, tenendo calcolo Fig. 6. delle posizioni delle linee in rapporto ai fili, si copia il vero, riscontrando tali posizioni sui lati dei quadrati sulla tela o
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Consiste in una cornice di legno, la cui luce (apertura) attraversata da tanti fili numerizzati, paralleli e fissati sui lati, formando colla loro
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. Giallo di cromo, bleu francese e poco giallo di spincervino bruno. Giallo di cromo e verde smeraldo. Giallo limone e verde smeraldo (per fili d’erba
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Le foglie isolate, le punte emergenti dei fiori, piccoli fili d’erba che cavano sul fondo, nell’abbozzo, devono essere appena segnati leggermente o
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, fintanto che tutti i fili della tela non siano coperti, e che tutte le ineguaglianze non siano sparite. Quando poi sarà completamente asciutta
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possiate stenderla sulla tela (prima debolmente collata) la quale deve essere di tessitura sostenuta è di fili uguali.
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Fagiuoletti verdi (tegoline). Dopo tolti loro i fili, si spezzano e si lessano nell'acqua salata, indi si mettono in un disfritto con cipolla
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Fagiuoletti verdi (tegoline). Levati i fili si trinciano a filetti o a sghembo in pezzetti larghi un dito e si fanno cuocere teneri; colati si
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Fagiuoletti verdi (tegoline) all'olio. Dopo levato loro i fili si cuociono 5 minuti nell'acqua bollente. Sgocciolati si mettono nell'olio ben caldo
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piselli dolci si spuntano le cime togliendo loro i fili. Poi si mettono a stufare coperti nel burro con prezzemolo, brodo ed un po' di zucchero
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Fagiuoletti verdi (tegoline). Dopo levato loro i fili si tagliano in striscie sottili, si mettono con burro in una pentola, che coperta si pone nel
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Piselli o fagiuolini in buccia. Spuntati e privati dei fili si fanno cuocere i baccelli intieri (specialmente delle qualità tenere e carnose) in
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Il rafano ed il cren si raschiano colla raspa in fili lunghi che tinti in rosso coll’aceto di barbabietola possono porsi a mucchietti, in guisa di
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si mette ad arrostire finchè sarà rosolato, e dopo averne levati i fili lo si trincia a fette.
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Lardato. Si passa con fili di lardo un cuor di vitello od agnello, o un pezzo di cuor di bue; adagiato che sia sopra fette di lardo, radici e ritagli
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intingerle in un ghiaccio alla cioccolata, donde si levano coll'aiuto d'una seconda forchetta, ponendole ad asciugare al forno sopra una gratella di fili
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succo d’arancio, la si adorna con fili bianchi di zucchero sbattuto colla chiara d’uovo.
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quando è sciolto lo si pone sulla brage, lasciandovelo fino a che fili, dopo di che vi s’aggiungono le mandorle prima asciugate e riscaldate in una
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lascia che lo zucchero si sciolga, poi lo si cuoce in una bacinella d’ottone, rimestandolo diligentemente fino a che fili. Per provare che sia cotto si
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un locale asciutto e riparato dal gelo, vengono appesi su fili in modo che non si tocchino. Possonsi egualmente appendere su stecchetti in una cassa
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cuoce lo zucchero, fino al punto che fili, s’aggiungono poi le frutta ben mondate e si lasciano bollire a fuoco vivo finchè sono coperte dalla
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funghi tagliati a fette si possono anche asciugare infilzati su forti fili di refe; così pure i spugnoli minuti.
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Qualora però si volesse avvolgere qualche cosa in fili di zucchero, lo si deve lasciar cuocere ancora di più, cioè fino al sesto grado, mettendone
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Schiuma di chiare d'uova con liquore di vaniglia. Si cuociono 15 deca di zucchero tuffato prima nell'acqua fino a che fili (pag. 64) e lo si versa
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onde farne dei fili lunghi e fini. Se si vuol condirla si taglia la pasta in striscie larghe quattro dita, che si pongono una sopra l’altra, tagliando
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la bontà. La vernice trasparente viene ornata talvolta con fili di ghiaccio opachi disposti a guisa di rete o di arabeschi, oppure anche montata con
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Vernice di ponce. Si cuociono 25 deca di zucchero con 2 decilitri d’acqua fino al punto che fili; aggiungendovi poi il succo e l’aroma di 1/2 arancio
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’asciughi, mentre si premono dai piccoli fori del cartoccio linee e fili d’ornamento. Lo si tinge anche con zucchero di limone o con zafferano
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