Il Re e le fanciulle andranno verso il bosco e si sederanno.
All'aprirsi del velario si vedranno le due fanciulle presso i gradini del vano, intente a disporre ghirlande.
A questo punto le fanciulle turbate da profonda tristezza si faranno intorno a Sakùntala, quasi volessero inconsciamente trattenerla.
Le due fanciulle guardano entrambe nel folto della foresta con la più grande ansia, mentre la voce implacabile continua.
Le fanciulle sempre dolenti si dispongono subito ad eseguire il comando, poi, a capo chino, si ritrarranno verso l'Eremo.
Le due fanciulle riappaiono; Priyàmvada con fiori, e Anùsuya con un velo colore di luna, trasparente di raggi e di stelle quasi invisibili.
Le fanciulle si avvicineranno alla tavola. Versano acqua nelle pàtere; poi accendono i fuochi per far bruciare gli aromi che man mano fumigheranno
Lo Scudiero s'inchina devotamente e scompare. Il Re lo segue con gli occhi; poi si rivolge alle fanciulle, e vedendo Priyàmvada e Anùsuya intente a
Il Re resta fortemente colpito dal racconto; ma il volto gli si illumina di una grande speranza. Le fanciulle rispettano il suo silenzio. Egli fa per
Avanzerà di qualche passo. Le due fanciulle restano indecise, ma poi lentamente, tristi ed accorate scompariranno richiudendo la porta alle loro
Accademia della crusca
