariamente la mia ragione. - Fatti? ... Allucinazioni vuoi dire. Significa che sei malato e che hai bisogno di curarti
nell'orecchio il suo grido: «Oh Dio! Che hai fatto! Perché? Perché?» chino la testa pensieroso, riflettendo che misera cosa è il nostro organismo
sentito invadere da un indefinito inesplicabile senso di sgomento, che mi rendeva pensoso e distratto. «Che cosa hai?» mi domandava Delia
festa ... E sarebbe stato il crollo della tua dignità, della tua reputazione, della tua vita tranquilla e quasi felice! Hai dovuto fare uno sforzo per
figlia, senza che essa sappia ancora di che si tratti». «Ma, sciagurato! - esclamai. - E non hai pensato a quali orrendi sospetti tu esponi la tua dolce
. «Ebbene? - egli rispose, tornando a sedersi. - Tu hai, se non m'inganno, qualcosa da farmi sapere e che non trovi modo di dirmi». «Io?» «Sí. Non
, per soddisfare un impeto del mio povero cuore, e intanto - hai visto? - ho cominciato la lettera lasciando parlare il finto me, il mentitore me, quello
dirmi: - Ti sei messo da te cotest'impiccio? Hai preso cotesta gatta a pelare! ... Cavatene come sai e puoi! Io non voglio entrarci per niente! Altro
in due parole! - Sta meglio. - Legge molto. - Ha lavorato nell'orto. - Forse passerà l'estate con noi. - Scrive. - E non hai ancora saputo dirmi che
che piegò lievemente il capo. "Qui hai scritto"diss'egli "che stando in quella piccola Chiesa veneta ti sei visto in Vaticano a colloquio col Papa
, dopo molto pregare inutile, di essere lasciata in pace. Finse di non udire. Jeanne la chiamò da capo: "Noemi! Il temporale! Ho paura!" "Non hai paura
minacciato colpo. E Maria, temendo di ferirlo se dicesse "hai paura?" aveva simulato un altro dubbio per aprirgli la via di confessare spontaneamente il
mi sgorgano dal ciglio invirilmente. Oh mia fanciulla, oh tu non hai compreso di quanto amore io t'ami. Ed un dolore nuovo, più intenso mi attanaglia
al letto senza sedersi, senza stendere la mano al fratello. - È vero, - gli domandò; - che tu non hai pagato un debito di giuoco e hai firmato una
disse in atto di sfida: - A un'altra volta! Velleda, più morta che viva, tornò nella cabina e cadde sopra una panca, tremante, pallida o sconvolta. Hai
, dalla quale non staccava gli occhi. Vedi, Leda, che cosa mi ha portato il babbo? disse mostrandola alla signora. Hai pensato, prima di accettare il
forse un giorno ti sentirai più felice in quell'asilo che ti offro, che qui dove forse non hai un amico. Ma ho delle amiche, - disse Franco con una certa
Franco, e scotendolo dal sonno, gli diceva con voce che non aveva più nulla d'umano: Che n'hai fatto di Velleda? Il duca taceva spaventato. Tu l'hai
comportarmi con la Trinacria? Manda domattina subito le tue dimissioni. Io in giornata proporrò un altro che potrà sostituirti. Tu hai avuto i danari e
le prime due volte, ma con lo sguardo severo come eragli comparsa in sogno. Lentamente la Fata s'innalzò sopra le acque. - Non mi hai creduto, - gli
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, rosso dalla rabbia, gridò: - Non hai udito? - Ho udito, Altezza, ma non ubbidi- sco. Il vento soffia impetuoso, le nubi mi annunziano una tremenda
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lampi della vendetta. - Non mi hai voluto far assaggiare le torte, ed ora ti servo io! - diceva den- tro di sè. In cima in cima alla torre, proprio
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- glia il destriero, che era della razza di Ko- chlani e contava duemil'anni di esistenza. - Tesoro mio!. Gioia mia! Come sei bello, come hai il piede
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non me l'hai portato? - domandò il Re, sospettando un inganno. Il mercante glielo disse subito. - Se quel rimedio lo avessi toccato io, avrebbe perduto
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un posticino in tutte le case e ho visitato spesso la tua. - Tu non hai mai varcato la soglia della mia dimora; non ti conosco. - Tua moglie non è
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la sentì rammen- tare, disse: - Ebbene, di che si tratta? Hai pen- sato che cosa vuoi? - Sì; date il regno su cui imperate a mio figlio Sole, quando
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suo delitto; ma il vecchio, sempre impas- sibile, rispondeva: - Giuro per la mia Sgricciolina che sono innocente. - Tu hai fatto il male, devi cono
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