ogni cosa, le guardò dietro. - Maestà, che portate addosso? - Porto la mia disgrazia! E raccontò com'era andata. - E tutto questo per Serpentina
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guardò da capo a piedi: gli pareva e non gli pareva. Lei gli raccontò la sua storia; ma non disse nulla delle orecchie, per vergogna. Infatti nascondeva
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lenti, con un po' di saliva glieli applicò sulle pupille spente, e la Reginotta ebbe la vista. Ma appena lo guardò, si coprì gli occhi colle mani: - Dio
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atterriti; non osavano fiatare. Ma in mezzo a quel silenzio scoppia a un tratto una risatina, una risatina di canzonatura! - Ah! Ah! Ah! Il Re guardò
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la testa. L'uscio era chiuso. Il Reuccio guardò dal buco della serratura e la sciabola gli cadde di mano. Lì dentro c'era una bellezza non mai vista
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, Reginotta! Ah, Cecina mia! Rendetemi gli occhi. La Reginotta scese giù e gli disse: - Ecco gli occhi. Il Re la guardò sbalordito. La Reginotta non era
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tremolante. Guardò e vide laggiù una capretta: - Capretta, che cosa è stato? - Son cascata nel fosso e mi son rotta una gamba. Scese laggiù, la prese
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. La Reginotta lo guardò, fece una smorfia e gli sbatacchiò le imposte sul viso. - Bella grazia! - disse quel povero diavolo. E riprese ad urlare: - Chi
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- gli dissi rapidamente - perché il signor Stanislao si chiama Calpurnio? - Il Michelozzi mi guardò trasecolato. - Come! - disse. - Ma non sai quel
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, infatti, ed era così buffa quella sua testa tutta ritinta sporgente fuori da quel cassone, che non potei fare a meno di ridere. Egli mi guardò meravigliato
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mi guardò ben bene in faccia e poi disse lentamente con una calma che mi faceva più paura che se avesse urlato come tante altre volte : - Sai? Ora
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Direttore sotto questa valanga di ingiurie reagì, e abbassata la testa al livello della sua violenta consorte la guardò negli occhi esclamando: - Ora
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voce: - Mi pare che stasera abbia gli occhi più neri… - La signora Geltrude lo guardò e schiuse le labbra in modo ch'io capii benissimo che era per
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Accademia della crusca
