, centralizzatore, burocratico, portato oggi alla esasperazione, viene assalito da tre forze: il socialismo, che, fatto forte dai dolori della guerra
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Gli avvenimenti sorpresero quasi sempre la camera nata dal suffragio universale: la neutralità, la guerra e le sue fasi, la pace e i suoi travagli
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L'entrata in guerra, decisa fuori della camera, diede la misura di quel che fosse questo organo così formato nei momenti più gravi e più decisivi
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Durante la guerra, attraverso i pieni poteri, diretti a scopo militare e politico per la difesa dello stato e per la condotta della guerra, si
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legislativi da parte del governo è ormai un fatto normalizzato, prima della guerra dai pieni poteri del maggio ʼ15, poi dall'abuso dei decreti-legge nel
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dopo guerra nel periodo di inflazione economica prima, con Orlando e Nitti, e di collasso dopo, con Giolitti e Bonomi; tutto il favore verso l'azione
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parte della sorte dell'Europa, e per l'Italia la vita stessa della nazione. Esso è stato aggravato nel fortunoso dopo guerra; oggi il clima politico del
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comincia daccapo. Quali le direttive rimesse in primo piano? Bisogna distinguere il residuo delle spese di guerra e del dopo guerra; prima Meda, poi De
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La guerra ha reso povera la nostra Italia; le sue ricchezze non esistono che nella valutazione interna; la bilancia commerciale è passiva; i debiti
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turca, può riaccendere la guerra nell'estremo territorio balcanico, con evidente ripercussione europea. L'incognita nell'un caso e nell'altro è la
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Forse la funzione futura di questa Italia, che nulla ha avuto dalla guerra, né colonie, né mandati, né riparazioni reali ed effettive, anzi ha avuto
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Questa non e stata ancora raggiunta; la stessa guerra ci ha uniti di fronte al nemico, ma sembra abbia acutizzato i dissensi interni; il movimento
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prudente dei papi, la guerra mondiale, e infine anche la costituzione del partito popolare, per togliere all'opinione pubblica l'impressione che
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guerra si affermasse in Italia come una forza nuova di ricostruzione. Tre anni di lavoro e di battaglie, di sforzi, di adattamenti, di sviluppo, mantengono
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È vero: essa è povera e impoverita dalla guerra; essa e divisa internamente, e nel concerto delle nazioni ha le difficoltà di un perenne equivoco tra
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sicuro orientamento nel crepuscolo sanguigno del dopo guerra.
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illegittimo, e determina sintesi occulte quali quelle della massoneria, specialmente nei ministeri della istruzione, della giustizia e della guerra
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fuori del parlamento, il quale sanzionò l'intervento nella guerra senza convinzione, ne seguì le fasi militari e politiche senza conoscenza; fu sorpreso
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delle ferrovie allo stato, la conversione della rendita, la guerra libica, il suffragio universale, furono in gran parte giochi parlamentari, più o
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primo periodo bellico, neutralità ed entrata in guerra, e la sua figura rimase sommersa nell'immenso torrente degli avvenimenti; le posizioni prese
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La guerra non fu per noi un orientamento di pensiero, e non è oggi un centro di interessi e di finalità per l'avvenire. Le idee di civiltà e di
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La guerra fu una parentesi e un fermento insieme; riunì tutti i veri italiani nella difesa della patria; fece tacere gli altri che avevano una
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esasperazione, viene assalito da tre forze: — il socialismo, che, fatto forte dai dolori della guerra, assunse una ideologia mitica, apocalittica
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, a rifargli la verginità, valsero la posizione ostile alla guerra e il movimento semirivoluzionario del dopo guerra; anzi, dopo le fallaci esperienze
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retorica alternata di violenza; come tutti i movimenti anarcoidi ha in sé un che di goliardico; è un prodotto della guerra, è una ribellione, è una sfida
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guerra; non inneggiò alla violenza come il fascismo. Interprete nel campo politico del pensiero cristiano sociale, che in Italia ebbe i suoi fulgidi
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sulla guerra, che è divenuta campo di lotta dei capitalisti e degli industriali, senza che l'erario dello stato venga a beneficiarne. La caduta dell'Ilva
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alla siderurgia in Italia? Il parlamento tace, mentre Alessio decreta, e mentre l'alta finanza impegna miliardi dopo la guerra in un indirizzo
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guerra: è stata, ed è oggi più che mai, politica estera.
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Dopo la guerra, nelle conferenze della pace, il governo accettò Versaglia per fare una politica incerta nell'Adriatico imposta dai nazionalisti
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