dei fiori, col buon gusto degli arredi, col suono della musica, colla vivacità della danza. Quanto al vestire, per l'uomo è un bel circa, dirò col
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chiamate al proscenio, di piogge di fiori, di corone, di ritratti, di poesie... Che bei tempi! Voglio io dirvi con ciò che il teatro s'abbia a tenere
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delizia del padrone, calpestano margini erbosi, le aiuole, colgono i fiori più vaghi e più olezzanti, e non hanno tampoco il gentile pensiero di
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che si pensa a’ fiori della vita, alle ricchezze della natura, alla esistenza placida e ingenua di chi scorre gli anni tra i campi. Nel mio schizzo è
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scomparti architettonici con festoni di fiori e ori lucenti. E così il cervello del povero architetto d’oggi si confonde nell’allettamento di tanti
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fiori, degli animali d’ogni sorta, applicando all’ornato lo schietto naturalismo. E putti allegri, e sirene, e grifi bizzarri, e maschere, e mostri, e
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grida e che piange, tenendo serrato fra le braccia un gallo vivo; una figuretta di ragazza, ignuda, tra i fiori, che fa per pigliare una farfalla e
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pregare che si compiacesse di visitarla. Pompeo vi andò, e, poich’ebbe parlato, la vecchia, la quale posava sopra un letto inghirlandato di fiori, uscì
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dipinti di vasi in vetro trasparente, di frutta, di ghiottornie; la sala con i festoni di fiori, che sembrano coloriti da un Veneziano del Cinquecento
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fracasso la vòlta e cadeva un turbine di fiori, mentre i convitati uscivano per vomitare: è la stanza da pranzo, comoda e semplice, e accanto s’allunga il
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dall'ornamento dorato sbalzano i fiori di porcellana, e fra gli intrecci rococò a destra sbuca Diogene con la sua lanterna, a sinistra Diana con il suo cane
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sfacciata civetteria. E che varietà di forme, di colori, di maniere! Come le aquile, i papagalli, i galli, i pesci, i paesaggi, i fiori; come i terribili
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dall'Andran, non c’è paragone: fiori, ghirlande, un pavone all’alto con le sue gaie penne variopinte, putti ridenti, animali, tutto eseguito meno
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, Venere, Psiche, Arianna e simili divinità bene rosee e polpute. Psiche, nel mezzo di un bel giardino tutto balaustri, fontane, gradinate e fiori
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’armonia e disegni, fiori, ricami spiccano con grazia dalle tinte bene intonate del fondo. Oh cielo! come le stoffe d’adesso paiono invece stridenti e
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fiori la cetra. Ma intanto che Encolpo andava guardando e borbottando, ecco entrare nella pinacoteca un vecchio canuto, di faccia macilenta, sudicio
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cosparso di fiori gialli, erano con molta giustezza di toni, ma, nell’apparenza, troppo sprezzatamente eseguiti; il colore, vero ed armonico, e non di meno
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boschetto fronzuto, tra l’erbe e i fiori. E v’è un gran drappo giallo sparso di rose candide e vermiglie, su cui le fanciulle stanno non si capisce se
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raziocinio ha dato luogo al senso, l’intelletto alla fantasia, poichè nell’arte accade come nei fiori, che all’uno piace l’olezzo del garofano, all’altro
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, quello di fiori, quello di effetti di sole, quello di effetti di penombre, e va discorrendo.
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pigliar fiori, mal saprebbe torre spina.
