A parte le affermazioni generiche, gli ordini del giorno votati o ritirati, i discorsi più o meno chiari attorno all'arduo problema della riforma
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2. - Il primo atto collettivo fu quello del congresso di Bologna (giugno 1919), approvando l'ordine del giorno di monsignor Gentili per il rispetto
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4. - Il congresso di Napoli (aprile 1920) riconferma il voto sulle camere regionali di agricoltura (ordine del giorno Martini), approvò il concetto
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In rapporto a tale voto, i deputati popolari del mezzogiorno (luglio 1920) deliberarono il seguente importante ordine del giorno:
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e il proprio ordine del giorno presentato alla camera e discusso il 9 luglio;
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partito e del direttorio del gruppo, l'on. Tangorra e altri (febbraio 1912) proposero alla camera il noto ordine del giorno, che poi l'on. Cingolani
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centro alla periferia, in ordini del giorno e in discorsi, crearono un ambiente adatto alla più larga propaganda nel paese a favore della
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«Ilconsiglio nazionale del partito popolare italiano, mentre fa suo l'ordine del giorno presentato dall'on. Tangorra a nome del gruppo parlamentare
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un ordine del giorno che, può dirsi, riassume in poche parole il senso di tutte le affermazioni precedenti:
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cenno a proposito di autonomia scolastica regionale si ebbe al congresso di Napoli, nell'ordine del giorno Anile, riguardo al problema universitario
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Ecco l'ordine del giorno che presento all'assemblea come riassunto della relazione:
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