- Una lettera della mamma! - grida Francesco agitando la busta col suo nome che Maria gli ha consegnata. Ad alta voce, in un religioso silenzio
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sorpresa! - Buon giorno, Leonia, - dice allegramente, la signora d'Aufran. - E i bambini? - Sono andati a far merenda dalla signora Bord. Li ha accompagnati
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soltanto lui non ha pensato a Nicoletta: una merenda nel bosco è per essi, di solito, un piacere così grande che non ha pensato che a rallegrarsi. Come
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francese dall'elegante e stilizzato segno déco, popolarissimo negli anni Venti, ha illustrato opere per l'infanzia e galanti. Ricordiamo, tra gli altri
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- Nicoletta, che cos' hai? Piangi? - esclama Francesco entrando nella soffitta. Nicoletta è seduta sulla poltroncina, ha le braccia sul letto e la
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il fischio di Alano sì fa aspettare tanto. Francesco è inquieto e Nicoletta ha paura. Infine, dopo qualche minuto, si sente il segnale. Francesco
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le ombre che passano. Ma a un tratto si stropiccia gli occhi. Non ha veduto due Maurizi, uno accanto all'altro? E non ha anche visto che se ne sono
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. Quando, dopo un po', Maria, stanca, si dichiara vinta e solleva il fazzoletto, vede i tre ragazzi vicino a lei. Soltanto quando li ha ricondotti in casa
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sono nascosta dietro un comignolo. Essa non si è immaginata che fossi là: ho visto che ha chiuso il finestrino. Allora sono venuta camminando carponi
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- Miei cari! - Calmate le prime effusioni, la signora d'Aufran domanda: - Come avete saputo che ero qui? - È stata Leonia, - risponde Francesco. - Ha
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cassetto che ha aperto e dove proprio c' è la cintura, vede una cosa inaspettata e sorprendente: dei bellissimi riccioli biondi, legati con uno spago. « Che
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arrivata e vuoi andare già a ritrovare i tuoi topi? - Matù ha un miagolio sprezzante. Se lo avesse potuto, credo, avrebbe alzato le spalle. Ma essendogli
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della giovane signora. - Chi è? - si domanda Nicoletta. Essa sa che la mamma di Francesco non ha annunziato il suo arrivo, non può quindi esser lei. E
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aspettano il ritorno dei ragazzi vanno a vedere la camera di Nicoletta; poi la signora d'Aufran, la quale ha notato che il vestitino della bambina ha
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poter correre in giardino senza nascondersi!! Che gioia poter condividere con Nicoletta la loro vita! Francesco ha un rimpianto al pensiero che Nicoletta
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vita, forse, perchè nessuno viene mai in soffitta. - Nicoletta sorride. - È stato il mio angelo custode che mi ha detto di salire sul tetto, - spiega
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filo si sdipana dietro a lei man mano che cammina. Ma ha un bel correre : quando arriva trova Maurizio accoccolato davanti alla credenza aperta, nella
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dei vostri amici. - Sono seccanti, le bambine! - dichiara Maurizio. - Quella piange, quell'altra brontola, questa vuol comandare, quest'altra ha paura
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bruscamente: Maurizio non ha ben richiuso la porta della soffitta, e Nicoletta la vede riaprirsi pian pianino, e prima che essa abbia il tempo di
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proprio come un ragazzo.... Ma è stata malata, e il dottore l' ha mandata ai bagni termali. - E lo zio Fil è gentile? - Non vuol bene che ai suoi
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e mangia perchè è impossibile fare altrimenti e perchè Maria viene a chiamarlo senza stancarsi fino a che non ha lasciato la biblioteca; ma la sua
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. Fortunatamente non lo ha bevuto tutto. E dopo i tre baci dei suoi babbi adottivi, la fanciulla si corica dimenticando di togliersi le calze, e s'addormenta
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- si metterebbe in pensiero e comincerebbe a cercarci. Nel pomeriggio facciamo quello che vogliamo, invece. - E così, - riprende Maurizio - Alano ha
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faccenda non progredisce molto. La testa della fanciulla è un intricata cespuglio, e Francesco ha una gran voglia di rinunziare all' impresa. - Se tu
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' idea, - esclama Francesco, - un' idea stupenda. Conoscete la stanzina che è sopra alla soffitta, dove la mamma ha messo il suo cavalletto e le sue tele
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movimentata. Essi provano il bisogno di correre per rifarsi della immobilità di tutta la giornata, e Maria ha un bel da fare per farli rientrare in
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sempre gli stessi capelli. - Quest' idea delle più logiche convince Maurizio immediatamente, e poiché ha fretta di procedere a questa operazione, va a
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Francesco è così imperioso, che Nicoletta ha un po' di paura. - Ho voluto io, - dice coraggiosamente. - E poi è la moda! - conclude con un leggero tono di
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Maria che si lamenta, ma che poi è la prima a viziare i suoi padroncini. I ragazzi si sono messi a tavola. Maurizio ha richiesto l'arrosto, e Maria
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lavorerai al nostro ritratto, altrimenti non progredisce. Francesco esita: ha una gran voglia di mettere a prova il suo talento di professore. Ma
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tranquillità. Nicoletta ha tutto il tempo d' imparare a giocare a dama e di battere due volte Maurizio, cosa di cui è molto orgogliosa, ed egli, cattivo
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Dio, - dice essa. - Che cosa succede? - È Alano che.... che ha letto una storia, - spiega Maurizio - e vuole che facciamo come nella storia. - Quale
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giornata, ha mille occasioni di fare arrabbiare la sua vecchia governante e ne approfitta. Va a trovarla nel guardaroba, le rovescia una scatola di spilli
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' hanno presa, - risponde Maurizio, che non arrossisce delle sue numerose menzogne - l' ha raccolta una bambina. - Maria questa volta è veramente in
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? - Ebbene, vado a coricarmi, e dirò che sono malato. Maria farà venire il medico, io gli dirò tutto quello che ha Nicoletta, e le faremo prendere le mie
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regolare? Tu scherzi, ragazzo mio. - Alano assicura che non scherza: scherza così poco, che gli par di sentire davvero ciò che ha descritto al dottore
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' impadronisce del bicchiere e lo porta a « sua figlia». Ne ha versato un po' per la strada, ma ne rimane abbastanza per il gusto di Nicoletta. Francesco
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tazza appena Maria ha voltato i tacchi. - Sei sicura di star meglio? - interroga con sollecitudine il ragazzo. - Oh, sì, un po' meglio! Non ho più
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rispondere: - Ma come? Ero punito, e ora non lo sono più? E se volessi esser punito? - Ma Francesco, che ha paura che Maurizio parli troppo e faccia nascer
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aveva detto che sarei andata a raggiungerla più tardi, che bisognava che fossi molto coraggiosa e aspettassi il babbo. - E la mamma Duflet non ha mai
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aspettano. Io mi metterò a leggere. - Maria, che ha il cuore grosso per quest'accidente, mette Francesco in una poltrona, poi gli leva la calza e la
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tremare la mano di Nicoletta, la stringe forte per farle capire che è pronto a difenderla. Lo zio Fil ha gli occhiali sulla fronte. Ha l'aria distratta
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del ruscello; a miss Emmy, l' istitutrice degli Aubry, è entrato un bruco nei capelli, ed essa ne ha avuto una paura terribile. Giovanni Bord ha
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dallo spesso strato di polvere che lo ricuopre da mesi e anni e che con l'aiuto della pioggia ha formato uno strato di fango. Da un angoletto ripulito
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