sotto le palle dei chassepots di Francia. Nanà francese adunque non giungeva certo a Firenze in buon punto, se ella fosse stata una donna portata a
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nel contatore - si udiva uscir la voce fessa di un altro, che ciarlava col conte vielle roche - Ne ha comperati mille in Francia e centoventi lire
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vita, che ho sempre taciuto a tutti. - Ed è? - Io sono maritata. - Tu? - E amo mio marito. - Tu? - Mio marito mi richiama a sè in Francia e mi perdona il
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il podere e questa casa all'Enrico non restano più di trenta o quaranta mila lire. - C'è stato un re di Francia - disse il marchese - che dopo la
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noncurante serietà che caratterizza la gioventù della giovine Francia, più gloriosa ancora dopo i rovesci, uno di que' Francesi che in Italia stanno
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giovanissimi dal paese di buon mattino, con un raggio di sole nei capelli e con una fanciulla nel cuore, e vanno a lavorare in Francia, in Svizzera, in
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pollo che Enrico di Francia desiderava ai suoi sudditi come il maggiore splendore del suo regno; e mangiato il pollo, può piantarsi un garofano
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Accademia della crusca
