della fabbrica dei Frati di S. Maria Novella di Firenze
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Detti, Filippo e Frati.
Coro di Popolo, poi Coro di Frati, che menano i condannati.
Filippo. Il Grande Inquisitore, cieco, nonagenario, entra sostenuto da due frati domenicani. Il Conte di Lerma.
(Il popolo, rimasto silenzioso per un momento, riprende le grida di gioia. I frati s’allontanano. Le campane suonano di nuovo).
Coro di Frati, un Frate, poi Don Carlo. Il Coro salmeggia dalla cappella. Sulla scena un Frate, prostrato innanzi alla tomba, prega sottovoce.
(Le porte della Chiesa nell’aprirsi lascian vedere Filippo con la corona sul capo, incedendo sotto un baldacchino in mezzo ai frati. I signori s
’ode suonar una campana. – Il Coro dei Frati esce dalla cappella, traversa la scena e si perde nei corridoi del chiostro).
(Filippo, conducendo Elisabetta, appare in mezzo ai Frati. Rodrigo s’è allontanato da Don Carlo che s’inchina innanzi al Re cupo e sospettoso. Egli