divertiva mezzo mondo credendo che tutti l'ascottassero. - Ih... aaa... Ih... aaa! - Anche per la strada, quando passava vicino alla gente, faceva sùbito
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L' Emilia così piccina sapeva fare tante belle cose. Cuciva benino, faceva la calza era in tutto d'aiuto alla mamma. Un giorno mentre si metteva un
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Che vento tirava! I ragazzi uscivano dalla scuola, e il vento faceva loro volar via i berretti. Quasi tutti gli scolari allora incominciarono a
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lei. - La Luisa infatti dava spintoni a tutte le compagne. Quando si moveva dal banco faceva sempre un gran chiasso e interrompeva tutti quelli che
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, alla quale faceva riscontro un piccolo dizionario di moccoli smorzati, di quelle esclamazioni vigorose di meraviglia o di dispetto, che la gente ben
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meravigliosa. Per lui, ad esempio, donna in ghingheri e donna in gangheri, inciprignita o incipriata erano la stessa cosa, e faceva tutt' uno d
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consentir con lui e di voler battere la sua via,. usava qualche indulgenza. Non faceva però complimenti nemmen con loro quando gli toccava d'udire o di
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cosa; lasciava a mezzo ogni periodo con un insomma, tu capisci; e con la parola coso faceva di meno di mille vocaboli. Per questo gli avevan dato il
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che faceva il parlatore per trovar parole e frasi comiche, che poi non lo appagavano, ratteneva la sua vena; l'espressione del suo viso che
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, avrei fatto alla tua cara prole una continua distribuzione di biscottini e di pacche. E quello che faceva più forte la tentazione era il vedere che
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passasse qualcuno, per chiedergli l'indicazione che mi faceva d'uopo.... P. - Mi faceva d'uopo! E se dicesse semplicemente: che >'occorreva? E invece di
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frase con cui aveva annunziato a un di loro una piccola disgrazia toccata a una sua cagnetta, ricciuta e infronzolata come lei; la quale faceva un
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parole pronunziate alla fiorentina ne pronunziava una alla piemontese, che sonava come una stecca falsa; ciò che faceva dire con ragione agli amici che in
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il subito asciugarsi dei colori preparati col torlo d’uovo. L’uso sulle tempere di certi colori macinati ad il olio, che allora si faceva seccativo
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storico antico dell’arte greca, se credette opportuno notare la voce che faceva merito ad un Filocle Egizio di avere insegnata la pittura lineale ai
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inconcepibile cóme mai ricercandosi un processo di dipingere che si faceva risaltare per le sue proprietà di resistenza agli effetti del tempo, fosse poi
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mischiandoli a vernice d’ambra, della quale si faceva uso copioso.
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, indotto a ciò appunto dall’esagerato uso che se ne faceva ai suoi tempi e così ne scrive:
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. A quella sapiente varietà di strati che faceva, colla solidità dei lumi e la trasparenza delle ombre, interruzione alla continuità della superfice
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per l'arte musicale, elle lo faceva accorrere fino in lontane regioni per ascoltare tra i primi le opere dei più grandi artisti, e se ne inebriava
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Questo pubblicava il Solla nel 1895. Egli inoltre faceva richiesta al preside di Cosenza di avere in comunicazione, in prestito soltanto, la
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, faceva oggetto di una comunicazione alla Società botanica italiana, nel cui bollettino del gennaio.1895 (non è dunque dal 1891 che era scomparso
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avvenuto recentemente nel Consiglio provinciale di Bari, che mentre il detto Consiglio faceva voti al Governo, perchè prontamente applicasse il benefico
