Nel fondo la chiesa di San Lorenzo. A destra il palazzo dei Fieschi con gran balcone: nel muro di fianco al balcone è un’immagine, davanti a cui arde
questi venti, e del fatto, altrimenti inesplicabile, della gran quantità di pioggia che a noi apportano. Se infatti quei venti venissero a noi dalla
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, avendo interrogato il sotto segretario di Stato dei Ministero degli affari esteri della Gran Bretagna intorno a codeste pratiche di mediazione, ne ebbe la
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lungotevere: si diminuiscono le abitazioni di un'altra parte della città. E dove andranno dunque ad abitare queste 10 o 12 mila persone, povere in gran
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Si deve costruire un gran palazzo per i pesi e le misure. Dico gran palazzo, perchè so bene che cosa sono le perizie; sono perchè la Camera voti
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stesso mi raddoppiano le entrate io farei Gesù con quattro mani, e direi che questo aumento d'imposte è proprio un gran benefizio.
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Vi sarà questo gran museo di agricoltura, e quasi si vuol negare che quando sarà passato del tempo, quando tutte queste cose saranno sviluppate
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Roma diventi un centro industriale, sissignore, si vuole artificialmente con questo progetto di legge creare in Roma un gran centro industriale, e si
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alla volontà della nazione, fate cosa eminentemente impolitica e mettete in gran pericolo lo Stato.
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francamente, può fare una grande impressione: «Noi dobbiamo creare una gran Roma italiana che faccia equilibrio a Roma papale.» Ecco il concetto che in
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andarono le cose nel voto segreto, ma l'opinione pubblica diceva che una gran parte degli impiegati del Governo avevano votato la lista clericale. Ma
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un gran tintinnio di campanelli: vengono, lente, pesanti, le botti dei pozzi neri;e più lenti, dimessi, con un odor deciso di campagna, i carrettini
fece voler bene persino dalle gran da me più schizzinose; il tanfo dei negozi paterni andò perdendosi; ci voleano le nari maligne di Catte per coglierlo
sente farsi gran lodi e non sa perché, e teme d'esser caduto in qualche imbroglio. Poi tutti si alzarono. Il conte, l'ingegnere, l'avvocatino e la
appassionata, gettando, piene di vita e di originalità le frasi più volgari; veniva vibrante su dalle cavità di un gran cuore, di un petto di bronzo
. "Parliamo dunque di questo affare. Sentite, Cesare. Voi a quest'ora, col vostro gran talento che avete, mi conoscete. Io sono ignorante, sono una povera
sussurrare curiose nella darsena. Nessuna voce rispose loro. L'ala di ponente aveva tutte le finestre chiuse, ma l'altra le aveva in gran parte spalancate
e io l'abbiamo sulla punta delle dita. Ih! Ho menato giù due forestieri anche la notte passata, due signori di Milano come Lei. Gran brava persona il
alle montagne. Edith era commossa. Quella gran luce in cui nuotava la barchetta, i milioni di brillanti che il sole spandeva sulle acque increspate
... "Dica un po' Lei, signore" saltò il vetturino "è vero che lo sposo ha questo gran mucchio di denari?" "Non lo so." "Ma lo conosce, però, Lei?" "No
Era corsa una settimana dall'arrivo di Edith e dei Salvador al Palazzo. La contessa Fosca pretendeva d'aver avuto, i primi due giorni, una gran
fanteria? Perché nei suoi affari si comincia a non veder chiaro, anzi a vederci molto scuro, un buco nero, un pozzo, una voragine. Pare che questo gran train
Edith "ho detto male? Lo sanno anche Loro, non è vero, che sono un povero parroco?" "Noi gran signori amiamo qualche volta discendere" rispose Edith
