spago; e tutti, dopo aver lavorato, si fermavano, mezzo acquattati, a guardar il padrone, come se avessero chiesto scusa di non saper fare meglio il loro
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, a quell' ora? Che fare, lì, solo? A chi chiedere misericordia? Gli era penetrato nelle ossa un gran freddo; e dovunque si voltasse, trovava erbe e
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, lo aveva fatto crescere un po' capriccioso e sempre risoluto a non essere contrariato in ciò che gli piaceva di fare. Quel giorno, per esempio, si
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? Cosa può fare che le stia a cuore più del pranzo e del sonno? - si domandavano i ragazzi. E la Rita soggiungeva: - La povera Ninì non le faceva mai di
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debbo fare? - domandò, sempre turbato, Rosicalegno, - Ecco qua: in vece di stare ne' nascondigli e ficcarti in tutti i buchi più oscuri, se gli è vero
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altri topi intelligenti e ben disposti a far i saltimbanchi, la contessa lo rovinava. Non avrebbe più saputo come fare a guadagnarsi la giornata. Ma
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, non avrebbe certo fatto la spia; tanto più che Rosicalegno prometteva di presentarsi a fare il dover suo. - Verrà? Non verrà? - pensava la Lilia con
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all' ultimo. E tutti l'ubbidirono, e si portarono da gente educata. Mimmì, lui, faceva quel che vedeva fare a Dodò, tanto per non isbagliare ; e
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pulita, si lasciava fare, stando ormai quieta. Quell'acqua le aveva dato al pelo una lucidezza che non si era mai sognata; quella cipria dall'odor
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vedevano fare a Rita e a Nello. - Che avete fatto oggi a scuola, ragazzi? - domandava intanto la contessa a' suoi figliuoli. - Un po' di tutto, mamma
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frustati, Nello e la Rita s' avviarono nella sala da studio a fare i cómpiti per la scuola. La Letizia, sapendo che la padrona non disdiceva mai gli ordini
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mia età. - E soggiungeva: - Quanto sarei contento se il babbo permettesse anche a me di fare il marinaro! La sorellina, invasa dallo stesso entusiasmo e
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cosa, proprio col fare d' una persona a modo: a segno che persino Ragù e la Caciotta guardavano il loro figliuolo con grande ammirazione, come s' ei
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, e amava i comodi e il benestare: oh quello sì! Specialmente dopo che una volta, per fare un salto da una sedia su la tavola da pranzo, era ruzzolato
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lo lasciava fare, e gli dava de' buoni consigli. Zì, zì, tu sei un cattivo soggetto, Moschino! A me non la dài a intendere, zì, zì. Il primo dovere
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mano il topino, lo coprì di baci. Dodò lasciava fare, e quando il conte l' ebbe posato di nuovo su la tavola, ei gli prese un dito con le manine, e
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sapeva come fare, non ostante i suoi guai, per tenersi dal ridere. Frattanto Dodò, seduto pacificamente nella libreria, si ripuliva i baffi e la testa; e
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non ha senso per loro, già dentro si sente il rumore di quella vita che dovrà farne una figura si bella; ma non basta. Che dobbiamo fare? Anche l
meridionale d'Italia credemmo opportuna fare a Bologna, quando nell'ordine del giorno sulla « Questione Meridionale » abbiamo scritto che era necessario
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coscienza e l'energia di un popolo per salvar se stesso; e i governi potranno fare del male; difficilmente fanno del bene senza che questo bene abbia
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ministro con un altro risolino beffardo. Poi proseguì "Che cosa siete venuti a fare qui, voi infedeli, in una città inviolabile per chi non è mussulmano
, mentre Ben si era messo a poppa. I negri non avevano ancora osato fare fuoco. Erano in due o trecento, ma pochissimi possedevano armi da fuoco e poi il
