, diceva quello. Non lo guarda. Sul suo terreno, di quello là. Passa Zaccù e li vede. "Di' a tua madre che facevamo la lotta." La seconda volta l'ha
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si ridesta. Sarei capace di tornar a scriverti una di quelle famose lettere di cinque anni fa, quando eravamo innamorati come due matti e facevamo
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conversazione disordinata, arruffata. Eravamo impacciati allo stesso modo. Si taceva, ci facevamo delle domande, si tornava a tacere. Io godevo ch'ella
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amico ed io che l'avevamo ribattezzata con quell'aggettivo - lei non lo ha mai saputo - facevamo le prime armi sentimentali. Io timido, e rimasto poi
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d'affitto troppo stretto per noi, facevamo dormire la donna di servizio in stanza da pranzo, cosa che mio padre trovava anti-igienica, e uno dei
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verde. E cominciarono a venir delle visite. Noi ce ne facevamo una festa. Correvamo in sala, e stavamo là sedute colla bocca aperta, a sentire cosa
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nel fotografare il frammento di una colonna, una iscrizione, un metopa, e le letture che facevamo, e le discussioni che nascevano al giungere da
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facevamo cadere nell' acqua dal passo d' uomo, e sembrava di essere bambini quando si fanno i tomini con la sabbia e l' acqua e i grandi dicono fa
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con dei rampini e camminano piano piano appese ai rami degli alberi con la testa in giù: ecco, fuori del pellerossa noialtri quattro facevamo quell
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tutti la stessa tensione: e su una lunghezza come quella non è tanto facile. Facevamo due turni di sei ore, dall' alba al tramonto, ma poi abbiamo dovuto
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quattro uno si mette nei guai, specie se non sta attento fin dal principio. Non c' era comprensione, non facevamo che contraddirci, lei non mi
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partiva la flotta dei camion che portava i fusti a Genova per l' imbarco, facevamo una piccola festa, utilizzando anche i viveri destinati al collaudo
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importanza ciò che può accadere l' indomani) potevamo fare cose che da troppo tempo non facevamo: bere l' acqua di un pozzo, stendersi al sole in mezzo all
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, sommesso come chi non dubita di essere obbedito: _ Alles heraus, _ tutti fuori. Oh poter piangere! Oh poter affrontare il vento come un tempo facevamo
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sfollati in campagna per sottrarsi ai bombardamenti, e noi facevamo vita ampiamente comune. Euge era architetto, voleva rifare Milano, e diceva che il
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angoscie e senza fretta. Da noi, di clienti ne venivano abbastanza pochi, noi facevamo poche analisi e guadagnavamo pochi quattrini: così non potevamo
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. Facevamo dunque disciogliere lo stagno nell' acido cloridrico: poi bisognava concentrare la soluzione fino ad un determinato peso specifico e lasciare
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Nel luglio 1942, Silvio ed io facevamo un gran parlare del Disgrazia. Per chi, come noi, viveva e lavorava in città, il parlare di montagna, il fare
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tradirci? - Non ho più alcun dubbio - rispose il capitano. - Mentre noi facevamo colazione, si è recato al fortino ad avvertire i soldati della
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avevamo soldi, non ci facevamo vestiti! Siete tutte matte, voi altre ragazze di adesso.. - Zia, zia, fateglielo questo piacere. Ci ha l'innamorato, e si
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Accademia della crusca
