Mammà, non dirlo. Ti fai torto.
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Ti assicuro che ti fai torto....
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Fai male a giocare.
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Ti avverto che fai proprio quello che occorre per indurmi ad andarci caso mai mi fosse rimasto qualche dubbio.
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Mi fai il piacere, Nennele, di scendere dabbasso, dove tengo i miei arnesi di pittura, e di prendermi nella cassetta grande dei colori, quella
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Fai vedere. Mi piace.
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Che c'è? Che c'è? Mi fai paura.... Nennele! Su, Nennele.
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Che fai?
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Però fai male a vegliare la notte. Ti dà troppo lavoro Massimo.
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Che occhi mi fai? Gli occhi di stassera quando m'hai salutato. Vieni qui. Cos'è che ti devo perdonare? Che mi hai fatto? Tu. Dove andavi? Perchè non
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Che c'è di mutato? Siamo meno ricchi. Cosa fai?
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Fai vedere.
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Fai vedere.
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alle nove. Dorme. Che fai?
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certe cose, donna Gabriella andò a prendere di là, i registri dell'agenzia. I fidanzati rimasero soli: "Perché fai questo, Giovannino, perché lo fai
Accademia della crusca