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parte del privato debitore o del magistrato non faceva che chiarire meglio la natura della prestazione e mettere meglio in evidenza se fosse o no
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se le tiene. - Oh! Come mai? - E si faceva raccontare il fatto per filo e per segno. - Mettiamolo a libro, don Rosario! - gli diceva Pizzo-'nterra
faceva studi, prove e riprove giudicate assurde, e oggi conquiste che non maravigliano nessuno. E non era un semplice sperimentatore, ma un pensatore, un
disinfettanti di nessuna sorta. Oh, meglio quando egli non sapeva nulla! E la chiamavano scienza questa che, invece di guarire la gente, la faceva morire di
. Fanciullaggine! Ora lo comprendo; ma quel cranio che, vivente, aveva contenuto un cervello pensante diversamente dal mio, mi faceva fantasticare stranissime cose
il pretore, recandosi sul posto coi periti, faceva cogliere dall'usciere quel centinaio di pere già mature, col pretesto di poi renderle a colui che
lentamente sentito invadere da quel senso di inesplicabile diffidenza che gli faceva osservare attentamente i mobili, i quadri, i gingilli del salottino
tirava per la briglia, gli batteva i fianchi coi tacchi degli stivali, giacché non usava sproni; l'asino faceva il comodo suo. E finito quel delizioso
troppo vecchio. Eppure questo ricordo mi richiama appena a trent'anni fa. Il marchese di Santa Pia passava per mezzo matto perché non faceva mai quel
gli vide ricomparire in viso l'ansia di prima, vide che faceva molte domande e che alle risposte di suo marito si andava ricomponendo. Vide finalmente
; quella che non distingueva l'a dall'u si faceva leggere le liste da altri, oppure taceva meravigliata di tutto quello sfoggio di colori e di tutto quello
dell'adunanza elettorale tenuta domenica scorsa nella villa del candidato signor Roberto Frangipani, a Selinunte, accennava a una bella signora, che faceva
e piccini, e faceva circolare in città promesse di ogni genere. Si parlava di un aumento di guarnigione che avrebbe ottenuto, e della fondazione di un
. Dopo pranzo, insieme col Varvaro, o più spesso solo; tornava allo stabilimento, e i molti giornali francesi e i romanzi che si faceva spedire da
d'acqua, anche se me lo chiedesse per l'amore di Dio! Faceva paura Costanza mentre parlava con le labbra protese, gli occhi lampeggianti e la bava agli
momanto Velleda non soffri più tormenti; Franco pareva che l'evitasse e avesse preso il suo partito. Spesso nel dopopranzo faceva sellare i cavalli e
la bimba era ferita alla testa e a una gamba e strillava come una disperata; l'altra. che era illesa, le faceva coro e la campagna deserta echeggiava
Era il giorno del Derby reale e il sole del tramonto faceva scintillare le bianche case dei colli Albani e dava toni aurei alla grande Basilica
come vivrei agitato cosi lontano! ... No, non dobbiamo dividerci mai, mai! Velleda piangeva di gioia e già faceva disegni per la loro esistenza
dalle al- ghe marine; e ogni volta che Serpolino gli faceva male, il mostro lo guardava ingru- gnito e lo punzecchiava col tridente che teneva in mano e
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C'era una volta una bambina, che non aveva nè fratelli nè sorelle, nè babbo nè mamma. Stava con una nonna vecchia vec- chia, che non faceva altro che
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an- che ghiotto, di una ghiottoneria, che gli faceva allungare le mani appena la vista di una pietanza gli stuzzicava il palato, appena un odore
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piccina, che le teneva compagnia. La gallina faceva certe ovina piccine come ceci, ma con una frittatina fatta con una di quelle ovina, la vecchina si
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fanatismo. Il Toro ballava con una grazia in- cantevole al suono della zampogna, e ogni volta che smetteva, scoppiavano fragorosi applausi. La gente faceva
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. Viaggiava quasi sempre, e in casa sua dovevan campar d'aria, e andare a letto all'ora dei polli per non consumare il lume. La moglie non faceva che piangere
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come per incanto vide sorgere, invece della casina piccina piccina, un magnifico pa- lazzo. Da una finestra di esso una Fata bellissima gli faceva
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bimbo faceva lo stesso. Un giorno Fragolina era curva per terra, e con le manine piccine piccine coglieva e coglieva fragole per empire il panierino
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