, smarrì il suo sangue freddo, le prese le mani con forza, le parlò e non poté, pel gran fragore, essere inteso. Comprese, prima dalla violenta
gran sacco scucito di chiacchiere trite e peste. Nepo non so che sia. Lo vidi una volta a Milano. Ha un'aria soddisfatta, un parlar molle e rotondo che
alzò ad abbracciare il gran tronco del cipresso, e, chiusi gli occhi, immaginò di origliare, fermo sulla scaletta; assaporò più volte, rinnovandone la
Egli dormì poco quella notte. Da S. Ambrogio la gran voce solenne delle ore gli riempiva la stanza, si confondeva al suo sopore inquieto, mettendovi
"Ecco l'agave che volevo farle vedere" disse don Innocenzo a Steinegge. "Bella eh?" Era lì a godersi il sole, superba e triste, nel mezzo di un gran
aspettare invito, sopra un seggiolone a fianco del canapè dove la contessa Fosca, irrequieta, sgomentata, batteva nervosamente sulle ginocchia il suo gran
"Debbo accendere il lume, signor?" disse Steinegge a bassa voce. Era notte fatta. Da un gran pezzo Steinegge e Silla stavano seduti nella stanza di
sventura, e di non lasciarne estinguere, di rinnovarne il dolore, perché è il dolore che li conserva. E poi il dolore è un gran ricostituente dell'uomo
ricchezza e di nobiltà da nascondervi sotto le quattro gambe. Pei due balconi si spandeva sino al fondo della stanza la gran luce vitale dell'aprile, mettendo
gran porta nera come formiche nel formicaio; poi vennero frotte rapide di gai fazzoletti rossi e gialli, qualche tardo ombrellino pretensioso, altre
è stata una gran figura quella di venir qua a far l'amore con la signora donna Marina intanto che il povero signor conte era in punto di morte, e
quell'ora. Steinegge s'incamminò facendo un viso ossequioso su per la scalinata. Ecco gente lassù. Ecco il gran cappello del conte che copre quasi
Sebastiano; la sua faccia non aveva mutato gran fatto; era diventato più scuro, più terreo. S'interrompeva per dar qualche ordine: ed accorreva una
, gran bevitore, gran cacciatore e, per conseguenza, gran parlatore. La sua vita domestica e i suoi sproloquii, non rammento se più degni di Casti o di
cicale e cantavano i grilli. I prati erano costellati di lucciole, e Bazzetta zuffolava una canzone che era in gran voga a quei tempi. Mi sentivo triste
che tornerà di buon umore. - Non c'è stato da quasi un mese; quella passeggiata gli fa sempre un gran bene. Il sagrestano si fregava le mani
gran pezzo. Il curato possiede un campicello; un prato, per dir meglio, ombreggiato da una gran quercia. Son pochi metri di terra che non valgono due
di sera, Baccio partì, tutto orgoglioso del bastone col corno di camoscio, ch'io gli avevo prestato di gran cuore, sapendo di fargli un segnalato
dalla contentezza a vederla. Poverino, se avesse potuto prevedere l'avvenire! Già il curato lo diceva che quel gran ballare doveva portarle disgrazia. Ed
condurrà egli stesso alla tua nuova dimora. Va bene così? Il poveretto teneva il capo basso, perplesso fra la reverenza e un gran desiderio di dire di no
. Egli pareva preso da una gran collera, che frenava a stento e che irrompeva in esclamazioni e in interiezioni. Il Vescovo lo riprendeva vigorosamente
pietoso o come se udissero una voce che li chiamasse da sotterra. Non so perchè le donne, che seguivano in gran numero il feretro, non erano disposte in
ripresa della lettura interrotta, in compagnia di un gran calamaio di piombo da cui aveva l'aria di spiccare il volo una coppia di penne d'oca
principio il periodo classico; ma fu nel settecento, soprattutto nella seconda metà, che il poetare milanese ebbe gran voga; sono tutti settecentisti e
disilluso. È la sorte, sovente meritata, di tutti i primi lavori. Ma che importa? Il gran passo è fatto ; non c'è quanto vedere l'idolo da vicino per
interrogarlo, fermarono il suo servo e adoperarono i mille mezzi che mai sempre consiglia alla donna, la gran maestra e signora, la curiosità. Nulla
di Tecla giganteggiò, immenso, l'amore. Fu una grande sconfitta; fu un gran trionfo. D'un tratto la fierezza si annegò nella umiltà, l'orgoglio fu