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diverse, all’aria aperta od in serra. Strappiamo i frutti insieme alle foglie, ai gambi ed alle radici. Spesso, impazienti, strappiamo i fiori senz
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Il Civiletti aveva mandato a Milano lo scorso anno un Dantino fanciullo, che, seduto tra i fiori, ripensa alla sua piccola Beatrice e fantastica il
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: Un fanciullo che suona il mandolino, del Franceschi napoletano; Una bambina con un canestro di fiori, del Gianotti romano; Una donna tutta involta di
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azzurretto sereno, dipinge, sedata fra i rami di un albero fiorito di fiori bianchi rosati, una fanciulla nuda dalla testa ai piedi, coi biondi capelli
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cui portano fuori una piccola bara ornata di corone di fiori, uomini e vecchie e giovinette guardano addolorati, ed un soldato invalido fa segno col
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è appoggiato il pittore con la tavolozza in mano, e stacca in nero, e guardala modella vestita da romana, che passeggia tra i fiori. — Bella servotta
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azzurro, mostrava fiori dipinti e meandri. Il guidatore, cantando, scoppiettava la frusta. Dentro c’erano tre guardie di Questura dinanzi, tre carabinieri
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’arancio, di fiori, di fronde, della tinta vitrea del mare, il quale specchia le ridenti serenità dell’aria, e di quel velo rosato e vaporoso, di cui
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giovanette vestite di nero, che scendono con i loro libri di preghiere in mano e i rosarii al collo, inghirlandate di fiori. Riscontri: la mezza
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veli e nastri e monili, incoronata di fiori, dà il braccio ad un signore vecchiotto in pelliccia e cappello a cilindro, il padrino, il padrone, il
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seguito da una fanciulla, per respirare, tra i fiori e il verde, una boccata d’aria tiepida e quieta. E il Netti ci pone innanzi un Coro di donne, le quali
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monumento al Cavour resta soffocata dai fiori della rettorica artistica.
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pubblico, quegli applausi e quei fiori? Bisognerebbe non essere stata mai attrice per non capire che quelle chiamate al proscenio significavano che la
Quivi, come per tutto , lo spazzo è coperto di frammenti di vetri , di ciarpe, di fogli n mazzolino di fiori omai avvizziti e secchi, delle piume qua
lui e tenendovela stretta stretta. - Come si chiamano questi fiori gialli? - gli domandò una volta. - Denti di leone? - E questi altri? - Bacia piede
vede. Fiori secchi, lettere ingiallite, pezzettini di nastri, gingilli ... Dovrei mostrarmi gelosa, farvi una scena ... - Il passato non può darvi
poveri fiori. In quest'atto non c'era, dalla sua parte, né rabbia né piacere; le dita agivano per conto loro. Infatti quando la campana dié il segno
carica di fiori selvatici e mi riempe la stanza del delizioso odore delle erbe fresche. Mi dice che vuol mettere un poscritto a questa lettera; le
d'autunno, sedeva all'ombra della stoia messa a cavalcioni della ringhiera, tra i vasi di fiori e di basilico! Lavorava qualche gingillo seduta a fianco
i fiori del tuo cappellino di paglia e voleva stracciare il tuo velo scuro. Le ore passavano inavvertite. Ah, la campagna! Ah, il sole! Ti avevo
carrozza. Sono tornata a piedi ... Che giornata di paradiso! ... Ho rubato dei fiori per voi. - Grazie -. Ella guardava il pianoforte, tentata. La
fondo grigio e il sottile tralcio - poche foglie verdi e pochi fiori cerulei - che le si rizzava a lato elegantissimamente. Tutte e due volte era
capo a piedi e mi rendeva leggiera come una piuma. Lí tutto sorrideva; tutto era pieno di profumi. I fiori mi salutavano scotendo il capino sullo stelo
, sotto il velo e la ghirlanda di fiori d'arancio. Piú tardi però, quando fra l'ombra delle cortine del gran letto nuziale, sul candore dei guanciali
consegnata in mano, superbi della loro figliuola, vestita di bianco e coronata di fiori d'arancio, chiamata a salire cosí in alto. Allora ella aveva
un affresco che rappresentava una fontana, i rami di una pianta rampichina facevano una tettoia di foglie e di ciocche di fiori color lilla, addossata
alta del prato e quei fiori primaticci che mettevano fra lo smeraldo tante vivacissime puntine di bianco, di giallo, di rosso, brillanti sorrisi
gonfiava. Quando passavano la mattina nell'uliveto, sul prato smaltato di fiori e dorato dal sole, o in giardino - lui sdraiato bocconi fra l'erbe
egualmente nero, fissato al petto da uno spillo, le copriva le spalle. Il cappellino di paglia scura, con nastro e fiori rossi, che le sormontava la testa