avevate per mio padre! Io sono ricca, ho una cassa piena d'oro e la metto tutta a vostra disposizione." "Coll'oro qui tutto si può fare: corrompere
suoi compagni." "Non ci resta che fare una cosa," rispose il marchese. "Continuare la nostra marcia verso Tombuctu. Se è vero che il colonnello è
l'acqua non mancasse, ha voluto fare degli esperimenti i quali hanno dato dei risultati sorprendenti. "Accertatosi che il sottosuolo del Sahara era come un
Dopo aver raccomandato al moro ed ai due beduini di fare buona guardia attorno agli animali, il marchese ed i suoi compagni lasciavano l'accampamento
credenti, da quei furbi che sono, hanno trovato un mezzo sicuro per tenerli in freno e nel medesimo tempo fare l'interesse delle finanze imperiali. Tutte
raggiungersi, essendo la parete screpolata ed ineguale. "Che cosa volete fare?" chiese Esther, vedendolo dirigersi verso l'angolo del rifugio. "Avete delle
a fare una carneficina di questi cretini," rispose il gigante. "I miei pugni basteranno, marchese." La folla, che giungeva coll'impeto d'una fiumana
alcuni metri lontano, costringendolo a fare un meraviglioso salto mortale. La caduta fu così impetuosa, che il Tuareg rimase disteso senza moto. Gli
entro una duna di sabbia e facendo fare al suo cavaliere un salto mortale di quattro metri. "Che superba volata!" esclamò Ben, ridendo. I Tuareg si erano
," disse El-Haggar. "Se essi hanno un sospetto che voi non siete mussulmano, ci possono fare arrestare dalle guardie del sultano e anche uccidere
l'esercito francese, era scoppiata come un colpo di fulmine. La spedizione del colonnello Flatters, organizzata nel 1881 allo scopo di fare gli studi
cosa posso fare per te?" "Ho un figlio ammalato." "Te lo guarirò," rispose il moro, imperturbabilmente. "Oh!" esclamò Rocco. "Ecco il nostro uomo
," rispose l'ebreo. "Se potessimo sorprenderlo ed atterrarlo prima che abbia il tempo di gettare un grido!" "Lasciate fare a me, marchese," disse Rocco, che
più grosse di un pallino da caccia, piatto assai apprezzato dagli abitanti del deserto, ma che il marchese e Rocco mangiarono non senza fare molte
. Quantunque ignorasse con quanti avversari avesse a che fare, si slanciò risolutamente in soccorso della giovane ebrea. Attraversò le due stanze e nella
manderà un notabile di Tombuctu per condurci nel palazzo del sultano. Voi approfitterete dell'assenza dei kissuri per introdurvi a fare il colpo senza
!" Aveva udito una porta aprirsi, poi chiudersi senza fare rumore. I tre fuggiaschi si abbassarono presso il parapetto, impugnando le loro armi
pronti a fare una scarica. Io mi occupo del maschio; voi della femmina." Egli era sicuro del proprio colpo, ma dubitava molto di El-Haggar, il quale
." Si alzò, fece cenno ai quattro Tuareg di fare altrettanto ed indicando loro El- Melati, disse "Lo aiuterete e lo difenderete: è mio amico." Prese
, coperte d'una pellicola lucida, d'un color rosso- giallo e giallo-bruno. "La raccolta è stata abbondante," disse Ben. "Si potrebbe fare
impaziente lo calmeremo con un pò di piombo. Gli farà bene, ne sono certo." "Cosa volete fare, signore?" chiese il moro, spaventato. "Vado ad
. "Obbedisci?" "Và a dire loro che fra noi regnerà la pace." "Vuoi predare?" "Cosa devo fare?" "Và al nord. A quattro giornate da qui è stata distrutta una
scimitarre e archibugi. Quell'ercole, che sembra deciso a fare una strage, spaventa i negri, i quali si affrettano a scappare, gettando perfino le armi, per
recisamente, promettendo però di fare loro altri regali quando la carovana fosse giunta salva a Scenukhen. Tuttavia, temendo qualche brutta sorpresa da
un ammasso di rocce?" "No, padrone: è una nube che s'avanza e annuncia il simun." "Che cosa ci consigli di fare?" "Partire subito, padrone. A tre o
ostinatamente alle grida e alle busse dei beduini e del moro. Si sarebbero fatti uccidere piuttosto che alzarsi a fare qualche miglio ancora. Il marchese alla
, poi Ben, El- Haggar ed i due beduini si recarono ai pozzi per abbeverare ampiamente i cammelli e fare le loro provviste d'acqua. I pozzi del Sahara sono
, a me la donna." "Ah! Vi è anche una donna!" "Bella come un'urì del paradiso di Maometto." "Che cosa vuoi fare di costei?" "Rubarla al francese e