bollente, senza farle cuocere altro, lasciandovele fino a che montino a gala e scivolino dall’ago infilzati che vi siano. Poi si tolgono con una
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si collocano in bella disposizione sul tavolo con in mezzo un pezzo dolce di gala od un vaso di fiori. In occasione festiva si mette tra ogni salvietta
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indispensabile che le persone addette al servizio sieno bene informate sul modo di contenersi in circostanze di gala. Consumata che sia una pietanza, dopo
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metodo è però meno commendevole e non d’adottarsi nei pranzi di gala.
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La Principessa di Bouillon, in vestito di gran gala, entra dal primo uscio di destra. Triste, abbattuta, ella getta uno sguardo distratto agli