atteggiamento soave del busto; ma è tale questa grazia scoperta, che tu muti la tua prima frase in un'altra:"Che incanto! " Giulia, non credi che di te possano
finire. Mi chiamano a colazione. . . " Di chi è questa lettera? Mah! Ti par tua, Carlotta? Tua, Giulia? Che ne dici, Emilia? L'hai scritta tu? Eh, può
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primi voli. Così, quando il marito le aveva detto:"Mercoledì verrà donna Giulia, perchè ha desiderio di conoscerti", s'era stupita prima, poi seccata
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visita a donna Giulia. Eh, la buona creanza lo vuole! Ma, questa volta, non pensò più; "Come terrò le mani? Dove mi sederò? ". Ci andò sicura, col passo
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dalla Tip. Emiliana in Venezia nel 1904, ma che deve essere della signora Giulia Turco-Lazzari, benemerita dell'alimentazione famigliare, specialmente per
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